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[NEWS] 66esima Mostra del Cinema di Venezia

I titoli non asiatici in competizione

179 risposte a questa discussione

#19 Mr. Noodles

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Inviato 21 March 2009 - 05:40 PM

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il Mar 21 2009, 05:00 PM, ha scritto:

E comunque non è detto che i grandi nomi facciamo un buon festival :em16:

certamente, però non penso che più d'una dozzina di "big" internazionali si sia messa d'accordo per realizzare porcate :em83: poi ci sarebbe da dire, che questa grandeur di nomi è un po' un controsenso per Cannes che ha sempre fatto della scoperta di nuovi nomi il suo marchio di fabbrica. dall'altra parte c'è il Festival di Venezia che se non sbaglio non è particolarmente brillante già da un paio di edizioni...

#20 François Truffaut

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Inviato 22 March 2009 - 11:55 AM

Visualizza MessaggioMr. Noodles, il Mar 21 2009, 05:40 PM, ha scritto:

certamente, però non penso che più d'una dozzina di "big" internazionali si sia messa d'accordo per realizzare porcate :em83: poi ci sarebbe da dire, che questa grandeur di nomi è un po' un controsenso per Cannes che ha sempre fatto della scoperta di nuovi nomi il suo marchio di fabbrica.

In realtà Cannes è sempre stato un festival, una vetrina del meglio, una riproposizione dei soliti noti. Venezia invece è una Mostra, cioè una vetrina delle tendenze dell'arte cinematografica, tant'è che è arrivata quasi sempre per prima a scoprire i nuovi Autori (da Renoir a Jia Zhang-Ke). Sono due kermesse molto diverse.

Visualizza MessaggioMr. Noodles, il Mar 21 2009, 05:40 PM, ha scritto:

dall'altra parte c'è il Festival di Venezia che se non sbaglio non è particolarmente brillante già da un paio di edizioni...

Uhm... L'unica edizione di basso profilo dell'era Muller (iniziata cinque anni fa) è stata quella dell'anno scorso, ma perché in giro non si trovava granché.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#21 François Truffaut

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Inviato 08 May 2009 - 09:34 PM


La Biennale di Venezia

66. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

Questi fantasmi 2: cinema italiano ritrovato



Sarà nuovamente dedicata alla straordinaria ricchezza della nostra produzione cinematografica, stavolta verso i territori eccentrici, popolari e del divismo femminile, la retrospettiva della 66. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica 2009, intitolata Questi fantasmi 2: cinema italiano ritrovato.

La 66. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica avrà luogo dal 2 al 12 settembre 2009, diretta da Marco Müller e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

Quella che doveva limitarsi – con la retrospettiva di Venezia del 2008 Questi fantasmi: cinema italiano ritrovato (1946-1975) – a essere una prima incursione nei sotterranei del nostro cinema, ha dunque assunto la forma di una vera e propria campagna di scavi archeologici, alla ricerca non tanto di singoli capolavori nascosti, quanto piuttosto degli elementi per disegnare più esattamente la mappa di una delle più grandi cinematografie del mondo.

Questi fantasmi 2, curata da Sergio Toffetti, prevede la proiezione di una trentina di opere tra gli anni ’40 agli anni ’80. E’ realizzata dalla Biennale di Venezia in co-produzione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, ente istituzionale deputato alla promozione e restauro del patrimonio cinematografico italiano, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Testimoni eccellenti (registi, attori, sceneggiatori) “scorteranno” a Venezia i film della retrospettiva e per alcuni film sarà prevista la presentazione in sala a cura di Goffredo Fofi e Paolo Mereghetti.

“Se lo scorso anno si è provato a raccontare una storia parallela rispetto a quella che ci hanno sempre raccontato – spiega Sergio Toffetti – proponendo un cinema che non aveva avuto il Neorealismo, ma aveva inventato la Nouvelle Vague, Questi fantasmi 2 cambia nuovamente rotta, a dimostrazione della ricchezza del cinema italiano. Le nuove prospezioni archeologiche rivelano infatti un panorama ancora più mosso e frastagliato, articolato provvisoriamente in alcune “regioni”:

- film “eccentrici”. Tra la consapevole compostezza del cinema d’autore e l’inconsapevole sciatteria spesso tipica dei generi, emergono a tratti eccentricità rivendicate, film eccessivi non solo per le storie che raccontano, ma anche sul piano del visivo, che derivano il loro fascino dall’essere in se stessi la loro parodia, come ad esempio da Cenerentola e il Signor Bonaventura di Sergio Tofano (1941) a Temporale Rosy di Mario Monicelli (1980).

- film “per il popolo”. Se il canone neorealista ha proposto sostanzialmente film “sul popolo”, negli stessi anni vengono realizzati veri e propri film “per il popolo” sul doppio registro della farsa o del melodramma sociale, per raccontare in diretta il pianto e il riso quotidiani, cronache senza ambizione di passare alla storia, e dunque capaci talvolta di guardare le contraddizioni senza il filtro dell’ideologia. Vere e proprie riscoperte, sia sul piano storiografico che spettacolare sono film come Uno tra la folla (1946), eroicomica ricostruzione del passaggio tra la Repubblica di Salò e la Liberazione, con Eduardo De Filippo e Carlo Campanini, messa in scena da Ennio Cerlesi e Piero Tellini (noto come grande sceneggiatore di film come Quattro passi tra le nuvole o Cronaca di un amore), ma da riscoprire anche come regista. Oppure Donne senza nome (1950) di Geza von Radvany, fratello del celebre scrittore ungherese Sandor Marai, girato nel 1950 e ambientato – come l’inizio di Stromboli di Rossellini - in un campo di internamento femminile per apolidi.

- film “delle dive”. Quando François Truffaut definisce il cinema “l’arte di far fare delle belle cose a delle belle donne”, aveva forse in mente anche il cinema italiano, che ha avuto uno star system al femminile unico al mondo, creato da grandi produttori che hanno offerto a grandi registi la possibilità di portare sullo schermo grandi dive: da Silvana Pampanini in Noi cannibali di Leonviola (1953), a Rossana Podestà in Le ore nude di Marco Vicario (1964), da Giovanna Ralli in Carmen di Trastevere di Gallone (1963), a Claudia Cardinale in La viaccia di Mauro Bolognini (1961).

Inoltre, continuerà la riproposizione di “classici dimenticati” come La ragazza in vetrina di Luciano Emmer (1961), La fiamma che non si spegne di Vittorio Cottafavi (1949), Nella città l’inferno di Renato Castellani (1959; e la “scoperta” di film d’autore della “nouvelle vague all’italiana”, come Morte di un amico di Franco Rossi (1959), con la collaborazione alla sceneggiatura di Pasolini, Un eroe del nostro tempo (1960) di Sergio Capogna. Mentre, nei 50 anni della Dolce vita, si è scelto di riproporre un “Fellini dimenticato”, il fratello di Federico, Riccardo Fellini, con il suo film Storie sulla sabbia (1963).

Efficace esempio di collaborazione tra istituzioni che possono dimostrarsi complementari, come festival e cineteche, il programma di Questi fantasmi 2 si è arricchito ancora una volta attraverso la sistematica attività di ricerca in primo luogo nei “sotterranei della Cineteca Nazionale” e poi negli altri archivi italiani.

I film presentati, come lo scorso anno, sono oggetto di un accurato lavoro di preservazione e talvolta di restauro, e dopo la Mostra del Cinema di Venezia saranno proiettati nel circuito culturale in Italia e all’estero, offrendo una nuova vita ai film del passato, e al pubblico di oggi la possibilità di farsi raccontare dal cinema la propria storia. Storia di fatti, persone, sentimenti, emozioni e idee.

Nel quadro delle attività permanenti e dei giacimenti culturali riscoperti e restaurati, la scelta di Questi fantasmi 2 rappresenta la continuazione ideale del lavoro iniziato dalla Mostra nel 2004, e che da allora ha rilanciato con successo il recupero del cinema italiano invisibile (Italian Kings of the Bs; L’underground italiano; Casanova sullo schermo; Omaggio a Fulvio Lucisano; Centenario Rossellini, Soldati, Visconti; Western all’italiana; Questi fantasmi: cinema italiano ritrovato (1946 – 1975), accanto ai cantieri internazionali della Storia segreta del cinema asiatico nel 2005 e della Storia segreta del cinema russo nel 2006. (Biennale di Venezia)

Intanto il nuovo film di Scorsese potrebbe essere presentato in concorso.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#22 François Truffaut

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Inviato 13 May 2009 - 04:17 PM

Primi rumors.

Croisette chiama Lido

(Adnkronos) - Se Cannes - che ha aperto vedrà sfilare i nuovi film di Quentin Tarantino e Ang Lee, Venezia prepara un cartellone che in quanto a presenze americane non avrà niente da invidiare alla Croisette.
I rumors sul Lido che circolano già a Cannes riservano più di una sorpresa: si fanno i nomi di The Informant, thriller/dark comedy di Steven Soderbergh interpretata da Matt Damon e per il film d’apertura ci sarebbe un ballottaggio tra The Human Factor di Clint Eastwood, che potrebbe però non essere ultimato in tempo, e Tree of Life, il film di Terrence Malick con Sean Penn e Brad Pitt, in lavorazione da anni.
Voci insistenti riguardano anche la presenza a Venezia dell’ultimo apostolo della novelle vague Jacques Rivette con 36 vedute del picco del lupo, interpretato da Jane Birkin e Sergio Castellitto ed è coprodotto anche dall’italiano Roberto Cicutto.
Ma a Venezia potrebbe arrivare anche il sorprendente remake di Il cattivo tenente di Abel Ferrara, firmato da Werner Herzog e interpretato da Nicolas Cage ed Eva Mendes, che verrà distribuito in autunno in Italia da IIF. In laguna, poi, non mancheranno i film asiatici, pur presenti in massa quest’anno a Cannes: si parla di una nuova pellicola di Brillante Mendoza che potrebbe essere pronta al fotofinish e naturalmente di una buona rappresentanza cinese.
Ma sul fronte italiano la vera sorpresa della Laguna potrebbe essere un nuovo film low budget di Marco Bellocchio, dopo la partecipazione in concorso a Cannes con Vincere.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#23 feder84

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Inviato 14 May 2009 - 10:53 AM

Bene bene...speriamo in titoli succosi!
In una notte della tarda primavera del quinto anno dell'era Meiwa, finisco di scrivere quest'opera, accanto alla mia finestra, mentre, cessata la pioggia, è apparsa la luna appena velata; perciò, nell'affidarla al tipografo, la intitolo Racconti di pioggia e di luna.


Firmato: Seishi kijin
Sigillo: Shikyo kojin
Yugi Sanmai

#24 François Truffaut

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Inviato 10 June 2009 - 03:12 PM

La Biennale di Venezia

66. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica

BAARÌA di Giuseppe Tornatore

film di apertura della 66. Mostra



BAARÌA, scritto e diretto dal premio Oscar Giuseppe Tornatore, sarà il film di apertura della 66. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, in programma al Lido di Venezia dal 2 al 12 settembre 2009, diretta da Marco Müller e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta. Il film sarà in concorso.

BAARÌA, che verrà presentato in prima mondiale la sera del 2 settembre nella Sala Grande del Palazzo del Cinema al Lido - a seguire la cerimonia di apertura - è il primo film italiano dopo 20 anni a inaugurare la Mostra di Venezia, e rappresenta la più impegnativa produzione dell’industria cinematografica italiana da molti anni a questa parte.


Il film vede protagonisti Francesco Scianna e Margareth Madè e nel cast include, fra gli altri, Nicole Grimaudo, Angela Molina, Lina Sastri, Salvo Ficarra, Valentino Picone, Gaetano Aronica, Alfio Sorbello, Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso, Nino Frassica, Laura Chiatti, Michele Placido, Vincenzo Salemme, Giorgio Faletti, Corrado Fortuna, Paolo Briguglia, Leo Gullotta, Beppe Fiorello, Luigi Maria Burruano, Franco Scaldati, Aldo Baglio, Monica Bellucci, Donatella Finocchiaro, Marcello Mazzarella, Raoul Bova, Gabriele Lavia, Sebastiano Lo Monaco.

BAARÌA, prodotto e distribuito da Medusa Film, uscirà nelle sale italiane il 25 settembre.

"BAARÌA è un suono antico, una formula magica, una chiave. La sola in grado di aprire lo scrigno arrugginito in cui si nasconde il senso del mio film più personale. Una storia divertente e malinconica, di grandi amori e travolgenti utopie. Una leggenda affollata di eroi... Ma BAARÌA è anche il nome di un paese siciliano dove la vita degli uomini si dipana lungo il corso principale. Poche centinaia di metri, tutto sommato. Ma percorrendole avanti e indietro per anni, puoi imparare ciò che il mondo intero non saprà mai insegnarti". (Giuseppe Tornatore)

Già nel 1995 Tornatore era stato protagonista alla Mostra di Venezia, presente sia col documentario sulla “sua” Sicilia Lo schermo a tre punte, sia col lungometraggio in concorso L'uomo delle stelle, con Sergio Castellitto, film che vinse il Gran Premio Speciale della Giuria presieduta da Guglielmo Biraghi (e successivamente il David di Donatello e il Nastro d'Argento per la miglior regia). Nel 1993 Tornatore era fra i componenti della Giuria internazionale presieduta da Peter Weir.

Venezia, 10 giugno 2009
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#25 lordevol

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Inviato 10 June 2009 - 09:01 PM

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il Mar 21 2009, 03:24 AM, ha scritto:

A John Lasseter e ai registi della Disney-Pixar
il Leone d’oro alla carriera 2009
A chi doveva un favore Muller? :em88:

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il Feb 25 2009, 04:21 PM, ha scritto:

Müller di cinema se ne intende poco o ha perso la vista di recente. A questo punto, se vivessimo in un paese normale, le sue dimissioni sarebbero dovute
ROTFL! :em41:

Visualizza MessaggioFei, il Feb 25 2009, 04:54 PM, ha scritto:

Il film, del resto, è talmente meraviglioso che questi otto Oscar se li merita tutti.
Me fanno morì, pura comicità involontaria, l'avrei voluto dire io 'sto commento :em16:
E lo dico anche se ho trovato interessante guardare questo filmo,
che topic che m'ero perso!

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il Mar 21 2009, 03:24 AM, ha scritto:

Controcampo italiano sarà una sezione competitiva:
Fateme capì, siccome gli italiani nel concorso vero non sono all'altezza allora fanno una microgara tra di loro in modo da avere comunque un vincitore italiano da far annunciare al TG?
Se ho capito bene, che tristezza, e che umiliazione per il cinema italiano.
A chi doveva un favore Muller!?

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il May 13 2009, 05:17 PM, ha scritto:

Tree of Life, il film di Terrence Malick con Sean Penn e Brad Pitt, in lavorazione da anni.
Ora ne devo sapere di più!

Dopo aver letto tutto il malloppo l'unica sintesi che mi salta all'occhio è che ci son state enormi pressioni sul voler mettere in primo primo piano e cercar di far vincere un film italiano (BAARÌA?). Che lo meriti o meno.

Grazie per tutte queste news!

Messaggio modificato da lordevol il 10 June 2009 - 09:05 PM

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#26 François Truffaut

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Inviato 11 June 2009 - 12:02 AM

Non saltiamo a conclusioni affrettate.
Non dimentichiamoci che il 60-70% del budget della Mostra arriva dalle casse dello Stato (perché non ci sono privati nel Nord-Est, una delle zone più ricche d'Europa, disposti ad investire seriamente nella Cultura...): vai a spiegare al ministro Bondi che non ci sono abbastanza film italiani in programma. Muller è stato furbo: per evitare rotture di balle e per permettersi di fare l'esotico, ha deciso, in attesa di tempo migliori, di relegare i film di casa nostra (quelli meno quotati: ad esempio Baaria è in concorso) in un bel recinto, dove non possono nuocere ma dove possono fare sentire la loro voce, senza che qualcuno storca il naso. Insomma, due (anche tre) piccioni con una fava.
E non dimentichiamoci anche che un certo Rondi, presidente dell'ex Festa veltroniana, è un fan accanito del cinema italiano (non per nulla è presidente dei David di Donatello) e non perde occasione di sostenerlo, soprattutto da quando è a capo della kermesse capitolina. E se Bondi iniziasse a supportare Roma? E' la paura di Muller: ecco spiegate tante cose.
E poi non sorprendiamoci: a Cannes i film francesi fanno la parte da leone e quest'anno a Berlino c'erano 90 (!) pellicole tedesche. :em41:
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#27 lordevol

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Inviato 11 June 2009 - 07:43 AM

Esatto, come pensavo.
Alla fine tutto il mondo è paese, ma non per questo si deve amare la vita di campagna.
Speriamo che a mostra del cinema conclusa rimanga come opinione che il gioco abbia valso la candela

Messaggio modificato da lordevol il 11 June 2009 - 08:14 AM

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