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[NEWS] A Single Man

Il film dello stilista Tom Ford

18 risposte a questa discussione

#1 feder84

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Inviato 15 January 2010 - 08:59 PM

è uscito oggi:

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Spero di vederlo al più presto.

Messaggio modificato da feder84 il 15 January 2010 - 08:59 PM

In una notte della tarda primavera del quinto anno dell'era Meiwa, finisco di scrivere quest'opera, accanto alla mia finestra, mentre, cessata la pioggia, è apparsa la luna appena velata; perciò, nell'affidarla al tipografo, la intitolo Racconti di pioggia e di luna.


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#2 François Truffaut

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Inviato 15 January 2010 - 10:30 PM

Film altamente irritante: te lo sconsiglio, ma a molti è piaciuto.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#3 feder84

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Inviato 16 January 2010 - 12:03 AM

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il 15 January 2010 - 10:30 PM, ha scritto:

Film altamente irritante: te lo sconsiglio, ma a molti è piaciuto.


Ti saprò dire..per ora so che mi incuriosisce.
In una notte della tarda primavera del quinto anno dell'era Meiwa, finisco di scrivere quest'opera, accanto alla mia finestra, mentre, cessata la pioggia, è apparsa la luna appena velata; perciò, nell'affidarla al tipografo, la intitolo Racconti di pioggia e di luna.


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#4 Ricky Fudoh

    PortaCaffé

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Inviato 18 January 2010 - 10:59 AM

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il 15 January 2010 - 10:30 PM, ha scritto:

Film altamente irritante: te lo sconsiglio, ma a molti è piaciuto.
Perchè lo trovi irritante?

#5 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 18 January 2010 - 11:34 AM

Visualizza MessaggioRicky Fudoh, il 18 January 2010 - 10:59 AM, ha scritto:

Perchè lo trovi irritante?

Perché è un centone 'patetico', un mélo alla Douglas Sirk con echi vagamente wonghiani (le musiche di Shigeru Umebayashi a fare da trait d'union), in cui il dolore del protagonista (ragione d'essere del film) viene svilito da una patina stilistica che soffoca o satura (non ci sono vie di mezzo) ogni sua emozione: non vi l'afflato della vita, solo la sua esibizione con inquadrature, abiti, décor 'laccati', pensati per suscitare empatia e nulla più. Il che va bene per uno spot di moda (del resto Tom Ford è un modaiolo), non per il cinema. Si salva un immenso - e sprecato - Colin Firth. Non capisco perché sia piaciuto così tanto al pubblico ed alla critica. Forse ho un cuore che non batte. :em83:
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#6 lordevol

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Inviato 18 January 2010 - 01:45 PM

Visualizza Messaggiofeder84, il 16 January 2010 - 12:03 AM, ha scritto:

Ti saprò dire..per ora so che mi incuriosisce.
A me era piaciuto, avevo anche scritto una recensione da qualche parte in cui spiegavo i perchè, ma non mi ricordo più dove :em83:

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#7 Ricky Fudoh

    PortaCaffé

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Inviato 18 January 2010 - 05:18 PM

Non sono d'accordo Truffaut: come credi che si vestissero persone dell'alta borghesia degli anni '60?
Che ci sia qualche "eccesso stilistico" (puoi anche togliere "ec")è innegabile, ma non m'è sembrato che abbiano ostentato abiti firmati o orologi d'oro. La patina stilistica credo sia funzionale per mostrare le due facce del protagonista: quella pubblica mostra un uomo virile e sicuro di sè, quella privata ci mostra un uomo fragile dopo la perdita del compagno. Anche se ammetto che qualche caduta di stile bella e buona non manchi(il tipo che rimorchia Falconer sembra uscito da una pubblicità per quanto sembri finto), per esempio i rispettivi personaggi dell'amica e dello studente sono tratteggiati pessimamente e clicherosi da far imbestialire; ma come dici tu, la ragione d'essere del film è il dolore del protagonista, secondo me reso molto bene, io almeno l'annichilimento e la morte interiore del protagonista l'ho percepita in maniera tangibile, il che mi è bastato per farmelo apprezzare.
Non vorrei cadere in paragoni bizzarri, ma mi ha ricordato molto This Charming girl di Lee Yoon-ki nel mettere in mostra i sentimenti del protagonista.

poi ,oh, de gustibus, almeno apprezziamo entrambi Truffaut :em83:

#8 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 18 January 2010 - 11:35 PM

Visualizza MessaggioRicky Fudoh, il 18 January 2010 - 05:18 PM, ha scritto:

Non sono d'accordo Truffaut: come credi che si vestissero persone dell'alta borghesia degli anni '60?
Che ci sia qualche "eccesso stilistico" (puoi anche togliere "ec")è innegabile, ma non m'è sembrato che abbiano ostentato abiti firmati o orologi d'oro. La patina stilistica credo sia funzionale per mostrare le due facce del protagonista: quella pubblica mostra un uomo virile e sicuro di sè, quella privata ci mostra un uomo fragile dopo la perdita del compagno.

Per patina stilistica non intendo solo abiti e accessori, eh, ma anche le scelte di linguaggio (soprattutto sul piano cromatico). E come dici tu, il film ha due facce: il guaio è che la parte fragile del protagonista non viene rappresentata in modo adeguato, bensì finisce per essere svilita da un assoluto controllo della forma.

Visualizza MessaggioRicky Fudoh, il 18 January 2010 - 05:18 PM, ha scritto:

poi ,oh, de gustibus, almeno apprezziamo entrambi Truffaut :em87:

:em87:
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#9 feder84

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Inviato 19 January 2010 - 12:43 PM

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il 18 January 2010 - 11:34 AM, ha scritto:

Perché è un centone 'patetico'
Giusto

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il 18 January 2010 - 11:34 AM, ha scritto:

echi vagamente wonghiani (le musiche di Shigeru Umebayashi a fare da trait d'union)
Vagamente è riduttivo: ci sono delle scene che sono tali e quali a WKW, ma proprio *TANTE*

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il 18 January 2010 - 11:34 AM, ha scritto:

patina stilistica che soffoca o satura (non ci sono vie di mezzo) ogni sua emozione:
Le emozioni, così come i contenuti, non fanno parte di questo film

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il 18 January 2010 - 11:34 AM, ha scritto:

non vi l'afflato della vita, solo la sua esibizione con inquadrature, abiti, décor 'laccati', pensati per suscitare empatia e nulla più.
Abiti stupendi, la vera ragion d'essere del film, ma forse un pò poco per un film.

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il 18 January 2010 - 11:34 AM, ha scritto:

Il che va bene per uno spot di moda (del resto Tom Ford è un modaiolo), non per il cinema.

Guarda su questo ti quoto, riquoto e straquoto. Ogni inquadratura sembrava uno spot pubblicitario, non ho fatto altro che pensare per tutto il film.

Film senza molto spessore, che punta all'apparenza più che alla sostanza, così come vuole il mondo della moda. Poteva anche starmi bene come idea da uno stilista che si improvvisa regista, ma allora le scene sarebbero dovute essere tutte stupende, strabilianti, affascinanti. Non ci riesce! Il peggior Wong riesce meglio di lui, con la differenza che ci mette anche i contenuti.

Visualizza MessaggioRicky Fudoh, il 18 January 2010 - 05:18 PM, ha scritto:

come credi che si vestissero persone dell'alta borghesia degli anni '60?

Non con i vestiti di Tom Ford :)

Messaggio modificato da feder84 il 19 January 2010 - 12:40 PM

In una notte della tarda primavera del quinto anno dell'era Meiwa, finisco di scrivere quest'opera, accanto alla mia finestra, mentre, cessata la pioggia, è apparsa la luna appena velata; perciò, nell'affidarla al tipografo, la intitolo Racconti di pioggia e di luna.


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