François Truffaut, il 11 July 2010 - 10:31 PM, ha scritto:
Vabbè, l'hanno sparata grossa, senza avere le credenziali per farlo (potevo capire se lo avessero scritto Positif e i Cahiers, ma Midnight Eyes...!).
E comunque, senza l'eccesso di autobiografismo ci saremmo persi Scorsese, Truffaut e tanti altri. Il problema, piuttosto, è lo spettatore, quando la sua sensibilità non riesce ad entrare in sintonia con l'io di registi come quelli di cui sopra.
Mica tanto Francé!
Midnight Eyes è il più importante sito in lingua occidentale dedicato al cinemagiapponese, oltre che il più seguito al mondo. Jasper Sharp in quanto a competenza sull'argomento è secondo solo a Ritchie, ed inoltre è un sito che parla solo di cinema contemporaneo (anni 70 in poi, max un po' di nouvelle Vague, ma poco...). Rispetto ai Cahiers è molto più attuale, all'avanguardia (parlava di Departures e di Kurosawa Junior quando il resto del mondo non sapeva manco chi fossero...). È citato in tutte le bibliografie di volumi dedicati al cinema nipponico (al contrario delle due riviste francofone di cui sopra, citate solo con riferimento ai volumi degli anni 50 e 60, o per lo più per ricordare della squallida diatriba su Kurosawa e Mizoguchi e per far notare che i loro redattori non sapevano chi fosse Ozu almeno fino agli anni 80, mentre Ritchie ne parlava già negli anni 50...).
Gli studiosi americani hanno contribuito allo sdoganamento del cinema giapponese molto più dei colleghi europei e Midnight Eyes prosegue su quella scia, parlando anche del cinema più underground, analizzandolo, sviscerandolo e soprattutto facendolo con oggettività (non ci sono registi migliori di altri, vali per il film che hai realizzato. Se è bello bene, se non ti stronco. Punto!).
I cahiers e positif, come nota tutta la critica cinematografica, in modo unanime, campano sulla fama accumulata 40 anni fa', ma ora sono due riviste di cinema come le altre. Sicuramente migliori di Ciak, ma non per questo vuol dire che il loro parere sia migliore degli altri...
Riguardo al cinema dell'io, figurati, sono il primo ad amarlo, e ti cito in proposito il regista più egocentrico ed autobiografico di tutti, cioè Fellini (Scorsese è autobiografico solo in parte, mentre Truffaut è sì autobiografico, ma non sempre originale (leggi Renoir, anche lui autore di un cinema dell'Io, ma che cinema rispetto a quello di Truffaut...), e per questo non da tutti amato, e spesso stroncato (altro regista o troppo sopravvalutato o troppo sottovalutato...).
Riguardo la Kawase, è partita così così, è maturata bene e poi si è adagiata su un cinema di tipo "autocitazionista", volto all'"autoesaltazione", più dell'Ego che dell'Io. Il che dopo un po' rompe le balle.
Naturalmente trattasi di giudizi personali, che nulla vogliono togliere ad una regista che, soprattutto con Mogari no mori ci ha regalato uno dei film giapponesi più belli degli ultimi 20 anni...
Messaggio modificato da Shimamura81 il 13 July 2010 - 02:46 PM