Spoiler sparsi
ziadada, il Feb 14 2008, 02:34 PM, ha scritto:
Lan Yu. Regia di Stanley Kwan, con Hu Jun, Liu ye. Cina/Hong Kong (2001).
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Girato senza l'autorizzazione delle autorità cinesi, questo film ha sullo sfondo molti temi controversi: l'omosessualità, la corruzione, lo sviluppo economico, Tienanmen. E' però prima di tutto una storia d'amore fatta della materia di cui sono fatte le storie d'amore nel mondo reale, raccontata con delicatezza, sensibilità e grande verità.
Molto molto bello.
Secondo me Lan Yu non ce l'ha uno sfondo perché il suo fine è non raccontare, o raccontare che non c'è niente da raccontare raccontando il meno possibile. E' solo una velocissima carrellata su un insieme di ombre imprigionate in architetture (non uso a caso il termine) di omologazione, omogeneizzate e sterili. Pensa alla regia, che incornicia e rinchiude i personaggi in stanze strette e angoli bui, ce li fa vedere come riflesso di uno specchio o filtrati dai vetri di finestre che tanto sembrano cancelli di un carcere. Non si approfondisce niente, ogni cosa che accade è un alone grigio che scompare in un attimo: dai momenti cruciali della vita dei personaggi (matrimonio, divorzio, tradimenti, storie d'amore, rapporti con la famiglia, l'università ecc.ecc.) agli avvenimenti storici (Tienanmen è una scena di 30 secondi fatta di fantasmi che corrono nella notte, sfocati, di cui non si riesce a vedere il volto). Anche Lan e Chen (sopratutto Chen... Lan è "strano", dicono più volte nel film) sono parte di questo enorme niente che è il destino. Lo sfidano con la loro storia d'amore (anch'essa aderente a questa assenza di narratività) e sebbene l'esito sia tragico in realtà ne escono vittoriosi (quella scena-guizzo finale), perché, come Lan dice: "It's not really over as long as there are memories".
Che film...
Voto: 8 e mezzo
Ho ripescato il tuo post, perdonami zia, ma sei l'unica che ne ha parlato stando alle mie ricerche!
Un grazie a Quinton, zia e paolone per avermi messo curiosità.