Sinossi
Fred e Mick sono due vecchi amici che si stanno godendo una vacanza sulle Alpi insieme ai figli. Fred (Michael Caine) è un musicista e compositore che si è ritirato dalla scene, Mick (Harvey Keitel) uno scrittore e sceneggiatore che sta lavorando a quella che desidera sia la sua ultima, grande sceneggiatura. Osservando parenti e ospiti dell'hotel i due dialogano sulle rispettve scelte.
Recensione
Youth, ultimo lavoro del Premio Oscar Paolo Sorrentino, è un film sulla vecchiaia, nonostante il titolo. E la vecchiaia la senti quando lo guardi, eccome...
Dopo i primi quindici minuti lo scroto mi si era oramai rinsecchito, alla mezzora avevo i capelli bianchi e i testicoli atrofizzati. Dopo circa un'ora una siringa di adrenalina mi veniva conficcata dritta nel cuore dalla mia accompagnatrice, giusto in tempo per vederla esalare, oramai resa irriconoscibile dal passare del tempo, l'ultimo respiro.
Ricordo solo alcuni estranei che la portavano via, avvolta in un sudario nero. Ed è in questa scena dalle reminescenze kawabatiane che mi sono accorto finalmente che giravano i titoli di coda...
Sono grato a Paolo Sorrentino per avermi regalato quest'esperienza premorte, un po' meno per non aver ascoltato la sua coscienza, e non aver perciò scelto il mestiere di zappatore, piuttosto che fare cinema.
Tralasciando comunque la poca stima che ho per questo regista mio conterraneo, bisogna comunque dire che Youth è un film con alti e bassi. Visivamente barocco, a tratti pacchiano, a tratti bellissimo, con una buona regia, un ottimo comparto tecnico, e due attori, Caine e Keitel, che meriterebbero davvero un premio a Cannes per la loro magnifica interpretazione, il difetto del film è indubbiamente nella sceneggiatura scritta da un dislessico, cioè lo stesso regista, che non riesce mai ad uscire dai canoni della prevedibilità.
Scontato, noioso e quant'altro, il film è purtroppo un degno figlio del regista, e dimostra le classiche carenze che mostrano tutti i film quando cerchi più di impressionare che raccontare.
Diciamoci la verità, Sorrentino o lo ami, o non ti lascia niente, tranne un'accompagnatrice avvolta in un sudario nero, e due testicoli delle dimensioni di una m&m's.
Il culo della Ghenea però era memorabile.
see ya' soon.