La Corazzata Yamato - Leiji Matsumoto
I pensieri sono di Susumu Kodai, il fratello minore di Mamoru. Ripercorsi i passi del fratello, dopo le vicende di Iscandar, Kodai è divenuto ammiraglio - insoddisfatto - della flotta stellare. Dalle sue parole si notano i caratteri morali che guidano i personaggi della serie: non è dato (realmente) sapere se Matsumoto vi si riconosca appieno, così come è difficile capire se il fumetto vuole essere metafora del conflitto in tutte le sue forme o se vi sono precisi e concreti riferimenti storici. In effetti, il tono sognante e poetico della narrazione fa si che ad ognuno sia concessa libertà di interpretazione. Ad ogni modo, piuttosto chiaramente i sentimenti di Kodai sono di insofferenza nei confronti della mollezza e dell'incapacità dei terrestri, di rifiuto del senso di irresponsabilità che riconosce nella maggior parte delle persone che lo circondano, di desiderio di azione e di ricerca di gloria.
Kodai, ed il resto dell'equipaggio della Yamato, non sono in grado di vivere in un mondo in pace, e la diffusa ignoranza dell'approssimarsi del nuovo pericolo è solo l'ultima goccia che fa traboccare il vaso. Forse inseguendo quello spirito di cameratismo e di fratellanza che si vive solo nel momento del conflitto totale, uniti da amicizia e da ideali comuni, forse mossi da una connaturata irrequietezza, che in tempo di pace li spingerebbe a viaggiare, ad esplorare l'ignoto, l'equipaggio della Yamato si ricongiunge. Lo spirito dei personaggi muta: dal nazionalismo di stampo militare si passa ad una forma mediata, ad un tipo di nazionalismo più "ideale". Per certi versi, un idealismo di tipo più alto (nessuno, tra l'altro, è costretto a divenire parte dell'equipaggio della ricostituita Yamato), che ha i suoi referenti non nella popolazione reale, ma nello spettro di Okita e nelle inanimate, ma pregne di umanità e di vicende umane, lamiere della requisita corazzata Yamato.
Ad ogni modo, va però notato come alla base delle motivazioni dei personaggi persista ancora un ideale terrestre. Ideale cui dare risposta, presente da ricostruire con sacrifici e caparbia devozione. Tanto più che, sulla Terra, qualcuno (sebbene pochi) ancora conserva il ricordo dei giorni della guerra contro Gamilas. Il governatore del Governo Federale Terrestre, unico del suo gabinetto, simpatizza ed aiuta per quanto possibile l'equipaggio della Yamato; Yuki (l'addetta alla lettura ed all'interpretazione dei dati del sofisticato radar della nave stellare) da tutti creduta rimasta sulla Terra, decide di riprendere il proprio posto sulla corazzata; i Black Tiger, gli aviatori dei caccia di supporto della nave, tornano quasi al completo al loro posto, nel ventre della Yamato. Episodi che sono ancora segnali di speranza, semi di orgoglio terrestre: gli eroi si affidano l'uno all'altro, consci del fatto di essere partiti per un viaggio senza ritorno, ma decisi a dare alla loro vita un senso che non possono trovare sulla decaduta Terra.
L'orgoglio ed il residuo "seme" della civiltà terrestre, navigano a "braccio", nell'isolamento ed attraverso le insidie dello spazio. Questo è quanto è la Yamato (corazzata e serie): il simbolo di una speranza, una luce che cerca di sopravvivere nel buio dello spazio. Se il "lavoro nobilita l'uomo", la Yamato, la sua missione ed il suo equipaggio nobilitano l'intera razza umana.
HIMO: Il miglior Matsumoto di sempre!!!
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