Musa (aka: The Warriors)
Quantum
Director: Kim Sung-Su
Studio: CJ Entertainment
Rating: Up 15
Genre: Action
Languages: Korean
Country Made: Korea
Year Made: 2001
Running Time: 155
Recensione (da koreanfilm.org, traduzione nickelodeon)
Tra i film usciti nel 2001 nessuno ha eguagliato le iperboli promozionali e le aspettative generate da Musa, un'epica in costume ambientata nella Cina del XIV secolo.
La trama si basa su una storia vera: poco dopo la presa del potere da parte della dinastia Ming, un emissario dei Ming in Corea venne ucciso e le reazioni tra le due nazioni si inasprirono. Musa è la storia di un gruppo di coreani inviati in ambasciata in Cina, che vengono arrestati e mandati in esilio. Nel deserto, salvano una principessa Ming. Riconsegnandola sana e salva ai Ming, sperano di riallacciare buone relazioni tra le due nazioni e riabilitare il proprio nome.
Il film vanta un regista famoso, Kim Sung-su, e un ottimo cast: l'idolo del pubblico Jung Woo-sung nei panni di uno schiavo abile con la lancia, Joo Jin-mo nelle vesti del giovane generale, Ahn Sung-ki in quelle di un lottatore di basso rango, mentre Zhang Ziyi (La Tigre e il Dragone) interpreta la principessa Ming.Musa ha un tono più cupo della maggior parte dei film di cassetta, con della brutalità che lascia poco spazio al romanticismo, come dimostrano le impressionanti scenedi combattimento del film. Oltre al ritmo frenetico di suoni e immagini, anche la violenza è sorprendente: arti mozzati e frecce che trapassano il collo delle vittime enfatizzano la crudeltà della battaglia.
La storia stessa è abbastanza insolita per un film a grosso budget. I personaggi non sono i classici eroi: nella maggior parte di essi c'è qualcosa di sgradevole che esplode nelle situazioni estreme che affrontano. Man mano che il racconto si sviluppa, i rapporti di potere all'interno del gruppo sono costantemente fluttuanti, mentre il giovane generale e la principessa cominciano gradualmente a perdere influenza tra i loro seguaci. Musa ha in effetti alcune imperfezioni, dovute in parte alle sue grandi ambizioni. La forza visuale delle sue immagini è tuttavia indiscutibile.
Il commento di kei-kun
Ho avuto modo di vedere questo film sul grande schermo, sottotitolato in inglese (e con il regista e due attori in sala

Una nota a margine per quello che riguarda la violenza del film. E' brutale, fisica, immediata, come la potreste immaginare in una guerra dove gli uomini meno armati portavano spade ricurve lunghe più d'un braccio. In sala più di una volta gran parte del pubblico è saltato sulla sedia durante alcune scene "truculente" sbattute all'improvviso sullo schermo, in altri casi la ragazza che sedeva vicino a me s'è pure messa a ridere più per reazione nervosa alla scena che per vera ilarità. Queste scene non sono tantissime e non predominano certo i lunghi ed appassionanti minuti di storia però hanno un impatto molto forte.
Nel complesso io lo ritengo un bel film, da vedere lasciandosi trasportare dalle immagini e cercando di capire tutti i personaggi, ottimamente caratterizzati, fino ad affezionarcisi.
ndGacchan: altro titolonzo della collana Classic. Terzo titolo della storia del Jip (12/11/2002).
Solite aggiustatine grafiche ^^.