Chinese Odyssey 2002
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Paese: Hong Kong
Genere: Commedia
Anno: 2002
Regia: Jeff Lau
Produzione: Wong Kar-wai
Cast:
Tony Leung Chiu-wai (Hong Kong Express, Infernal Affairs, Hero, In The Mood For Love),
Faye Wong (Hong Kong Express, 2046),
Vicki Zhao Wei (Shaolin Soccer, So Close, Warriors Of Heaven And Earth, Green Tea),
Chang Chen (Happy Together, La Tigre e il Dragone).
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Chinese Odyssey 2002 è fin dal titolo, che richiama il monumentale e quasi omonimo capolavoro con Stephen Chow, un'operazione che coniuga il senso dell'assurdo tipico di Lau e un'attenzione alla tradizione storica da sempre presente nel suo cinema. Il nonsense è lo stesso di dieci anni prima, quando con The Eagle Shooting Heroes si mettevano alla berlina decenni di tradizione wuxiapian, ma in maniera spudorata e intelligente. Di quel gioiello ritorna qui lo stesso protagonista, Tony Leung Chiu-wai, al cui fianco si schierano la bellezza di Vicky Zhao e di Faye Wong. Scatta l'effetto nostalgia per un cinema che era e non è più così: paradigma di tanta ricchezza stilistica, Chinese Odyssey 2002 è un tuffo nel passato recente, negli eccessi formali e nella piu totale libertà contenutistica. Segno che la crisi può essere scacciata con programmatiche operazioni di mercato, ma che senza il talento di autori e sceneggiatori non si risolve granché.Ma basta vedere il nome di Wong Kar-wai che produce per rendersi conto di essere in un sogno ad occhi aperti. Un'altra dimensione dove il déjà vu filmico ritorna più vivo che mai ma senza portare lo spiacevole ricordo del clichè: l'originalità sta nel rielaborare la stessa materia di sempre con maggior fantasia. Una love story rimane appassionante finché la soluzione narrativa è un mix di incoerenza, dinamicità e melodramma fiammeggiante. Si ricorre ovviamente alla tradizione locale, ma strizzando l'occhio all'esperienza dello spettatore, che si aspetta ogni volta qualcosa di più. Nella circostanza ricomincia lo scatenato gioco di burle e citazioni che non può non coinvolgere, che non può non assalire la sensibilità di chi ha vissuto la vivacità di un'intera filmografia a suon di visioni e gratificazioni. È facile, anche per lo spettatore distratto o sprovveduto, viste tali premesse, immergersi in un mondo dorato dove i guerrieri crudeli possono redimersi, e, per amore, sacrificare il proprio ego. O dove un imperatore annoiato scopre il suo coraggio pur di poter restare per sempre con una ristoratrice malfamata. La storia è tutta qui, ma la sostanza è tanta: a partire da una regia sempre ricca e sfavillante (voci over, cambi di campo, stravolgimenti dei punti di vista, aperture che rivelano la falsità della prima impressione, una colonna sonora avvolgente), che rivitalizza da sola il contesto. L'umorismo varia da battuta a battuta, a volte nobile, più spesso popolare ma mai volgare, e la voglia di partecipare al gioco delle parti è totale. È un colpo al cuore, in senso positivo, rivedere Tony Leung comico che sa prendersi in giro, o Faye Wong come preda ambita da tutti (noi spettatori compresi). Anche Vicky Zhao e Chang Chen sono molto incisivi. Riportare in auge un modo di fare cinema con un solo film era impresa titanica (e di questi tempi impensabile), e solo Jeff Lau era in grado di compierla.
(tratto da www.hkx.it)
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Peccato che come al solito nel DVD italiano ci siano stati tagli (il film in lingua italiana non l'ho visto, quindi non posso fare commenti a proposito del doppiaggio). Comunque, consiglio la versione originale, come sempre! Un grande film, divertente dall'inizio alla fine: consigliato a tutti!!! ^___^
ATTENZIONE
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Messaggio modificato da Kiny0 il 20 February 2013 - 12:52 AM