


#10
Inviato 15 May 2009 - 11:42 PM
#13
Inviato 15 November 2009 - 02:57 PM
C'era una volta "News dal Giappone", adesso non c'è più.
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Sottotitoli per AW
Warau Tenki Mikaeru (2006 - regia Oda Issei, con Ueno Juri)
Funuke, Show Some Love, You Losers! (2007 - regia di Yoshida Daihachi, con Satou Eriko, Nagase Masatoshi)
Sad Vacation (2007 - regia di Aoyama Shinji, con Asano Tadanobu)
Shonen Merikensakku (2008 - regia di Kudou Kankurou, con Miyazaki Aoi)
Ueno Juri to itotsu no kaban (dorama, 2009, con Ueno Juri)
#14
Inviato 20 November 2009 - 08:17 PM

#15
Inviato 08 December 2009 - 11:53 AM
Il film esce il 20 gennaio.

#16
Inviato 08 December 2009 - 02:33 PM
Il brāhmana Dona vide il Buddha seduto sotto un albero e fu tanto colpito dall'aura consapevole e serena che emanava, nonché dallo splendore del suo aspetto, che gli chiese:
– Sei per caso un dio?
– No, brāhmana, non sono un dio.
– Allora sei un angelo?
– No davvero, brāhmana.
– Allora sei uno spirito?
– No, non sono uno spirito.
– Allora sei un essere umano?
– No, brahmana, io non sono un essere umano [...]
– [...] E allora, che cosa sei? [...]
– [...] Io sono sveglio. »[/size]
Cos'è dunque questo nulla? Come si può descriverlo se è indicibile? Il buddhismo ricorre alla metafora dell'onda. Un'onda non cade dall'acqua dall'esterno, ma proviene dall'acqua senza separarsene. Scompare e torna all'acqua da cui ha tratto origine e non lascia nell'acqua la minima traccia di sé. Come onda si solleva dall'acqua e torna all'acqua. Come acqua esso è il movimento dell'acqua. Come onda l'acqua sorge e tramonta, e come acqua non sorge e non tramonta. Così l'acqua forma mille e diecimila onde e tuttavia resta in sé costante e immutata.
Così rispose ad un tale che sosteneva che non esistesse il movimento: si alzò e si mise a camminare" (Diogene)
Antico proverbio cinese:
"quando torni a casa picchia tua moglie, lei sa perchè".
#17
Inviato 06 July 2010 - 01:46 AM

Confucius, di Mei Hu. Con Chow Yun-Fat, Yi Lu, Jianbin Chen, Quan Ren, Huang Jiao, Ban Wang, Xun Zhou, Lu Yao, Kaili Zhang. La vita di Confucio, filosofo e consigliere imperiale, vissuto nel 6° secolo a.C. durante la dinastia Zhang. Tra intrighi, complotti e ombre di guerra, i suoi insegnamenti di uguaglianza e prosperità universale vanno contro gli interessi dei nobili del tempo che cercano in tutti i modi di eliminare un personaggio così scomodo. Per un film che in Cina è arrivato a rivaleggiare addirittura col successo planetario di Avatar, ci si aspettava qualcosa di più. Una figura così eminente della cultura cinese infatti, nonostante i 22 milioni di dollari di bufget, avrebbe meritato uno spessore ben maggiore. Confucius è sin troppo spezzettato, narrando diversi periodi cruciali della vita del Pensatore, ma perdendo il senso profondo di quanto si voleva trasmettere, rilasciando un ritratto confuso e appena accennato, quasi svariati tagli siano stati effettuati al minutaggio (e, se fosso vero, speriamo in una più copiosa director's cut). Gli effetti speciali in digitale, a tratte dozzinali, stonano con l'atmosfera di epica drammatica della vicenda, risollevati in parte dalle buone scelte in fase di costumi e scenografia. Ma il punto forte di una pellicola altrimenti "anonima" è la strepitosa prova di Chow Yun-Fat, forse l'unico che avrebbe potuto incarnare così sublimamente un uomo dal fascino immortale e leggendario. Sotto il lungo pizzetto, è lui il lume che porta un pò di luce all'intero progetto. Sottotono.
#18
Inviato 06 July 2010 - 01:55 AM
L'utente "vision" l'ha visto in aereo tornando da Tokyo il 3 Luglio. Il medesimo utente ha avuto anche il privilegio di incontrare sonoro!!!
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