38 risposte a questa discussione

[Siwolae]

Quoto Mony!

Senza considerare la rilevanza del contributo (mi dicono decisivo) del buon traduttore della Yashimoto che non scrive altrettanto bene!

[Gacchan]

Vi quoto ragazzi.
La Yoshi come dicevo è oramai una serial writer ^___^'
Ma è un po' come quando vai a vedere un film perchè ti piace l'attore.
Semmai sei consapevole dei limiti ma ti piace.....^__^
Cmq confermo Siwo: senza Amitrano, Banana non avrebbe avuto tutto quel successo (per altro in patria non è quasi cagata di striscio ).

[Monana]

Gacchan, il Aug 5 2005, 09:50 AM, ha scritto:

(per altro in patria non è quasi cagata di striscio ).

Non è difficile capire perché
La Yoshimoto è veramente nata con la camicia... tanto per usare un eufemismo XDDDDD

[lexes]

vi quoto anch'io ma resta il fatto che amrita e sopratutto kitchen sono due libri immensi per me... magari li rileggo e li rivaluto in peggio, chissà, ma per ora continuo ad amarli

[TheReal O]

La Yoshimoto ha più successo in Italia che in ogni altra parte del mondo. Secondo me il successo è in gran parte dovuto ad Amitrano che ne ha fatta un traduzione facile e ben spendibile (da molti criticata). Lo stile della scrittice già al secondo libro risulta un po' piatto e ripetitivo, si sa cosa aspettarsi (nel bene e nel male) e in questo senso non delude, per questo mantiene molti fan che continuano a comprare i suoi libri. Anche io l'ho conosciuta e dal vivo mi ha fatto un ottima impressione, rispecchia veramente l'animo dei suoi libri, però quel giorno la mia attenzione era catalizzata da Dario Aergento. Stava anche lui lì perché sono amici.
Il mio giudizio è "come la minestra" si sa quello che c'è, se ti va farci un salto in certi momenti fa pure piacere, ma niente di più.
O

Messaggio modificato da TheReal O il 16 August 2005 - 01:10 PM

[Netstorm]

La Yoshimoto è stata una delle prime autrici giapponesi che ho letto all'inizio della mia passione del Giappone. Naturalmente, accecato com'ero da questa passione, non leggevo i suoi libri con senso critico, affascinato com'ero da ogni minima descrizione sul Giappone. Man mano sono andato avanti leggendo vari dei suoi romanzi, ma più andavo avanti e più mi accorgevo che qualcosa non quadrava....avevo quasi l'impressione di rileggere lo stesso libro più volte, fino a quando mi è finito in mano Amrita! Sarà stato il periodo, che non era adatto a leggere quel romanzo, ma fatto sta che mi sono fermato dopo venti pagine e non l'ho più toccato per anni, decretando la fine del mio interesse per la Yoshimoto. Poi un giorno l'ho ripreso in mano e l'ho letto, diciamo che mi è piaciuto, ma l'impressione che ho avuto è rimasta la stessa che avevo anni prima: assolutamente niente di nuovo.
A questo punto non so se riprenderò in mano un altro libro della Yoshimoto

[luceastrale]

ecco una scrittrice che amo.......avro' letto tutti i suoi libri almeno 3 volte e ogni volta che ho bisogno di un qualcosa che mi vada a colpire dentro,mi basta prendere un suo libro aprirlo a caso e becco sempre qualcosa che ha a che fare con me......
per chi conosce i temi trattati nei suoi libri potra' quindi essere facile capire di cosa parlo,ma nn dico di piu' altrimenti mi sputtano alla grande.....

[mopee]

Anch'io lessi a suo tempo qualche libro di B.Y. ma entusiasmo a parte per i primi 2 (Honeymoon non era male) mi sono reso conto che gli altri non erano che il rimescolamento degli stessi argomenti senza portare novità o altro, insomma noia dopo 10-15 pagine. Non credò leggerò più niente di suo, anche perchè ne ho così tanti altri che aspettano impolverati ^__^

[dan8]

Ho da poco finito di leggere "L'abito di piume"!
E' carino, niente di che (ma nemmeno la scrittrice voleva farne un capolavoro), c'è qualche - pochi per la verità - spunto degno di nota tipo

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quando paragona la fine di una storia d'amore al sentimento che si prova dopo la morte di una persona cara

ma come libro passa senza lasciarti molto oltre al ricordo della storia, che di per se non è nulla di eccezionale.
Peccato perchè dopo Kitchen (tenero ) e Amrita (molto spirituale ) mi aspettavo ben altro da questa scrittrice invece mi sono ritrovato tra le mani un libro fondamentalmente vuoto!

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Alla fine la Yoshimoto spiega perchè e con quale stato d'animo ha scritto questo libro e questo giustifica il tipo di romanzo che è venuto fuori...il fatto è che una grande scrittrice, secondo me, avrebbe mandato questo messaggio ai propri lettori nel romanzo stesso e non a posteriori........forse c'era ma io non l'ho proprio capito e fino alla fine ho creduto fosse un testo scritto svogliatamente