Guardando Quella sera dorata non si può che dire “Merchant-Ivory”, la casa di distribuzione a cui appartengono e fanno capo i film patinati del regista James Ivory. Primo autore a rappresentare la Old England delle good manners e a proporre una compiaciuta rappresentazione del passato, Ivory non smentisce e non ritratta il suo cinema, adattando per lo schermo il romanzo omonimo di Peter Cameron, idealmente prossimo alla cifra stilistica del regista californiano. Il viaggio di Omar e Deirdre, infatti, li condurrà in seno a una famiglia di origine europea, fuggita molti anni addietro dalla Germania nazista e rifugiatasi in una vita immobile e avulsa dal mondo esterno.
Il vizio esistenziale dei Gund rende il libro di Cameron adatto e adattabile alle immagini di Ivory, alla sua regia leziosa, all'imperturbabilità del suo sguardo e al suo impeccabile gusto per la teatralizzazione del sociale. Naturalmente il film non si risolve nell'analisi antropologica di una famiglia borghese ma indaga piuttosto l'area del controllo delle emozioni e della disumanizzazione della vita ridotta a puro impulso al dovere. Deirdre, come il maggiordomo di Quel che resta del giorno, è il modello perfetto di una costruzione del sé su un'identità di ruolo, un modello comportamentale di conformità all'ordine che impatta violentemente con l'anarchia magica dei Gund. Omar, invece, naviga a vista fino al confine col mondo pericoloso ma anelato delle emozioni, sbloccando l'anacronismo dei Gund e il loro tempo involto nelle maglie del passato.
L'osare del personaggio centrale di Cameron ha ricadute interessanti (anche) sul cinema di Ivory: le sue ossessioni per il décor, l'eleganza dell'ambiente e la bellezza delle immagini si convertono in strumenti della materia narrativa, non celebrano più il buon tempo antico ma ne rivelano l'interna corruzione. Dietro al culto dell'antiquariato c'è il vuoto e il rimpianto per quel che avrebbe potuto essere. Il tardivo confronto con la vita provoca inevitabilmente malinconia e rimorsi. Meglio vivere d'un fiato ed amare pienamente il giorno piuttosto che soffermarsi su che “quel che ne resta”.
(mymovies.it)
...dolce e poetico come solo ivory sa essere...
Messaggio modificato da feder84 il 14 October 2010 - 05:29 PM