825 risposte a questa discussione

[ziadada]

Quinton, il Sep 26 2008, 10:57 AM, ha scritto:

Lan Yu di Stanley Kwan. Da sottolineare la bravura degli attori ma il film è parecchio confusionario. Voto 5,5

... posso chiederti in che cosa l'hai trovato confusionario? L'ho visto un po' di tempo fa, ma non lo ricordo così...

[Quinton]

@ziadada: personalmente l'ho trovato confusionario nel dispiegamento del flashback e anche nei classici salti temporali in cui i due protagonisti si ritrovano.

[paolone_fr]

Quinton, il Sep 26 2008, 10:57 AM, ha scritto:

Lan Yu di Stanley Kwan. Da sottolineare la bravura degli attori ma il film è parecchio confusionario. Voto 5,5

[è un post monofaccina, lo so, ma non trovo altro da dire]

[Quinton]

visto ieri "The Host" veramente ottimo.

[kunihiko]

paolone_fr, il Sep 19 2008, 11:34 AM, ha scritto:

FANTASIA
Wai Ka Fai, 2004


...rivisto il puot-pourri waikafaiiano più genuino e forse più riuscito. Un omaggio alla commedia cantonese che parra per i fratelli Hui, le chopstiks sisters, Plain Jane, Kien Shek. Il finale con lo stesso Micheal Hui è enorme. Il resto, come al solito e come sempre con WKF: meglio architettato che girato.
...una cosa non me la ricordavo: Cecilia Cheung davvero bravissima. qua.

L'ho visto pochi mesi fa, mi pare di aver postato un commento, non m'è piaciuto per niente, a parte alcuni duetti comici di Lau Ching Wan e Louis Koo, nell'insieme l'ho trovato irritante nella sua demenzialità. Strano, una volta che parli bene di Cecilia Cheung la stronco io, la sua interpretazione non mi ha convinto per niente, mi è parsa esageratamente posticcia.

Fondamentalmente, credo che questo film non sia proprio il mio genere

[lexes]

Spoiler sparsi

ziadada, il Feb 14 2008, 02:34 PM, ha scritto:

Lan Yu. Regia di Stanley Kwan, con Hu Jun, Liu ye. Cina/Hong Kong (2001).
...
Girato senza l'autorizzazione delle autorità cinesi, questo film ha sullo sfondo molti temi controversi: l'omosessualità, la corruzione, lo sviluppo economico, Tienanmen. E' però prima di tutto una storia d'amore fatta della materia di cui sono fatte le storie d'amore nel mondo reale, raccontata con delicatezza, sensibilità e grande verità.
Molto molto bello.

Secondo me Lan Yu non ce l'ha uno sfondo perché il suo fine è non raccontare, o raccontare che non c'è niente da raccontare raccontando il meno possibile. E' solo una velocissima carrellata su un insieme di ombre imprigionate in architetture (non uso a caso il termine) di omologazione, omogeneizzate e sterili. Pensa alla regia, che incornicia e rinchiude i personaggi in stanze strette e angoli bui, ce li fa vedere come riflesso di uno specchio o filtrati dai vetri di finestre che tanto sembrano cancelli di un carcere. Non si approfondisce niente, ogni cosa che accade è un alone grigio che scompare in un attimo: dai momenti cruciali della vita dei personaggi (matrimonio, divorzio, tradimenti, storie d'amore, rapporti con la famiglia, l'università ecc.ecc.) agli avvenimenti storici (Tienanmen è una scena di 30 secondi fatta di fantasmi che corrono nella notte, sfocati, di cui non si riesce a vedere il volto). Anche Lan e Chen (sopratutto Chen... Lan è "strano", dicono più volte nel film) sono parte di questo enorme niente che è il destino. Lo sfidano con la loro storia d'amore (anch'essa aderente a questa assenza di narratività) e sebbene l'esito sia tragico in realtà ne escono vittoriosi (quella scena-guizzo finale), perché, come Lan dice: "It's not really over as long as there are memories".
Che film...
Voto: 8 e mezzo

Ho ripescato il tuo post, perdonami zia, ma sei l'unica che ne ha parlato stando alle mie ricerche!
Un grazie a Quinton, zia e paolone per avermi messo curiosità.

[kunihiko]

lexes, il Sep 28 2008, 12:47 AM, ha scritto:

Spoiler sparsi
Secondo me Lan Yu non ce l'ha uno sfondo perché il suo fine è non raccontare, o raccontare che non c'è niente da raccontare raccontando il meno possibile. E' solo una velocissima carrellata su un insieme di ombre imprigionate in architetture (non uso a caso il termine) di omologazione, omogeneizzate e sterili. Pensa alla regia, che incornicia e rinchiude i personaggi in stanze strette e angoli bui, ce li fa vedere come riflesso di uno specchio o filtrati dai vetri di finestre che tanto sembrano cancelli di un carcere. Non si approfondisce niente, ogni cosa che accade è un alone grigio che scompare in un attimo: dai momenti cruciali della vita dei personaggi (matrimonio, divorzio, tradimenti, storie d'amore, rapporti con la famiglia, l'università ecc.ecc.) agli avvenimenti storici (Tienanmen è una scena di 30 secondi fatta di fantasmi che corrono nella notte, sfocati, di cui non si riesce a vedere il volto). Anche Lan e Chen (sopratutto Chen... Lan è "strano", dicono più volte nel film) sono parte di questo enorme niente che è il destino. Lo sfidano con la loro storia d'amore (anch'essa aderente a questa assenza di narratività) e sebbene l'esito sia tragico in realtà ne escono vittoriosi (quella scena-guizzo finale), perché, come Lan dice: "It's not really over as long as there are memories".
Che film...
Voto: 8 e mezzo

Ho ripescato il tuo post, perdonami zia, ma sei l'unica che ne ha parlato stando alle mie ricerche!
Un grazie a Quinton, zia e paolone per avermi messo curiosità.

Bellissimo commento, pienamente condiviso

[battleroyale]

Fudoh di Miike

[ziadada]

lexes, il Sep 28 2008, 12:47 AM, ha scritto:

Ho ripescato il tuo post, perdonami zia, ma sei l'unica che ne ha parlato stando alle mie ricerche!

Ma figurati, è un privilegio aver fatto da "aggancio" a delle considerazioni tanto interessanti...