160 risposte a questa discussione

[lordevol]

L'ultimo grande autore della tradizionale commedia all'italiana!
Ora come ora credo che pagherei per sentirlo parlare di nuovo sull'argomento

[paolone_fr]

lordevol, il 24 September 2010 - 06:01 PM, ha scritto:

L'ultimo grande autore della tradizionale commedia all'italiana!

è quello che ho pensato anche io leggendo il discorso di bondi. ha del geniale.
ma anche no.

p.s.: auguri lord!

Messaggio modificato da paolone_fr il 24 September 2010 - 06:48 PM

[feder84]

François Truffaut, il 24 September 2010 - 11:36 AM, ha scritto:

Credo che abbia le idee un po' confuse. Imbarazzante.

Allucinante

[François Truffaut]

François Truffaut, il 17 September 2010 - 03:34 PM, ha scritto:

basta sapere che non c'è da fidarsi di quello che vanno scrivendo giornalisti con la pancia piena come Paolo Mereghetti e Natalia Aspesi, troppo impegnati a difendere interessi particolari

Ecco com'è andata a finire: Mereghetti querela Müller per gli attacchi su "Variety"

[lordevol]

[Giulio Roma]

Se Almodóvar snobba il Lido
per la Croisette

Doveva essere la punta di diamante, il fuoco d’artificio sparato nel primo giorno della prossima edizione della Mostra di Venezia, l’ultima firmata da Marco Muller, salvo eventuali riconferme. Erano anni che il direttore della kermesse veneziana faceva la corte alla famiglia Almodovar, il regista Pedro e il fratello produttore Augustin, sempre fianco a fianco nella creazione dei capolavori dell’autore madrileno. Ma al Lido, durante la gestione Muller, per una ragione o per l’altra, il grande Pedro non era mai venuto. Niente da fare. Quest’anno, finalmente, il sogno avrebbe dovuto avverarsi. Questioni di date e, naturalmente, di soldi. Tratto dal tenebroso romanzo di Thierry Jonquet La piel que abito, il film sarebbe pronto per uscire in autunno e la Warner, che ha partecipato in modo cospicuo alla realizzazione del progetto, aveva scelto una data autunnale, esattamente a ridosso del lancio veneziano. Insomma, con l’accordo di un partner produttivo importante, lo sbarco al Lido del grande Pedro sembrava quasi realtà.

Eppure qualcosa non dev’essere andato per il verso giusto, la ditta Almodovar continuava a nicchiare oppure a offrire risposte evasive, sia alla Mostra, sia alla major americana, intanto il direttore del Festival di Cannes tesseva la sua tela. Ora, a 24 ore dalla presentazione del cartellone francese, si viene a sapere che il regista di Tutto su mia madre avrebbe deciso di far vedere la nuova opera in gran segreto proprio a Fremaux. Per la Mostra un brutto colpo, dopo lo scippo dell’icona Bertolucci, Palma d’oro speciale e ora difficilmente candidabile per la presidenza della giuria veneziana, dopo il tira e molla per il Leone alla carriera a Marco Bellocchio (Muller lo avrebbe proposto da tempo, ma l’ok del presidente Baratta e del cda della Biennale non è ancora arrivato), il programma della rassegna lagunare somiglia un po’ troppo a un foglio bianco con un punto interrogativo.

Due dei grandi italiani, Moretti e Sorrentino, stanno già facendo le valigie per la Croisette, gli altri temporeggiano, ma certo, stando alle previsioni dell’ultim’ora, in Costa Azzurra, quest’anno, sarà pioggia di stelle. L’impressione è che tra Muller e Fremaux si sia interrotta quella corrente di reciproca simpatia che aveva caratterizzato i primi anni di rapporti. L’altra querelle, oltre a quella dell’Almodovar conteso, riguarda Tree of life di Terrence Malick. Sfuggita, l’anno scorso, ai selezionatori francesi, la pellicola era stata subito sbandierata tra i fiori all’occhiello della passata Mostra. Ma di Malick, in laguna, non si vide l’ombra. Dodici mesi dopo sembra invece che Fremaux l’abbia spuntata, convincendo uno fra gli autori più riservati e schivi della scena mondiale, ad affrontare il plotone mediatico di Cannes. Stessa sorte, forse, per Almodovar e per il suo La piel que abito, con la differenza che lui, sulla celebre monteé des marches, si muove come a casa propria.

Fonte: La Stampa

Purtroppo credo che la Caprara non abbia tutti i torti: è palese che Cannes, specie per quanto riguarda il premio a Bertolucci, abbia fatto uno screzio a Venezia...per il resto continuo ad essere fiducioso per la selezione veneziana di quest'anno (anche Resnais e Polanski potrebbero essere pronti in tempo..)e anche per una riconferma a Muller, nonostante filmtv ieri dicesse il contrario (secondo loro Muller andrà a dirigere il Festival di Tokio, mentre per la sua successione ci sarebbero tre nomi: Barbera, Detassis e Avati)..

[François Truffaut]

Guido, è un articolo costruito sul nulla: se Cannes fa lo sgarbo a Venezia prenotando la presenza di Bertolucci, che colpa ne hanno Muller e la Biennale? E poi non mi sembra una cosa così grave: Bertolucci è già stato presidente di giuria a Venezia quando premiò Godard con il Leone d'oro. Meglio così: sceglieranno qualcun altro.

Quanto ad Almodovar, fino a ieri il regista spagnolo andava dicendo che il film non sarebbe stato proiettato a Cannes. Vedremo se manterrà la parola. Ad ogni modo, si sa che Almodovar è un regista cannense: parlare di brutto colpo mi sembra una cavolata.

La Caprara (amicissima della Detassis, non dimentichiamolo) non dice una cosa: il film di Malick sarà presentato a Cannes, vero, ma in anteprima nazionale... Tree of Life uscirà infatti in Inghilterra prima di approdare alla Croisette.

Tra i tre papabili da brivido per il posto di Muller, salvo solo Barbera.

[Giulio Roma]

Purtroppo Malick sarà in concorso...quindi sarà anteprima mondiale (credo..), stesso discorso per Almodovar..