Premetto che io studio cinese in una facoltà che si chiama "mediazione linguistica e culturale", quindi tutto di me si può dire fuorché che sono razzista e che discrimino gli stranieri che vivono in Italia e soprattutto a Milano, che mi riguarda anche da vicino visto che ci vivo...
pertanto esprimo in modo sincero la mia opinione...
Una buona parte di responsabilità ce l'ha il comune di Milano perché la situazione è da anni e anni che va avanti e non ha mai fatto nulla per cercare di far ficcare nella zucca dei cinesi (per quanto possa essere dura) che determinate leggi devono essere rispettate e che le dovono rispettare non perché sono cinesi ma perché in quanto cittadini italiani anche loro devono rispettarle proprio come le rispettano gli italiani. Li hanno lasciati a se stessi per tutto questo tempo e ora come ora sinceramente fargli una multa non serve proprio a niente, anche perché magari non capiscono nemmeno perché gliela stai facendo (anche se è vero che spesso molti fanno finta di non sapere e di non capire con la scusa che sono cinesi -il bello è che lo farebbero pure certi italiani se potessero sfruttare la scusa di non essere italiani XD-).
Sinceramente mi hanno veramente fatto arrabbiare i commenti di quei cinesi intervistati al TG3 Regionale (fatti anche con un buon italiano, per giunta) che hanno detto di sentirsi "discriminati".
Ora. Ma santa pazienza...
1) L'integrazione non può avvenire unilateralmente da parte degli italiani. Se ve ne state sempre fra di voi, vi sposate fra voi, parlate tra voi, vi isolate in piccole "chinatown" e gli italiani li guardate sempre con sospetto, non venitemi a dire che vi sentite discriminati! Basta vedere molti dei gestori dei negozi in Sarpi che quando entri ti guardano come se dicessero "e questi italiani che vogliono?" così come basta vedere nella mia università dei ragazzi cinesi che ci sono solo 2-3/10 cercano di fare amicizia con gli altri studenti italiani. Ci son studenti cinesi che in DUE ANNI che stanno in Italia e seguono lezioni nella mia facoltà ancora non sanno spiccicare una parola d'italiano e nonostante le prof di cinese abbiano più volte raccomandato a questi studenti di chiedere pure aiuto a noi studenti di cinese al terzo anno (per giunta anche davanti a noi che ci siamo prontamente dichiarati disponibili alla cooperazione) questi qui col cavolo che son venuti a dirci "ok, scambiamoci i numeri di telefono", come risposta han preso e se ne sono andati via con il loro gruppetto di amici cinesi. Se volete che ci sia integrazione, il processo di integrazione deve essere bilaterale: dovete innanzitutto essere voi a capire che non vi trovate in Cina ma in Italia, che l'Italia ha leggi diverse da quelle della RPC, parla una lingua diversa, ha tradizioni e modi di comportarsi, lavorare e parlare diversi. Una volta che avrete capito questo anche gli italiani impareranno a rispettarvi. Ed è con il rispetto reciproco che si crea integrazione (non con il solo rispetto degli italiani verso cinesi) ma se continuate a mostrarvi sempre così chiusi anche gli italiani non riusciranno mai a capirvi e ad accettarvi come loro vicini ed amici.
2) L'integrazione in un paese implica il rispetto delle leggi che sono in vigore in quel paese. E' facile dire "ci discriminano" "sono razzisti" e cose di questo genere... ma non è che siccome sei cinese con l'arma della discriminazione puoi esimerti dal rispettare le leggi italiane! Se le rispettano gli italiani perché tu non le devi rispettare? Allora che facciamo? Che i cinesi (e gli extracomunitari in generale) diventano cittadini di serie A in Italia e gli italiani li releghiamo al grado di cittadini di serie B? E poi come giustamente dicono in molti: se non vi stanno bene le leggi italiane tornate al vostro paese o vi trasferite in un altro paese con leggi diverse che credete possano andare bene per voi. E' vero che non è giusto che gli immigrati in Italia debbano rinunciare alle proprie tradizioni culturali, ma per dinci qui nessuno vi chiede una cosa del genere! Però come io se vado (ad esempio) in Arabia Saudita devo mettere il velo e camminare in modo che gli uomini non mi sentano senza portare simboli anche lontamente cristiani addosso, voi qui non dovete rompere la minchia perché ci sono i crocefissi a scuola e negli ospedali o perché una donna porta una minigonna o perché gli italiani mangiano il prosciutto o perché due ragazzi si baciano in pubblico (anche se questo dà fastidio anche a me, lo ammetto)! Eccheccribbio! Come voi pretendete rispetto da noi anche noi possiamo pretendere rispetto e di farlo abbiamo tutto il diritto visto che questa, dopotutto, era originariamente casa nostra e ora la stiamo dividendo con voi.
RIASSUMENDO (per i pigri): io sono per il rispetto delle leggi da parte di tutti (stranieri e non), chiunque infranga le leggi italiane deve essere punito indipendentemente dalle proprie origini. Se le leggi non sono chiare si va da qualcuno che se ne intende e che sappia mediare per capirle. Se dopo avere avuto le idee chiare e aver provato a rispettarla, la legge continua a non starvi bene Malpensa con i suoi voli internazionali e intercontinentali è li che vi aspetta. Se la legge non vi sta bene ma vi piace l'Italia cercate di fare amicizia con qualche italiano e vi fate spiegare un po' di cultura in modo da poter comprendere un po' meglio perché in Italia certe cose funzionano così, sopportando l'odiata legge (che pure per noi italiani di leggi odiose ce ne sono, non crediate). E nel frattempo, benvenga, insegnate al vostro amico italiano tante belle cose sul vostro paese, sulle vostre tradizioni e anche sulle vostre leggi! Così se l'amico italiano va nel vostro paese magari riesce a comportarsi a dovere e possibilmente anche a non fare la solita figura da italiano all'estero. XD
Oh sia chiaro che se c'è qualche cinese che legge e che abita nei pressi di Milano io sono disponibile a fare due chiacchiere amichevoli per imparare di più sulla vostra cultura! E magari pure per fare pratica di lingua cinese, visto che sono un po' una ciofeca...
Insegnatemi! Io voglio imparare! =)
Messaggio modificato da Zan il 13 April 2007 - 03:27 PM