L'anno scorso a Taiwan mi ero recato da solo, ma avevo avuto l'occasione di conoscere qualche taiwanese tramite internet, per cui in alcune città avevo comunque una persona di appoggio.
Vista la facilità di conoscere persone nell'isola bella (Formosa), quest'anno ho deciso di recarmi in Corea alla cieca, senza conoscere nessuno. Avevo chiesto ad amici e colleghi, ma l'unica risposta un minimo interessata è stata "E se ci andassimo a Capodanno?". Problema: non avevo voglia di aspettare

Trovato il volo con la Etihad (690€ A/R) con scalo, fortunatamente, corto ad Abu Dhabi; 2 ore all'andata e 3 al ritorno.
Le tappe previste per i pernottamenti sono state le seguenti: Busan, Gyeongju, Gwangju e, ovviamente, Seoul (piccola curiosità, si pronuncia come soul ~anima~ in inglese). Chiaramente di giorno mi muovevo e mi sono recato anche a visitare molti altri posti.
L'unica eccezione è stata Gyeongju, l'antica capitale del regno di Silla; avevo previsto altre tappe stando li, ma la quantità di cose da vedere è tale che non ho sentito il bisogno di fare gite fuori porta da questa città...ed anche perché ho avuto modo di conoscere la ragazza più bella che abbia mai visto. Col senno di poi avrei tolto un giorno a Busan ed uno a Seoul, anche perché l'ostello qui era decisamente più vivo e, soprattutto, ero in mezzo a soli coreani.
Cercherò di dividere il resoconto in capitoli per renderlo meno pesante.
Capitolo cibo.
Ci sono una gran quantità di piatti piccanti, probabilmente è il paese con la più alta percentuale di piatti piccanti tra quelli che ho visitato, persino più del Messico. La differenza è che il piccante messicano raggiunge vette che nessun altro paese si sogna (Corea compresa)

Altissima anche la presenza di cibi non proprio "breath friendly": aglio, cipolle, spring onions e compagnia cantante saranno sempre presenti durante i vostri pasti.
Riguardo alle cose strane che ho avuto modo di mangiare (già descritte nel topic di orrori da gustare), posso elencare: cane, polpo in movimento, zampe di gallina ,fegato crudo e trippa cruda. Avrei voluto provare, già che c'ero, anche la cresta del pollo, ma la mia amica mi ha detto che non è una cosa che mangiano; anzi, era pure parecchio sorpresa mentre glielo chiedevo.
Per quanto riguarda il capitolo alcoolici, se avete visto dei film coreani dovreste essere già sulla buona strada. Birra, soju e makkoli scorrono a fiumi sulle tavole coreane. Inoltre, come si vede dai film, i coreani sono dei grandi bevitori, ragazze incluse. Sul reggere però ho qualche esitazione, in genere si arrendevano prima di me (e non posso certo dire di essere uno che regge alla grande). È capitata qualche serata in cui, a parità di bevuta, io mi svegliavo quasi come se niente fosse, mentre il/la o i coreani di turno avevano passato la notte con un faccia a faccia col cesso.
Non so se sia connesso anche al grande uso di alcool (che notoriamente crea pancette), ma i coreani sono di gran lunga il popolo asiatico più grasso che mi sia capitato di vedere. Per fare un esempio con numeri a caso, ma che possano dare un idea, farò il seguente paragone:
-in Italia su 100 persone ne puoi incontrare 20 sovrappeso;
-in Corea 18
-a Taiwan 6
-Hong Kong/Macao 5
-in Giappone 1
Capitolo persone.
Prima di partire, i miei colleghi o amici che erano stati in Corea (tutti per lavoro) mi avevano avvisato del fatto che nessuno parlasse l'inglese. Ero pronto quindi ad aspettarmi una situazione tipo Giappone ed in effetti, tra i due paesi, è una gara a chi è più ignorante in materia. Tutto ciò nonostante la Corea sia uno dei paesi che investe di più nel settore dello studio della lingua di Albione (confermato anche dagli stessi amici coreani che ho avuto modo di conoscere) e dalla presenza prezzemolosa di insegnanti nordamericani. Tolta Hong Kong, che ha una storia tutta sua, posso dire tranquillamente di aver visto più stranieri (sia turisti che lavoratori) nella sola Seoul che in tutte le altre città asiatiche messe assieme (Tokyo, Kyoto, Hiroshima, Kaohsiung, Taichung, Taipei, Busan, Gwangju...solo per citare quelle che vanno oltre il milione di abitanti)
Da un punto di vista personale, basato limitatamente ai miei viaggi, posso dire che nel confronto cinesi (Taiwan, Hong Kong e Macao),giapponesi e coreani, questi ultimi sono i meno gentili. Per carità, in confronto a qua è tutto oro che cola, ma mentre in Giappone, Hong Kong o a Taiwan non mi era MAI capitato di rimanere con un pugno di mosche alla richiesta di indicazioni o informazioni, in Corea questo è successo. C'è da dire però che questi rifiuti mi sono capitati solo con uomini, con le ragazze mai avuto problemi (anzi, se non sapevano come spiegare mi accompagnavano direttamente, come in Giappone o Taiwan).
Una volta che si riesce ad instaurare un rapporto di amicizia, comunque, i coreani vi seguiranno in capo al mondo (anche se non raggiungono il livello extraterrestre dei taiwanesi). Pasti pagati, guide aggratis, serate in compagnia tutto compreso...
Piccola annotazione. Le ragazze coreane, a differenza di quelle taiwanesi o giapponesi (ci sono le eccezioni, ma generalmente necessitano di un certo grado di confidenza), non ci penseranno due volte a farvi dei complimenti da un punto di vista "fisico". Ho perso il conto delle donne (uso donne perché si andava dall'adolescente alla nonnina) che mi fermavano per strada solo per dirmi "very handsome/beautiful" o la parola coreana che ora non ricordo. Le stesse ragazze con cui ho instaurato un rapporto di amicizia non lesinavano complimenti. Manco fossi Brad Pitt.
Lei: Cosa ti piace dei coreani
Io: Siete molto gentili
Lei: Mica ti aiutavano perché siamo gentili, è che sei un bel ragazzo. Ti aiutavano per quello.
Io:

Giusto per dirne una.
Le coppie miste non sono difficili da trovare, ma a differenza degli altri paesi asiatici che ho visitato, in Corea l'accoppiata uomo del posto donna straniera non è rara come negli altri paesi.
Ah, i coreani odiano i giapponesi e non faranno mistero di ciò, a quanto pare la storia ha lasciato delle ferite ancora aperte. Io non ho mai tirato in ballo l'argomento, anche perché non avrei potuto sapere come avrebbero reagito le mie controparti. Posso però garantirvi che il 90% dei coreani con cui ho parlato o fatto conoscenza, alla fine arrivava sempre a quell'argomento.
Prima di partire mi sarei immaginato un popolo molto simile a quello giapponese: ordinato, preciso, rispettoso delle regole...invece non c'entrano assolutamente nulla. Il concetto di fila non esiste, in metropolitana il lasciare scendere prima di salire non sanno cosa sia, soprattutto a Busan; un po' meno a Seoul, mentre per Gwangju non saprei visto che la metropolitana ha solo una linea e non la usa quasi nessuno. Le suonerie dei telefoni sono tenute a livello "cantonese" e, nel caso capiste il coreano, non avrete problemi a farvi gli affari degli altri visto che al telefono non parlano a bassa voce. Gli stessi mezzi pubblici hanno il vizietto di fermarsi in mezzo al nulla, come in Italia (seppur la frequenza coreana sia nettamente inferiore alla nostra, ma superiore a quella giapponese/taiwanese). A differenza dell'Italia, però, il capotreno/macchinista avvisa subito l'utenza del problema e della prevista durata dell'attesa; almeno puoi metteri il cuore in pace.
Capitolo luoghi.
Come detto precedentemente, la città che mi è piaciuta di più è stata Gyeongju. Per fare dei paragoni, la si può definire come la Kyoto coreana, un museo a cielo aperto, una città ricca di storia. Se come me, vi piace il turismo storico-culturale, questa è la città più importante della Corea del Sud; anche perché a differenza di molte altre città, non ha subito devastazioni durante i vari conflitti che sono capitati nella penisola in questi ultimi decenni.
Ho avuto modo di visitare anche la DMZ e Panmunjon. Non si può dire che sia un posto con un alto valore di bellezza, ma chiaramente il plus è dato dal fatto di trovarsi nell'ultimo baluardo di guerra fredda rimasto sulla Terra. Si può anche entrare in un edificio tagliato in due dal confine e, anche se per pochi metri, ho potuto camminare in suolo nordcoreano.
Altri posti degni di nota sono anche:
- il villaggio tradizionale di Wolseong Yangdong. Molto bello e decisamente migliore del Korean folk village per turisanda che potete trovare a Suwon, vicino Seoul.
- le piantagioni di tè a Boseong (magari non sono un granché, ma non avendone viste altre mi sono piaciute)
- Junju e la sua fortezza
- Suknamsa, un tempio immerso nelle montagne. Se, come me, avete la fortuna di poterlo vedere con le nuvole che creano l'effetto nebbia, è molto d'atmosfera.
Potrei citarne altri, ma non vorrei inflazionare troppo la cosa, per cui mi limiterò a questi

Per il momento mi fermo qui. Chiaramente aggiornerò in caso mi venisse in mente qualche altro aneddoto. Appena sistemerò le foto posterò anche qualcosa di visivo
