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[LEARN] Introduzione alla lingua giapponese

e descrizione delle lezioni

10 risposte a questa discussione

#1 Netstorm

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Inviato 11 August 2005 - 05:26 PM

Introduzione alla lingua giapponese


Un aspetto positivo della lingua giapponese, per noi italiani, è rappresentato dal fatto che la pronuncia non presenta alcuna difficoltà: quasi la totalità dei suoi esiste in italiano.
Ci sono solo pochi punti su cui fare attenzione. Per quanto riguarda le consonanti:
• Tutte le h sono aspirate
• In giapponese non abbiamo una r e una l, ma un unico suono linguale intermedio. La trascrizione ufficiale riporta questo suono come una “erre”, ma è comunque da considerarsi una “erre” dolce.
Per quanto riguarda le vocali invece occorre sapere che:
• Ci sono delle vocali che vano pronunciate lunghe, prolungando un po’ l’emissione del suono corrispondente. Nella trascrizione ufficiale la vocale lunga viene indicata con un tratto orizzontale o con un accento circonflesso sulla vocale. Non bisogna dimenticarsi di questo particolare proprio perché alcune parole differiscono tra loro solo per “l’allungo” di una vocale.
• La vocale u potrebbe creare delle difficoltà all’inizio. Se posta all’inizio di una parola, non presenta particolari problemi. Nel mezzo di alcune parole, invece, sparisce completamente nella pronuncia. Quando è finale, in genere pronuncia, ma scompare da parole come desu, masu, ecc…
• Anche la vocale i sparisce in certe parole, come shita, deshita, hito, ecc…
• La s è sempre sorda come in “salute”, “signora”. Mentre la z è sempre sonora come in “frase”, “cosa”.Tsu corrisponde ad una z sorda seguita da “u” come in “zucchero”,”zuppa”. Gi e ge corrispondono in italiano rispettivamente a ghi e ghe.
Ji, je, ja, jo, ju rappresentano invece i suoni dolci italiani gi, ge, gia, gio, giu.
Ki e ke si pronunciano rispettivamente chi e che.
Chi, cha, chu, che e cho si leggono rispettivamente ci, cia, ciu, ce, cio.
Shi, sha, shu, she e sho si leggono a loro volta sci, scia, sciu, sce, scio.

Questo è tutto quello che occorre sapere sulla pronuncia.
Un altro aspetto incoraggiante della lingua giapponese è la totale mancanza di genere, numero e articolo. Per fare un esempio たまご tamago è “l’uovo, un uovo, le uova, delle uova, ecc…”.



I verbi.


Anche qua la situazione è incoraggiante, in quanto non esistono complicate coniugazioni o tutte le persone che abbiamo nella lingua italiana. Il verbo たべます tabemasu, per esempio, vuol dire: “io mangio, tu mangi, egli mangia, noi mangiamo, voi mangiate, essi mangiano”. Sarà il contesto della frase ad indicare quale persona compie l’azione.



Gli aggettivi.


In giapponese gli aggettivi si comportano in modo un po’ diverso da quello che noi siamo abituati a conoscere: si comportano un po’ come i verbi. Cioè cambiano forma secondo che siano al presente, al passato o negativi. Come per i verbi la stessa forma può corrispondere a tutte le persone. ちいさい chiosai vuol dire “è piccolo”, ma anche “io sono piccolo, tu sei piccolo, ecc…”. ちいさくない chiisakunai vorrà dire “non è piccolo”, ma anche “io non sono piccolo, egli non è piccolo, ecc…”



La frase.


Ciò che differisce completamente dalla nostra lingua, invece, è l’ordine delle parole nella frase: il verbo sarà sempre alla fine e tutti i complementi lo precederanno. Una frase “Ci sono una macchina e una bicicletta in strada” diventerà “Strada in macchina e bicicletta ci sono”. Essendo il verbo alla fine ci saranno delle piccole sillabe, chiamate particelle enclitiche, che indicheranno quali sono il soggetto e i vari complementi affianco alle parole.
Per esempio: パンをたべます pan o tabemasu.
Pan è “del pane”. Tabemasu significa “mangiare”. La piccola “o” fra i due vuol dire che pan è il complemento oggetto di tabemasu. Quindi la frase vorrà dire “Io (o qualsiasi altra persona) mangio del pane”.



La scrittura.


Ciò che rende veramente complicato l’apprendimento del giapponese è la scrittura, infatti i giapponesi utilizzano due sistemi diversi contemporaneamente.
Uno è costituito da suoni sillabici ed è chiamato KANA. Praticamente ad ogni simbolo corrisponde un suono ben preciso:
の = no; ろ = ro; と = to; な = na
ecc…
Ci sono due tipi di KANA: gli uni servono a scrivere tutte le parole giapponesi, si tratta dei segni HIRAGANA e si riconoscono perché sono un po’ arrotondati. Gli altri servono a trascrivere le parole di origine straniera, soprattutto i nomi propri di persona o di luogo, ed i nomi comuni. Si tratta dei segni KATAKANA, la loro forma è un po’ più spigolosa rispetto agli HIRAGANA e spesso ancora più semplice. Ciascuno di questi tipi di KANA possiede un numero limitato di segni: 46 per ciascuno.

E’ diversa la questione per quanto riguarda il secondo sistema, quello dei caratteri più complessi.
Questo secondo sistema è quello dei KANJI 漢字 , e cioè semplicemente dei “caratteri” 字 “cinesi” 漢, che i giapponesi hanno preso in prestito dalla Cina. Si tratta di ideogrammi, il che vuol dire che ad ogni carattere corrisponde un significato. Così il carattere 人 corrisponde al significato “umano”, “uomo”.
Esiste quindi una differenza fondamentale fra il sistema dei KANA e quello dei KANJI: il “fuoco” in giapponese si dice hi. Noi potremmo scriverlo utilizzando un segno hiragana: ひ . Ma questo segno hiragana potrà essere impiegato anche in tutte le parole in cui appaia la sillaba “hi”; analogamente in italiano “e” è la più comune congiunzione, ma la lettera “e” può essere impiegata in una grande quantità di altre parole. Ma se volessimo impiegare un KANJI, in questo caso useremmo 火 , che si pronuncerà comunque “hi”, ma questo carattere non vorrà dire altro che “il fuoco”: 火 .
Ora si arriva al punto cruciale.
Prendiamo 煙che vuol dire “il fumo”. Prima di scrivere la loror lingua con i caratteri cinesi, i giapponesi avevano ovviamente una parola per dire “fumo”. Era kemuri. Quando i giapponesi hanno preso in prestito i caratteri della Cina, hanno trovato questo carattere 煙 , e poiché questo voleva dire “fumo”, lo hanno scelto per scrivere “kemuri”. E ovunque si vedeva quel carattere, si leggeva ormai: kemuri. Sfortunatamente per noi però, i giapponesi hanno deciso di prendere anche la pronuncia. In cinese questo carattere si pronunciava più o meno “en”. E i giapponesi hanno conservato questa pronuncia nel caso di parole composte. Per esempio una parola composta 煙害 che vuol dire “inquinamento da fumo” si pronuncerà engai, il che non ha più niente a che vedere con “kemuri”. Quindi per finire, ogni carattere cinese ha perlomeno due pronunce. Una corrisponde al vero termine giapponese primitivo, e l’altra è un adattamento dell’antica pronuncia cinese. Capita che alcuni caratteri abbiano più di una pronuncia per ogni categoria.

Tabelle caratteri Hiragana e Katakana

Messaggio modificato da Monana il 09 October 2005 - 06:15 AM

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#2 Netstorm

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Inviato 11 August 2005 - 05:29 PM

Lezioni


Ogni lezione è costituita da un dialogo, delle note e degli esercizi.
Ogni dialogo avrà la traduzione letterale e quella adattata. Per le prime lezioni sarà presente anche la trascrizione fonetica, in modo da agevolare la comprensione della fonetica giapponese e della lettura dei KANA.
Le note saranno limitate ad alcuni aspetti del dialogo, in quanto è inutile imparare tutto subito.
Gli esercizi sono costituiti da frasi in italiano da tradurre in giapponese. La soluzione è nascosta dalla funzione “spoiler”, cliccarci sopra per vedere la soluzione.
Per alcuni kanji (ideogrammi) dei dialoghi saranno presenti anche delle gif che mostrano l’ordine di tracciamento dei segni.
Per ogni lezione sarà possibile fare domande su dubbi e precisazioni, nel thread stesso della lezione.
Il metodo da seguire per l’apprendimento è semplice: leggere i dialoghi ponendo attenzione alla scomposizione delle parole per acquisire vocabolario e ripeterli ad alta voce. Man mano che si procede con le lezioni si andranno ad aggiungere note che aiuteranno nella comprensione e apprendimento della grammatica. E’ di fondamentale importanza imparare a memoria i caratteri Hiragana e Katakana per agevolare la lettura!

Tutte le lezioni sono liberamente prese da “Il giapponese senza sforzo” della Assimil, corso costituito da 3 volumi e acquistabile nelle librerie specializzate.

Nota bene: per visualizzare correttamente i caratteri giapponesi è necessario aver attivato il supporto lingue dell’Asia orientale di Windows. Se non lo hai ancora fatto clicca qui


Elenco delle lezioni.


# Lezione 1

# Lezione 2

# Lezione 3

# Lezione 4

# Lezione 5

# Lezione 6

# Lezione 7

# Lezione 8

# Lezione 9

# Lezione 10

# Lezione 11

# Lezione 12

# Lezione 13

# Lezione 14

# Lezione 15

# Lezione 16

# Lezione 17 prossimamente...

Messaggio modificato da Monana il 18 December 2005 - 05:54 AM

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#3 YamaArashi

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Inviato 12 August 2005 - 08:37 AM

Grazie Net!!! interessantissimo!!! davvero bene fatto complimenti, è la lezione di jap più interssante che ho trovato in rete.

Mi permetto di aggiungere una cosa sulla pronuncia, ovviamente correggimi se dico sazzate:

il giapponese è atonale, in pratica non esistono gli accenti sulle pronuncie delle sillabe che sono tutte pronunciate con lo stesso rilievo.

es:

KATANA non si legge Katàna nè Kàtana e neanche Katanà, bisogna impegnarsi a pronunciare tutte le sillabe con tono uniforme

#4 Netstorm

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Inviato 12 August 2005 - 03:41 PM

Teoricamente questo è vero, però alla fine anche i giapponesi danno delle inflessioni alle parole. A parte le domande, dove il tono sale alla fine della frase come in italiano, avrai notato anche tu, guardando i film in lingua originale, che il parlato giapponese non è proprio atonale. Questo dipende anche dalla zona del Giappone e dal dialetto

#5 YamaArashi

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Inviato 16 August 2005 - 11:38 AM

Netstorm, il Aug 12 2005, 03:41 PM, ha scritto:

Questo dipende anche dalla zona del Giappone e dal dialetto

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Figooo! ;)

#6 Netstorm

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Inviato 16 August 2005 - 01:38 PM

Già, infatti i dialetti ,e quindi le varie regioni, si riconoscono soprattutto per l'intonazione, anche se a volte ci possono essere dei modi di dire completamente diversi: il classico "arigatou" (grazie) che tutti conosciamo, a Osaka diventa "Oki ni" che vuol dire la stessa cosa
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#7 t_yorke

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Inviato 03 October 2005 - 08:20 AM

a quando la prossima?
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#8 Netstorm

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Inviato 03 October 2005 - 04:19 PM

E' già pronta, ma la tiro fuori mercoledì. Ho voluto lasciare il corso in pausa una settimana appositamente per dare un pò di tempo in più a chi è rimasto indietro :em41:
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#9 paulus35

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Inviato 03 October 2005 - 10:32 PM

Netstorm, il Oct 3 2005, 05:19 PM, ha scritto:

E' già pronta, ma la tiro fuori mercoledì. Ho voluto lasciare il corso in pausa una settimana appositamente per dare un pò di tempo in più a chi è rimasto indietro :)

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Ecco, ad esempio, io sono rimasto molto indietro... :em48:
Le hai messe ad agosto delinquente!!! :em48:
Vedrò di recuperare al più presto... :em48:
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