Daydream: Sogno ad occhi aperti. Il capostipite del cinema pinku, quel cinema di rottura nella settima arte giapponese nato negli anni '60 e genere portante di veri e propri geni del cinema nipponico come Koji Wakamatsu o Hisayasu Sato, entrambi appartenti a quella splendida prima fase del genere: quella dorata e artistica, vero e proprio abbraccio tra bieco cinema erotico/pornografico e cinema artistico,altissimo ed intellettuale, lontano da nuovi pinku ("Lunchbox" e "Glamorous Life Of Sachiko hanai" esclusi) rozzi e con il solo pretesto di mostrare tette e culi a volontà e con destrezza.
"Daydream" è il precursore del lato artistico dei pinku: è un film sfacciato, silenzioso, notturno, macabro e inquietante, in grado di scioccare anche oggi. Un incredibile spaccato sulla perversione urbana, fredda e borghese, fotografata in un bianco e nero scuro che esplode in un flusso improvviso e vulcanico di colore nella scena apice di dolore e passione.
"Daydream" non è un pinku, è il pinku, ma al contempo si allontana dal genere offrendo riflessioni profonde e d'alto livello. E' un film inspiegabile, lontano dal capolavorissimo, ma comunque bello e importante anche culturalmente parlando. Sicuramente da vedere, grazie ai suoi odivaghi surreali e ascettici e ad una regia di prim'ordine e ad una recitazione veramente notevole. Ottimo.
Shimamura81, il 11 January 2010 - 12:27 PM, ha scritto:
Desidero inoltre ringraziare Battleroyale, non solo per la sua paziente revisione, ma anche per le preziose immagini. Grazie di cuore, amico mio. 
Di Niente!
Piuttosto grazie a te per aver tradotto questo film pilastro di un genere che, fa pur parte del cinema giapponese.
Rece-capolavoro, come ti avevo già detto
[Mi sono permesso di togliere le foto dal tuo post perché finalmente Shimamura81 le ha aggiunte al suo, tutto è bene quel che finisce bene! Mille di questi SUB! Cignoman]
Messaggio modificato da Cignoman il 11 January 2010 - 05:24 PM