

[NEWS] Seediq Bale
Wei Te-Sheng, regista di Cape No. 7, rilegge la rivolta di Wushe#10
Inviato 22 August 2011 - 05:52 PM
#11
Inviato 24 August 2011 - 09:50 AM
Il film rievoca uno straordinario episodio della storia del XX secolo poco conosciuto persino a Taiwan. Tra il 1895 e il 1945, l’isola era una colonia giapponese abitata non solo da una maggioranza di immigranti cinesi Han, ma anche dai discendenti di quelle tribù aborigene che per prime si erano stabilite sul suolo montagnoso dell’isola. Nel 1930 Mouna Rudo, il leader di una delle tribù Seediq stabilitesi sul Monte Chilai e nei suoi dintorni, formò una coalizione con altri capi tribù Seediq per organizzare una rivolta contro i coloni giapponesi. La rivolta scoppiò ad una celebrazione sportiva dove i membri delle tribù presenti attaccarono e uccisero gli ufficiali giapponesi. La rivolta iniziale prese i giapponesi di sorpresa ed ebbe un successo quasi completo. Ma i giapponesi ben presto mandarono l’esercito per stroncare l’insurrezione, con l’aiuto dell’aviazione e di gas velenosi. Mouna Rudo sapeva dall’inizio che le forze relativamente limitate delle tribù Seediq non avevano alcuna chance di sconfiggere la potenza del Giappone. Ma lui e i suoi alleati erano sostenuti dalle credenze e dai miti che avevano nutrito le loro tribù da tempo immemorabile. I giovani maschi delle tribù dovevano sottoporsi a un rito di passaggio per diventare adulti, che dava loro il diritto di farsi tatuare il volto. Nella lingua tribale, diventavano così Saideke Balai – eroi della tribù.
Commento del regista:
L’opinione comune è che il cosiddetto “Incidente di Wushe“ nel 1930 fu una ribellione taiwanese contro l’oppressione del governo coloniale giapponese. Questo è vero, ma la rivolta aveva radici molto specifiche: il divieto giapponese di celebrare pratiche culturali indigene. Non fu l’“Incidente di Wushe“ in sé ad essere eroico, ma piuttosto il fatto che esso scaturì in difesa di un principio. La mia intenzione è stata di riesaminare l’“Incidente di Wushe“ in questa luce, attraverso il prisma delle credenze Seediq. Allo stesso tempo, ho cercato di attuare una specie di riconciliazione tra due parti opposte, e di affrontare questioni più ampie quali la dignità umana e la realizzazione di sé. (Biennale.org)
#12
Inviato 09 January 2012 - 11:38 AM
#13
Inviato 22 January 2012 - 01:32 PM
Seediq Bale più vicino all'oscar
Non si ferma il successo del kolossal taiwanese Seediq Bale, che dopo aver spopolato in patria ed aver ottenuto numerosi consensi (e anche qualche critica) in altri paesi (asiatici e non) è stato selezionato fra le nove pellicole in corsa per la nomination all'oscar al miglior film straniero.
Questa la lista completa dei nove film che, fra i 63 esaminati, sono stati scelti per l'ultima selezione che verrà effettuata da un gruppo di giudici di New York e Los Angeles per determinare i cinque finalisti che verranno annunciati il 24 gennaio all' Academy’s Samuel Goldwyn Theater:
- "Bullhead" di Michael R. Roskam (Belgio)
- "Monsieur Lazhar" di Philippe Falardeau (Canada)
- "Superclásico" di Ole Christian Madsen (Danimarca)
- "Pina" di Wim Wenders (Germania)
- "A Separation" di Asghar Farhadi (Iran)
- "Footnote" di Joseph Cedar (Israele)
- "Omar Killed Me" di Roschdy Zem (Marocco)
- "In Darkness" di Agnieszka Holland (Polonia)
- "Warriors of the Rainbow: Seediq Bale" di Wei Te-sheng (Taiwan)
Ovviamente è molto felice ed entusiasta il regista Wei Te-sheng, che spera vivamente di vedere il suo film fra i cinque che verranno nominati. Anche la sola nomination sarebbe un risultato degno di nota, visto che fino ad oggi l'unico regista taiwanese i cui film hanno ricevuto delle nomination all'oscar è stato Ang Lee.
La versione che è stata sottoposta agli esaminatori, ci tiene a precisare il produttore Jimmy Huang, è quella integrale della notevole durata di 4 ore e mezza, e non la versione ridotta a 155 minuti che è stata presentata in altri contesti e che è stata vista, ad esempio, a Venezia.
E mentre attendiamo di conoscere il resposo dei giudici, già il distributore americano WellGo USA annuncia che ad aprile rilascerà il film sul suolo statunitense.
Articolo di Nosferatu
«Sono venuti quelli dei Cahiers du cinéma, e mia figlia mi diceva che volevano sapere il tessuto connettivo tra quella targa che oscilla all'inizio del film Sei donne per l'assassino, dove c'è un temporale, e il telefono che casca quando la Bartok muore. Io non mi ricordavo neanche come finiva il film...»
(Mario Bava)
A Summer at Grandpa's - Beautiful - Rice People - License to Live (con can tak)
Little Note - Night Train - Helpless
#14
Inviato 30 January 2012 - 06:09 PM
#15
Inviato 10 December 2012 - 07:45 PM
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