paolone_fr, il 29 January 2011 - 10:42 AM, ha scritto:
eccone un altro che non ha capito come va a finire il film e ne trae la conclusione che sia scritti male.
Ed ecco il solito, che pensa di sapere tutto e denigra gli altri.
Ho letto adesso la tua discussione con Dahn.
La tua spiegazione del finale è anche la mia. Anche perchè altre mica ce ne sono. Ma non è che se un finale si capisce questo è scritto bene a priori sai?
Ci sono scene messe a caso e semplicemente non funziona, non sorprende. Fa cacare.
Spoiler
Dahn ha ragione quando dice che la mano di lei si stringe in quella del protagonista, appena finita la deposizione in centrale.
Ma che senso ha mettere una scena posticcia, in quel punto. Dalla deposizione in poi tutto avrebbe dovuto restare nel piano della realtà, non dell'inventato. La storia della moglie del collega poi... Dal racconto in centrale lei era in stato vegetativo all'interno del capannone. Ma naturalmente la polizia cosa può aver trovato nel capannone? Solo il corpo del collega. Della donna nessuna traccia (tant'è che la si vede andar via alla fine). Ti pare normale che al direttore in centrale vada bene la deposizione? E il corpo della donna? Oh, che sbadati sti poliziotti di HK!
Capisco quindi le perplessità di Dahn. Alla fine è legittimo chiedersi, ma il finale è prorpio questo? Purtroppo si, il finale è quello che hai descritto tu. Una porcheria.
EDIT: aggiunto tag spoiler
Messaggio modificato da Cialciut il 29 January 2011 - 12:56 PM
SNIAPA!™ addicted n° 3
Socio del "Ken Matsudaira and family fan club"
Cialciut, il 29 January 2011 - 11:44 AM, ha scritto:
Ed ecco il solito, che pensa di sapere tutto e denigra gli altri.
Ho letto adesso la tua discussione con Dahn.
La tua spiegazione del finale è anche la mia. Anche perchè altre mica ce ne sono. Ma non è che se un finale si capisce questo è scritto bene a priori sai?
Ci sono scene messe a caso e semplicemente non funziona, non sorprende. Fa cacare.
Spoiler
Dahn ha ragione quando dice che la mano di lei si stringe in quella del protagonista, appena finita la deposizione in centrale.
Ma che senso ha mettere una scena posticcia, in quel punto. Dalla deposizione in poi tutto avrebbe dovuto restare nel piano della realtà, non dell'inventato. La storia della moglie del collega poi... Dal racconto in centrale lei era in stato vegetativo all'interno del capannone. Ma naturalmente la polizia cosa può aver trovato nel capannone? Solo il corpo del collega. Della donna nessuna traccia (tant'è che la si vede andar via alla fine). Ti pare normale che al direttore in centrale vada bene la deposizione? E il corpo della donna? Oh, che sbadati sti poliziotti di HK!
Capisco quindi le perplessità di Dahn. Alla fine è legittimo chiedersi, ma il finale è prorpio questo? Purtroppo si, il finale è quello che hai descritto tu. Una porcheria.
ahahahahahah, le grasse risate!
il finale sarebbe scritto coi piedi perché nel tuo schema di verosimiglianza del mondo non ci rientrano le dinamiche della polizia che ci vedi. ma qua torniamo all'origine e dovresti spiegarmi (come non ha fatto a suo tempo l'utente gnucco che ti ha preceduto) - magari con qualche esempio - un finale di un film che contenga il soprannaturale che sia verosimile e robusto da questo punto di vista. magari l'esorcista ti sembra scritto meglio, eh. eggià!
Spoiler
la storia della mano l'ho già chiarita in precedenza. rileggiti gli spoiler a pagina 3 del thread, se ci tieni. la questione delle indagini di polizia te la chiarisco al volo: la storia di lee fa acqua da tutte le parti, ma mica solo per la donna di wong, eh... se la polizia indagasse il caso, lee sarebbe incastrato subito per il semplice fatto che il proiettile nella zucca del segretario è della sua pistola. per non parlare del cadavere della poliziotta a casa sua. ma il punto è che la polizia NON indaga in alcun modo sul caso. il capo si fida di lee, perché non gliene frega nulla di indagare. anzi, lui stesso dice a lee di tenere nascosta la cosa (come bisogna tenere nascosto il dipartimento miscellaneous affairs e quel che ci si fa, del resto. rule #1...). d'altra parte, il capo è uno cui interessa solo mangiare (notato che ogni volta che compare fa andare la mascella, vero?); è un personaggio attaccato a questo mondo, e che si disinteressa completamente di quello che succede in un altro mondo che lui non considera. ma anche tu avrai notato dove è il dipartimento MA, non dubito. non è nella centrale o in qualche distretto. perché è ALTRO, altrove. è polvere sotto al tappeto, come lo sono le indagini del MAD e come è il caso della morte di wong e quello del fantasma pedofilo. nessuno deve sapere, neanche gli altri poliziotti. e infatti nessuno sa. il rapporto di lee è archiviato. e si va avanti come se nulla fosse. e come se nulla fosse, il capo continua a ingozzarsi.
la coerenza di scrittura qua non c'entra nulla. c'entra, piuttosto, lo sforzo di rientrare nelle logiche interne della storia di rule#1, ed in questo che tu ed altri toppate. perché volete vedere un film che non c'è. un film che vi piacerebbe fosse. e visto che rule #1 non è come pensate dovrebbe essere, allora è scritto male. ma questo è un problema vostro, mica del film.
e che palle con la storia del "sai tutto tu e denigri gli altri". renditi conto che fa ridere i polli. ma magari tu credi di usare un tono più modesto e più simpatico, chissà. bah, fidati che non lo è
Messaggio modificato da paolone_fr il 29 January 2011 - 06:02 PM
Cialciut, il 29 January 2011 - 06:56 PM, ha scritto:
La spegazione sul perchè ritengo il finale scritto con i piedi l'ho già data.
certo, purtroppo quella "spiegazione"... "semplicemente non funziona, non sorprende. Fa cacare". e io c'ho perso pure un quarto d'ora per spiegarti perché ha poco senso, tanto per dimostrarti quanto sarei superiore e denigratorio. ma vedo che non ti abbassi (o ti alzi?) a spiegarmi che c'entra la verosimiglianza del comportamento della polizia in un film sui fantasmi che possiedono la gente. forse pensi che io non possa arrivarci...
me ne faccio una ragione, credimi, anche se avrei continuato volentieri a gustarmi la tua proverbiale simpatia nella discussione
paolone_fr, il 24 March 2010 - 10:01 PM, ha scritto:
Spoiler
dopo il casino nella scuola, lee torna a casa e trova la poliziotta - che era posseduta e poco prima gli era scappata, confessandogli che lo spirito era quello del pedofilo del principio del film, in cerca di vendetta - nel bagno, senza vita perché lo spirito era passato alla moglie di lee, che lo assale sulla soglia del bagno. lo spirito passa dunque a lee, che va in ufficio e uccide il segretario sulla sedia a rotelle. dopodiché, segna col sangue la foto nella bacheca per attirarci wong. i due vanno nel posto della foto e lee spara a wong. a questo punto, lee si inventa una storia e la usa per scirvere il rapporto al capitano della polizia (quello che mangia sempre). infine, torna a casa a si scopa il corpo senza vita della moglie. da ultimo, l'ex-moglie di wong se ne va da sola, perché wong, essendo morto, non è andato all'appuntamento fissato (sulla barca c'è il fantasma di wong). la storia dell'arrivo della moglie nel magazzino, del tango e di wong posseduto sono invenzione di lee per coprire i suoi delitti (lee, posseduto dallo spirito stronzo, infatti elimina tutti quelli che sono a conoscenza del fatto che lo spirito sia proprio il pedofilo dell'inizio: wong e il segretario).
e questo è come va a finire la storia. non ci sono altre interpretazioni corrette. la tua prima ipotesi è una tua invenzione dovuta al fatto che non hai capito la storia, semplicemente. in realtà è tutto chiaro, anche se per te non lo è, ma questo è un problema tuo
Confermo: anch'io la penso come paolone sul finale.
BadGuy, il 03 April 2010 - 12:03 PM, ha scritto:
il film si barcamena discretamente tra i luoghi comuni dell'horror fantasmatico evitandone gli eccessi e sviluppa egregiamente il postulato dell'incipit, ovvero che non bisogna mai fidarsi delle apparenze
Giusto, peccato che Kelvin Tong non faccia il salto di qualità: il tema di fondo sembra essere sfruttato solo per portare avanti le dinamiche di genere.
"Efficace commistione tra poliziesco e horror orientale, il film di Kelvin Tong riesce ad ibridare alla perfezione i due filoni, regalando più di uno spavento e mantenendo una costante tensione da film di genere. Affidandosi alle ottime interpretazioni dei due protagonisti, splendidamente caratterizzati, Rule Number One non lesina in scene di forte impatto, con una violenza mai gratuita, e utilizza con intelligenza archetipi e situazioni classiche dell'orrore made in Asia per creare la giusta dose di suspence. Il colpo di scena finale, davvero inaspettato, sorprende soprattutto per l'amarezza che da esso traspare. Trascinante."
Noi samurai,siamo come il vento che passa veloce sulla terra,ma la terra rimane e appartiene ai contadini.