''Storia di Genji'', considerato il primo romanzo psicologico di tutti i tempi, capolavoro della letteratura mondiale, festeggia mille anni. L'avvio delle celebrazioni in onore di questo romanzo giapponese dell'XI secolo e' stato ufficializzato a Kyoto, dove e' stato presentato un ricco calendario di manifestazioni che culmineranno il 1° novembre 2008, giorno in cui secondo la tradizione ''Storia di Genji'' fu completato. Per questo millenario letterario ''straordinario'', come e' stato definito dagli organizzatori delle celebrazioni, sono previsti convegni, conferenze, letture, spettacoli e mostre in Giappone e in altri 23 Paesi del mondo. In Italia il romanzo e' tradotto da Einaudi.
Testo fondante della letteratura giapponese, scritto dalla dama di corte Murasaki Shikibu, il "Genji Monogatari" (Storia di Genji) e' riconosciuto come uno dei piu' antichi romanzi nella storia dell'umanita': fu composto prima ancora delle ''Chansons de geste'' (circa 1050) o dei romanzi cortesi (circa 1170). Gli storici letterari si riferiscono ad esso come al "primo romanzo", il "primo romanzo moderno" od il "primo romanzo psicologico". Il libro narra la vita di Genji, un figlio dell'imperatore del Giappone, conosciuto anche come Hikaru Genji, Genji lo splendente. Nessuno dei due epiteti tuttavia e' il suo vero nome. Genji e' semplicemente un modo di leggere il kanji che indica il clan Minamoto, realmente esistito, dal quale Genji era stato adottato per ordine imperiale; per ragioni politiche infatti, Genji non poteva appartenere ufficialmente al ramo principale della famiglia imperiale e dovette iniziare la sua carriera politica da semplice funzionario di corte.
Il romanzo ruota intorno alla sua vita amorosa e tratteggia la vita ed i costumi della societa' di corte del tempo. Pur incarnando il modello tipico del libertino, Genji mostra una particolare lealta' verso tutte le donne della sua vita, non abbandonando mai nessuna delle sue mogli o concubine - in un'epoca in cui la perdita di un protettore per molte dame di corte significava l'abbandono ed una vita ai margini della societa'.
[AdnKronos]