Bright Future postx
Sottotitoli: Bright Future postx luceastrale
Titolo originale: Akarui mirai
Nazione: Giappone
Anno: 2002
Genere: Drammatico
Durata: 92'
Regia: Kiyoshi Kurosawa
Cast: Tadanobu Asano, Tatsuya Fuji, Joh Odagiri, Takashi Sasano, Marumi Shiraishi
Recensione:
La luce, annunciata già dal titolo, fluttua in una Tokyo materica, che Kiyoshi Kurosawa fotografa con un HD carico di filtri, possibile “Bright Future” del cinema, è una medusa marina, letale per chi le si avvicina troppo, che Mamoru ha chiuso in una vasca, deciso ad abituarla gradualmente all’acqua dolce.
L’utopia possibile che coltiva Mamoru, criptico ventisettenne che si esprime spesso attraverso gesti e parole metaforiche, passa a Yuji, suo compagno di vita e di lavoro, protagonista dell’intera storia, quando il primo condannato alla pena capitale per l’omicidio del datore di lavoro che li aveva licenziati, decide di anticipare la sentenza. Cresciuto nel mondo suburbano di una Tokyo invernale, Yuji è un pesce fuor d’acqua che cerca l’evasione nei giochi e nella musica e ha sempre amato dormire perché nei suoi sogni “c’è sempre un futuro luninoso di speranza e pace”.
La morte di Mamoru divide in due parti il racconto; rimasto solo, Yuji si fa prima scappare la medusa che l’amico gli aveva affidato ma quando la ritrova sotto il pavimento della sua casa, che sopravvive nelle acque torbide dei canali metropolitani, si rende conto che cambiare è possibile.
Tutta la seconda parte è centrata sul rapporto con il padre di Mamoru, che di mestiere ripara elettrodomestici, costretto a colmare il suo gap generazionale e a convincersi che la medusa può vivere anche in acqua dolce.
La visionarietà di Kurosawa si esprime attraverso gli occhi di Yuji, il suo pensiero nei simboli che semina dall’inizio alla fine. Un mondo diverso non è nella rivoluzione, nell’eliminazione del padrone come nella riapprpriazione della materia, è qualcosa di più profondo, che riguarda l’etica e il rapporto con il prossimo e ha bisogno di un percorso più lungo di un gesto convulso.
Considerazioni personali:
Ci ho messo un anno a tradurlo!!!! nn perche' nn sia bello il film ma perche' i sub sono stramaledettamente difficili da interpretare.........
Il film si nutre dall'inizio alla fine di toni di colore particolari.E' un film che ti coglie in contropiede,un film che sa cogliere tutte le sfumature di una mente complessa ( quella del regista e quella dei protagonisti ) che reagiscono con stupore di fronte a quello che di bello e di brutto la natura sa regalare ( la medusa e' il simbolo perfetto del bene e del male come lo e' allo stesso tempo Mamoru - Asano che si trova perfettamente inquadrato in un personaggio dai riflessi inquietanti )
Si capisce che mi e' piaciuto?
Messaggio modificato da Kiny0 il 17 October 2012 - 12:21 AM