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[NEWS] Breathless

Esordio alla regia per l'attore coreano Yang Ik-June

12 risposte a questa discussione

#1 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 26 January 2009 - 04:01 PM

Breathless, di Yang Ik-June

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(Breathless); Regia, sceneggiatura e fotografia : Yang Ik-June ; montaggio : Lee Yuen-Jung ; interpreti : Yang Ik-June, Kim Kkobbi ; origine : Sud Corea, 2008 ; durata : 130’

L’esordio alla regia dell’attore coreano Yang Ik-June colpisce per come risolve tensioni emotive che non cessano di bruciare in un trasparente equilibrio pittorico – un po’ alla Pialat, per certi versi. Dannazione e redenzione della paternità come malattia non sessualmente trasmessa

Apparente gangster movie koreano come ce ne sono molti, con lo scorrere dei minuti Breathless si trasforma e diventa un dramma personale saturo di violenza. Il protagonista Song-Hoon (ben impersonato dallo stesso regista-sceneggiatore-produttore Yang Ik-June) si guadagna la vita riscuotendo debiti per uno strozzino ; segnato da un`infanzia violenta e da un padre che massacrava di botte la moglie, Song-Hoon picchia. Picchia qualsiasi cosa o persona gli si pari davanti. Si accanisce con una violenza matta e esasperata e si placa solo quando il malcapitato di turno e’ esangue a terra.

Quando non picchia Song-Hoon insulta impreca e bestemmia. Un bel tipo insomma.

Le cose cominciano a cambiare quando conosce una ragazzina, o meglio una donna di circa 16 anni con un padre pazzo che le da` della puttana in continuazione e un fratello che le parla piu’ o meno come Harvey Keytel in Alice non abita piu’ qui di M. Scorsese. Questo incontro fra reietti segna l`inzio della redenzione.

La rischiosa e abusata equazione infanzia violenta = criminale assicurato in Breathless lascia lo spazio per la descrizione di uno stato di violenza perpetua reso norma quotidiana e unico comportamento possibile. Il soppruso e l`unico linguaggio che i due protagonisti sono in grado di usare.

E` l`aggressione come lessico famigliare che ci viene descritto nel film. Gli incontri di Song-Hoon con la sua platonica fidanzata liceale sono puntellati da dialoghi stracolmi di improperi, eppure di una dolcezza commuovente.

Il film e` narrato con un`abilita’ notevole per un`opera prima. A parte qualche scivolone in cui cerca di convincerci che anche uno strozzino spietato ha un cuore generoso e tenero, Breathless e’ un film di genere intelligente e attento nella costruzione dei suoi personaggi e del loro mondo. Non ci sono virtuosismi o inquadrature di particolare bellezza ma si resta soddisfatti di aver assistito a 130 minuti di cinema ben confezionato. (Rebecca De Pas)








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Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#2 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 02 February 2009 - 03:02 AM

Il film è stato premiato al Festival di Rotterdam.

Ecco il regista con il VPRO Tiger Award:

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Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#3 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 01 March 2009 - 12:32 PM

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Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#4 paolone_fr

    GeGno del Male

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Inviato 24 March 2009 - 11:11 AM

...dal Korea FF di Firenze dicono che sia molto bello. :em66:

#5 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 24 March 2009 - 06:33 PM

Visualizza Messaggiopaolone_fr, il Mar 24 2009, 11:11 AM, ha scritto:

...dal Korea FF di Firenze dicono che sia molto bello. :em66:

Rosico: ieri non sono riuscito a vederlo. Idem per Viva Love. :D
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#6 creep

    antiluogocomunista

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Inviato 26 September 2009 - 07:14 AM

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Splendida opera prima. Un circuito chiuso di traumi concatenati tra di loro in cui l’unico modo per comunicare è la violenza (emblematico il primo incontro tra il protagonista e la ragazza). Violenza fisica e verbale che nasconde la paura di abbassare la propria guardia, di mostrarsi inermi, fragili, di perdonare. Il protagonista ricorda i bad guy alla Sol Kyung-gu, mentre la storia, non originalissima, ricorda un po’ A Dirty Carnival e film del genere.

Allega file  Breathless.zip   35.46K   36 Numero di downloads




Messaggio modificato da creep il 26 September 2009 - 08:25 AM

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#7 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 27 September 2009 - 09:07 AM

:em90:
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#8 paolone_fr

    GeGno del Male

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Inviato 07 January 2010 - 03:50 PM

rivisto perché ne sentivo il bisogno, non posso che ribadire che questo film è un gioiellino: storia di un picchiatore addetto al recupero crediti per uno strozzino, che ha come unica maniera di relazionarsi agli altri la violenza. durissimo e senza sbrodolaggi. Non esente da coreanitudine, ma questa è comunque la corea che mi piace di più.

#9 Shimamura

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Inviato 08 January 2010 - 11:22 AM

Film davvero molto bello!! mi permetto di azzardare che probabilmente è anche uno dei film coreani più belli dell'anno!!!!! :em41:

Hear Me Talkin' to Ya




Subtitles for AsianWorld:
AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).





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