Haeundae
aka
Tidal wave
해운대




Sulla punta a sud est della penisola coreana si trova la città di Busan. Haeundae è una famosa località sulla costa che attrae ogni anno un milione di turisti. Man-sik, un pescatore di Haeundae, ha perso un suo amico e compagno di lavoro in uno Tsunami in mare aperto durante una battuta di pesca quattro anni prima. Da allora non è più ritornato in mare. Adesso conduce una vita semplice gestendo un piccolo ristorante e aspettando il momento giusto per chiedere in sposa la figlia del suo defunto amico, Yeon-hee. Il fratello di Man-sik, Hyung-sik, lavora come guardia costiera. Un giorno, salva una studentessa universitaria di Seul che comincerà a dargli il tormento. Intanto il geologo Kim Hwi, un esperto nella ricerca dello Tsunami, scopre che il fondale del mare dell'est sta mostrando segni di attività simili a quelli dell'Oceano Indiano dello Tsunami del 2004. Nonostante i suoi avvertimenti, l'ente per la prevenzione dei disastri afferma che la Corea non rischia di essere colpita. Appena scopre che un mega-tsunami è diretto verso la penisola coreana, si precipita subito a Haeundae, dove incontra l'ex moglie che sta organizzando un evento culturale a cui si sta dedicando da sette anni. Incontra anche la sua figlioletta, inconsapevole che lui sia il padre. Alla fine, Kim riceve una chiamata che gli annuncia l'arrivo di un mega-tsunami che avanza alla velocità di 700 Km all'ora, e che non permetterà neanche di avere tempo a sufficienza per far evacuare una costa gremita di vacanzieri, ignari di cosa si stia per abbattere su di loro.

Genere
Catastrofico
Regia e Sceneggiatura
Yun Je-gyun
Interpreti
Sol Kyung-gu, Ha Ji-won,
Park Joong-Hoon, Eom Jeong-hwa,
Lee Min-gi, Kang Ye-won,
Kim In-kwon, Song Jae-ho
Corea del Sud, 2009, 120'





Disaster movie hollywoodiano in piena regola. E con questo non voglio dare al film delle accezioni negative, o almeno non solo. E' vero che riprende certi toni da commedia melodrammatica cari al cinema di Michael Bay, ma sono più che altro appartenenti allo stesso regista, che anzi stupisce per non aver calcato la mano come nei suoi film precedenti (My Boss, My Hero, Sex is Zero, e Miracle on 1st Street), rendendo Heundae, sicuramente il suo miglior film. Non mancano trovate gustosamente tragicomiche (la scena sul ponte, il maldestro Dong-chun che diventa eroe dopo "aver commesso il fatto", l'idraulico che "salva" due volte) e un certo fatalismo che ricorda molto da vicino quello di Deep Impact. Imponente l'utilizzo degli effetti, speciali o meno che siano, ma non è una scoperta. L'edizione internazionale del film purtroppo è tagliata di una decina di minuti.
