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[NEWS] Polytechnique

Il massacro dell'École Polytechnique di Montreal

2 risposte a questa discussione

#1 Shimamura

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Inviato 20 September 2010 - 04:29 PM

Polytechnique
di Denis Villeneuve

Immagine inserita

Paese: Canada
Anno: 2009
Genere: Drammatico
Durata: 76'
Interpreti: Maxim Gaudette, Sebastien Huberdeau, Karine Vanasse,
Evelyne Brochu, Pierre Cardinal, Pierre-Yves Cardinal, Johanne-Marie Tremblay
Sceneggiatura: Jacques Davidts, Denis Villeneuve, Éric Leca
Fotografia: Pierre Gill
Montaggio: Richard Comeau
Scenografia: Martin Tessier
Colonna Sonora: Benoît Charest

Sinossi
Il massacro dell'École Polytechnique di Montreal (6 dicembre 1989) osservato dal punto di vista di tre personaggi: l'assassino antifemminista, la studentessa Valérie ferita durante la strage e Jean-François, studente che invece di fuggire dall'istituto soccorre le sopravvissute.

Immagine inserita


Recensione
Il 6 dicembre del 1989, un giovane di 25 anni, Marc Lépine, entra all'École Polytechnique di Montreal e fa fuoco su 28 studentesse. 14 di loro non ce la fanno. il massacro viene "giustificato" da Lépine come un atto di vendetta contro le "femministe2 che avevano rovinato la sua vita (anche se l'Ècole in realtà, non è una scuola femminile, ma mista...). Poco dopo Lépine si uccide.

Immagine inserita

Da questo tragico fatto di cronaca è da poco in circolazione (non ancora da noi, se qualcuno se lo stesse chiedendo...) un bellissimo film del regista canadese Denis Villeneuve. Il film è un pugno nello stomaco nella sua crudezza, ma è anche un'eccellente prova registica.
Il bianco e nero della fotografia, la camera che gira spesso in totale autonomia rispetto al soggetto, l'incipit magnifico e la scansione cronologica della storia in tre parti (prima, durante e dopo), rappresentano alcuni dei punti di forza del film, cui va aggiunta anche la decisione del regista di non indagare le ragioni della scelta (in realtà ancora oggi poco chiare) dell'omicida, preferendo mostrare piuttosto, quasi fossimo in un documentario, lo svolgersi dei fatti.

Immagine inserita

Lontano dai suoi più illustri precedessori (Il Van Sant di Elephant e il Moore di Bowling at Columbine), il regista non perde mai il controllo della scena, alternando fasi più lente a fasi più accellerate. Magnifico poi il commento sonoro al film, smorzato, e rarefatto. Ne esce un film che ho particolarmente apprezzato. Un'elegia alla follia umana ed allo stesso tempo alla solidarietà umana (chi uccide e chi soccorre...). Un quadro che certa critica ha definito "cubista" (e non è un caso se nel film fa breccia la "Guernica" dell'immenso Picasso...). Un film davvero molto bello, con l'unica pecca di un po' di troppa retorica finale.

Ne consiglio la visione.

See ya' soon :em41:

TRAILER







Messaggio modificato da Shimamura81 il 21 September 2010 - 02:37 PM

Hear Me Talkin' to Ya




Subtitles for AsianWorld:
AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).

#2 Glass

    Ciakkista

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Inviato 21 September 2010 - 11:26 AM

Sembra molto bello! non vedo l'ora di poterlo vedere con i sottotitoli :em41: grazie!

#3 Shimamura

    Agente del Caos

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Inviato 21 September 2010 - 02:39 PM

Lo è, glass, tant'è che poi, rivedendolo poco dopo aver scritto sta rece ho deciso di tradurlo... :em41: :em41:

Hear Me Talkin' to Ya




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AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
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