

[RECE][SUB] Maundy Thursday
Traduzione: Tony brando - revisione: Millennia
Iniziato da Tony brando, Jul 10 2009 12:58 PM
32 risposte a questa discussione
#28
Inviato 23 July 2009 - 06:59 AM
Le opinioni sull'opportunità della pena di morte si chiudono qui, specie se devono diventare motivo per difendere il proprio campanile.
Se vogliamo parlarne, facciamolo nel merito del film.
Confido che abbiamo capito tutti. Grazie.
Se vogliamo parlarne, facciamolo nel merito del film.
Confido che abbiamo capito tutti. Grazie.
#29
Inviato 09 April 2010 - 01:37 PM
Ricapitoliamo:
Da bambini il protagonista e il suo fratellino cieco vengono abbandonati dalla madre, che preferisce stare col compagno che la picchia. Vivono da mendicanti, facendo elemosina nelle stazioni. Propio qui, la notte dopo essere stati derubati e malmenati il fratellino cieco muore assiderato durante il sonno (non prima di addormentarsi con la formula di rito di questo caso: "fratellino ho tanto freddo"
).
Yun-soo cresce orfano e solo nel mondo metropoltano della malavita coreana. Un giorno però la sua ragazza/moglie si sente male per una complicazione del parto, e ha bisogno di un operazione chirurgica costossisima.
Yun-soo accetta un incarico impietoso che finisce in tragedia. Il suo partner criminale trucida madre e figlia della casa che dovevano derubare, e lui preso dal panico colpisce a morte la domestica.
Roso dal senso di colpa si prende la responsabilità di tutte le morti e viene condannato alla forca...
Oddeus.
Nel mezzo anche una storiella d'amore con 'sta borghesuccia suicida violentata da piccola, con madre Crudelia de Mon che la tratta da merda.
Non tutto è da buttare (prima dei flashback pareva ottimo), e certo scene non possono non prendere, ma partendo da questo presupposto da annuale sagra della sfiga coreana non si può neanche prendere 'sta roba troppo sul serio...
Voto: 4
p.s fiero abitante toscano.
Da bambini il protagonista e il suo fratellino cieco vengono abbandonati dalla madre, che preferisce stare col compagno che la picchia. Vivono da mendicanti, facendo elemosina nelle stazioni. Propio qui, la notte dopo essere stati derubati e malmenati il fratellino cieco muore assiderato durante il sonno (non prima di addormentarsi con la formula di rito di questo caso: "fratellino ho tanto freddo"

Yun-soo cresce orfano e solo nel mondo metropoltano della malavita coreana. Un giorno però la sua ragazza/moglie si sente male per una complicazione del parto, e ha bisogno di un operazione chirurgica costossisima.

Yun-soo accetta un incarico impietoso che finisce in tragedia. Il suo partner criminale trucida madre e figlia della casa che dovevano derubare, e lui preso dal panico colpisce a morte la domestica.
Roso dal senso di colpa si prende la responsabilità di tutte le morti e viene condannato alla forca...
Oddeus.

Nel mezzo anche una storiella d'amore con 'sta borghesuccia suicida violentata da piccola, con madre Crudelia de Mon che la tratta da merda.
Non tutto è da buttare (prima dei flashback pareva ottimo), e certo scene non possono non prendere, ma partendo da questo presupposto da annuale sagra della sfiga coreana non si può neanche prendere 'sta roba troppo sul serio...
Voto: 4
p.s fiero abitante toscano.
Messaggio modificato da Hikaruno5 il 09 April 2010 - 01:38 PM
Se ti dicessi che ho scritto questa canzone per te,
mi crederesti?
Sub AW: The love of Siam, Eternal Summer
#30
Inviato 14 April 2010 - 04:23 PM
diciamo basta alla sfiga come ce la propinano film come questo. belle facce, storie strapaplacrime e infanzie violentate. della stessa pasta di roba come this charming girl, ricattatorio e ipocrita (di peggio c'è solo quel coso con la banbina che da il veleno per topi al padre). e senza il senso dell'umorismo.
peccato perché cinematograficamente è anche abbastanza raffinato.
anti-changeling per scelta, si risolleva nel finale con una tenda tirata, ma non basta.
basta basta basta
peccato perché cinematograficamente è anche abbastanza raffinato.
anti-changeling per scelta, si risolleva nel finale con una tenda tirata, ma non basta.
basta basta basta
#31
Inviato 20 April 2010 - 02:27 PM
paolone_fr, il 14 April 2010 - 04:23 PM, ha scritto:
diciamo basta alla sfiga come ce la propinano film come questo. belle facce, storie strapaplacrime e infanzie violentate. della stessa pasta di roba come this charming girl, ricattatorio e ipocrita (di peggio c'è solo quel coso con la banbina che da il veleno per topi al padre). e senza il senso dell'umorismo.
peccato perché cinematograficamente è anche abbastanza raffinato.
anti-changeling per scelta, si risolleva nel finale con una tenda tirata, ma non basta.
basta basta basta
peccato perché cinematograficamente è anche abbastanza raffinato.
anti-changeling per scelta, si risolleva nel finale con una tenda tirata, ma non basta.
basta basta basta
QUOTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Sto film mi ha scartavetrato i....

Subtitles for AsianWorld:
AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).
#32
Inviato 14 June 2010 - 08:56 AM
Ciao, qualcuno mi potrebbe dire il nome di un edicola diretta dove ordinare questa versione? In giro ho trovato solo quella unica 
Grazie:em10:

Grazie:em10:
Messaggio modificato da marta il 14 June 2010 - 09:00 AM
#33
Inviato 17 September 2016 - 10:11 PM
Appena finito di vederlo per la prima volta.
Nonostante ripercorra tematiche già ampiamente sfruttate (errore giudiziario, infanzia violata, perdoni e rappacificazioni varie), tuttavia sa commuovere e coinvolgere.
Grazie per i sottotitoli.
Nonostante ripercorra tematiche già ampiamente sfruttate (errore giudiziario, infanzia violata, perdoni e rappacificazioni varie), tuttavia sa commuovere e coinvolgere.
Grazie per i sottotitoli.
2 utente(i) stanno leggendo questa discussione
0 utenti, 2 ospiti, 0 utenti anonimi