Inviato 18 June 2013 - 01:31 AM
"Dal romanzo La resistenza malinconica di László Krasznahorkai, Bela Tarr tra un'opera magica che va annoverata come l'ennesimo capolavoro della sua carriera. Uno stile ormai consolidato, bianco e nero e lunghi piano sequenza che seguono da vicino gli attori, raccogliendone tutta la struggente umanità, in un'opera metaforica sulla fine della civiltà intesa come una costante e inesorabile perdita dei valori. Registicamente magnifico, con alcune scene che rimangono infisse nel profondo della memoria, su tutti il crudo e brutale assalto all'ospedale da parte della folla di soggiogati rivoltosi, Le armonie di Werckmeister beneficia dei suoi elementi fantastici per mettere in scena sequenze dalla potenza suggestiva enorme, tra le tante il confronto finale tra il compositore e la gigantesca carcassa del cetaceo. Prodigioso."
Noi samurai,siamo come il vento che passa veloce sulla terra,ma la terra rimane e appartiene ai contadini.