grende karateca e volto memorabile del cinema giapponese, Chiba salì alla ribalta delle scene sulla scia del successo dei film di Bruce Lee. Chiba propose nei suoi film un'idea di karate tutta orientata al combattimento, magari spuria nello stile (spesso contaminata con le arti marziali cinesi, infatti) ma sicuramente efficacissima. il volto da duro e i caratteristici sbuffi prima e dopo aver piazzato un colpo, ne hanno fatto un mito. la sua faccia è stata la faccia di personaggi quasi idolo del cinema (e del folclore) nipponico, come takuma tsurugi, il karateka cane sciolto sempre in bilico tra servire la malavita e combatterla, hattori hanzo, il elggendario maestro di katana, e matsu oyama, uno dei padri del karate moderno, nonché maestro dello stesso chiba.
a raccontare la storia (romanzata) della vita di oyama è dedicata la trilogia del karate, diretta da kazuhiko yamaguchi, in cui chiba interpreta proprio il suo maestro.
i film che compongono la trilogia sono
karate bullfighter
karate bearfighter
karate for life
recentemente, ho cominciato la visione della trilogia del karate di sonny chiba con la revisione di karate bullfighter, che fino a poco fa era l'unico film di sonny chiba che avessi visto (mio malgrado, accidenti).
KARATE BULLFIGHTER
Kazuhiko Yamaguchi, 1975

beh, chiba nei panni di oyama sensei è impressionante, la storia è molto fica ma scritta un po' coi piedi (non si contano i passaggi bruschi in cui oyama cambia idea sulla vita e sul karate, ad esempio). la regia è piuttosto avanti, mossa, con la camera a mano lo zoom in e out, un montaggio serrato per i tempi, ma è allo stesso tempo molto grezza e per questo funziona poco, vista oggi (fa più confusione e sospetto di voler mascherare qualche corpo a corpo finto - come nella scena col toro - che rendere la concitazione del momento).
come già negli streetfighter, gli scontri col nemico principe masashi ishibashi sono sempre carichissimi di romanticismo, onore e nostalgia, e sempre bagnati dalla pioggia
e quanto è bella yumi takigawa :-D
