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[INFO] Cinema NON asiatico in TV

Film su TV e Satellite

38 risposte a questa discussione

#10 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 25 January 2008 - 02:41 PM

Visualizza Messaggiopaolone_fr, il Jan 25 2008, 12:24 PM, ha scritto:

Un urrà per Ghezzi!
:em73:

Santo subito! :em10:
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#11 Nora

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Inviato 26 January 2008 - 02:26 PM

IMPORTANTE: FUORI ORARIO (appendice all'intervento di Dan)


Domenica 27 gennaio 2008 dalle 1.50 alle 6.00
AFRICA, DESERTO AFFOLLATO DI LUCE, NERA (2)
con i film:
Jom o la storia di un popolo Prima visione tv
(Jom ou l'histoire d'un peuple, Senegal, 1981, col., 73' ca., v. o. con sottotitoli italiani)
Regia: Abacabar Samb Makharam
Interpreti: Madeleine Diallo, Faitou Fall, El Hadji Seck, N’Deye Gieye
Gli operai di una grande fabbrica sono in sciopero, ma non di comune accordo. Mentre il gruppo riunito intorno a Madjeumbe chiede un aumento di stipendio, quello di N'Dougoutte sarebbe disposto ad accettare le proposte della direzione. Le discussioni tra le due fazioni con i responsabili della ditta non giungono ad alcuna conclusione. Diop, il direttore generale, deve assolutamente porre fine allo sciopero e tenta la via della corruzione. Mentre Madjeumbe rifiuta i suoi soldi, N'Dougoutte cede, perdendo però il suo jom, termine che racchiude in sé tutte le virtù che qualificano un uomo.

ABC Africa
(Iran, 2001, col., 84' ca.)
Regia: Abbas Kiarostami
Nel marzo 2000, Abbas Kiarostami e il suo assistente Seifollah Samadian sono stati a Kampala per conto dell'Ifad (il Fondo Internazionale per lo Sviluppo dell'Agricoltura). Con le loro telecamere hanno ripreso i bambini africani che hanno perso i genitori a causa dell'Aids. Il documentario è una testimonianza di come l'Africa, attraverso le lacrime e il silenzio ma anche con le risate e la musica, riesca a far convivere la vita e la morte.



Lunedì 28 gennaio 2008 dalle 0.50 alle 2.15 (1 ora e 25")
CONFINI D’EUROPA (3)

CONFINI D’EUROPA IMATRA (Finlandia) Prima Visione TV
(Italia 2006, col. 60'10")
Regia: Corso Salani
Interpreti: Anette Dujisin, José Pinto, Luís Ribeiro Coinceçao Quaresima, Jùrg Baldesberger, Maria José Moreira Baldesberger, Vania Baldesberger,
Sceneggiatura e montaggio: Vanessa Ricciarelli e Corso Salani

Imatra è una cittadina finlandese collocata alla frontiera con la Russia, nella Carelia meridionale, una città la cui unica attrattiva di rilievo – alcune cascate di straordinaria bellezza – è stata nascosta pur di produrre energia elettrica in quantità. Una città che non ha mai avuto un piano regolatore e la cui economia è decollata solo recentemente grazie al flusso di cittadini russi che si recano lì per gli acquisti più diversi. Di per sé Imatra può apparire come una mera città cuscinetto tra la ricchezza sonnolenta dei paesi scandinavi e gli stenti e le contraddizioni sociali di quel che resta dell’Unione Sovietica.
Imatra è anche il luogo dove Blanca si è ritirata alla ricerca di un po' di quiete, sbarcando il lunario come insegnante di spagnolo nel locale Istituto Politecnico, dopo una storia d'amore tormentata. Ma è proprio qui che il suo ex-fidanzato la raggiunge, col pretesto di un documentario industriale sulle imprese principali di Imatra, il regno del legno e dell'acciaio.
Di qui, tra panorami maestosi di neve e di laghi e le immagini industriali girate dentro le fabbriche, tra interviste incrociate a politici locali russi e finlandesi ed improbabili slogan su austere cittadine baciate dal successo, si dipana un dialogo intimo, delicato, a tratti ironico, a tratti commovente.

"Confini d'Europa" è una serie di sei documentari realizzati da Corso Salani, che intendono tracciare un itinerario ideale attraverso quelle località che raramente vengono sfiorate dall’attenzione collettiva, aree marginali che mostrano una segreta bellezza, una poetica intima, di “confine".
Coming soon:
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#12 Dan

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Inviato 26 January 2008 - 02:35 PM

Visualizza MessaggioNora, il Jan 26 2008, 02:26 PM, ha scritto:

IMPORTANTE: FUORI ORARIO (appendice all'intervento di Dan)
LOL!


E' vero, avevo dimenticato domenica, Jom è interessante, anche se penso di non 'catturarlo' stavolta...

#13 Dan

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Inviato 27 January 2008 - 07:52 PM

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il Jan 25 2008, 02:41 PM, ha scritto:

Santo subito! :em16:
L'intervento di domenica


"vicinissimo, lontanissimo" XD Due tre momenti dilettevolissimi, compresa la battuta finale.
Vita eterna!

Messaggio modificato da Dan il 27 January 2008 - 07:53 PM


#14 Dan

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Inviato 28 January 2008 - 08:02 PM

Stasera, SKY:

312, 22:50 Balle spaziali Chi è stronzo, signore?

Martedì:

320, 5.40 Duel, Senor Spielbergo
301, 9.30 Marie Antoinette
302, 10.30 Marie Antoinette
Raisat, 17:20 Dietro la porta chiusa, Lang
320, 17:50 Eyes Wide Shut
315, 18.45, Rebecca, Hitchcock
320, 18.40 L'anno del dragone, Cimino
301, 21.00 Marie Antoinette
302, 22.00 Marie Antoinette
Raisat, serata '68 : 21,00 Soldato blu, a seguire Alice's Restaurant

#15 Dan

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Inviato 02 February 2008 - 11:41 AM

Grande sabato:

Sabato 2 febbraio 2008

MALINCONICA NOVITÁ DEL CINEMA: TRE FILM DI
PAULO CESAR SARACENI
con i film

O Desafio
(Brasile 1965, b/n, 94', v.o. con i sottotitoli italiani)
Regia: Paulo Cesar Saraceni
Interpreti: Isabella (Ada), Oduvaldo Vianna Filho (Marcelo), Sergio Brito (Vindustriale), Luiz Linhares (lo scrittore), Joel Barcellos e Hugo Carvana (amici di Marcelo), Gianina Singulani (moglie dello scrittore), Marilu Fiorani, Renata Graça, Couto Filho, Zé Kéti, Maria Betania
L’azione si svolge poco prima dell’aprile del 1964, quando venne deposto il presidente del Brasile João Goulart. Marcelo, giornalista e romanziere, attraversa una crisi fortissima, vedendo i suoi amici in carcere. Ha una relazione con Ada, una giovane ragazza della ricca borghesia carioca, sposata con un industriale. Fra di loro c'è una vera affinità e sono entrambi intellettuali e progressisti. Ma non lascerà mai il marito e i figli. Marcelo prende coscienza della sua incapacità di agire, del fatto che anche il suo amore può diventare una pura e semplice evasione, un modo per non impegnarsi in cause più serie. Dopo un’ultima discussione con un vecchio intellettuale disilluso e fallito, Marcelo capisce che è arrivato il momento di agire.
“O desafio tratta di due intellettuali e svolge un discorso critico abbastanza personale, un'autocritica dell'intellettuale brasiliano che viveva ‘in pace’ con la povertà nazionale e che, vedendo venir meno un'illusione di cambiamento, sentiva che tutto si sgretolava. [...] È un film fatto in quindici giorni con un budget molto basso, ma impostato per avere un grande impatto. E l'avrebbe avuto al momento giusto se la censura non l'avesse bloccato. Il clima evocato nel film è quello che ho vissuto io stesso nei giorni che seguirono la caduta di Goulart.” (Paulo César Saraceni)

O Viajante
(Brasile 1998, col., 113', v.o. con i sottotitoli italiani)
Regia: Paulo Cesar Saraceni
Interpreti: Marilia Pera, Jairo Matos, Nelson Dantas, Leandra Leal, Milton Nascimento, Fausto Wolff
L'arrivo di un uomo misterioso cambia la vita di due donne nel piccolo villaggio di Minas Gerais. Terza parte di un’ideale trilogia dedicata da Saraceni allo scrittore Lucio Cardoso, dopo Porto das Caixas del 1962 e A Casa Assassinada del 1971.

Porto Das Caixas .
(Brasile 1963, b/n, 72', v.o. con i sottotitoli italiani)
Regia: Paulo Cesar Saraceni
Interpreti: Irma Alvarez (la donna), Reginaldo Faria (l’amante), Paulo Padilha (il marito), Sergio Sanz (il soldato), Josef Guerreiro (il barbiere), Margarida Rey (donna che vende le armi), José Henrique Bello.
Tratto da un fatto reale avvenuto a Rio de Janeiro negli anni '50. Una donna vuole uccidere il marito per liberarsi di una vita impossibile. Ha bisogno di un complice. Dopo aver cercato di attirare un soldato, seduce il proprietario di un locale sperando che l’amore gli possa dare la forza di uccidere. Dopo l'omicidio, però, la donna è in preda a una forte crisi.
"In Porto das Caixas volevo fare un film che avesse due componenti principali: dare un'importanza fondamentale al personaggio della donna e rappresentare nella donna, in qualche maniera, ciò che è un paese abbandonato. Cioè volevo che tutto il contenuto sociale che faceva parte delle radici stesse del Cinema Nôvo nascesse non da una situazione sociale astratta, bensì da personaggi nei quali il pubblico potesse percepire una serie di problemi umani e sociali esistenti in Brasile. E anche la totale indifferenza dei politici di professione verso i problemi del popolo, interamente sottomesso mentre loro evitavano di fare la riforma agraria e si perdevano nella demagogia. Persone incapaci di capire. C'era una critica anche al popolo, critica che Glauber riprese in Terra em transe, alla sua manifesta impotenza di uscire da una situazione data, di ribellarsi. In Porto das Caixas è il personaggio della donna a liberarsi della sua situazione uccidendo il marito, che rappresenta per lei tutto un mondo contratto incapace di agire." (Paulo César Saraceni)


Domenica 3 febbraio

DEDITA ALLE VISIONI (RITA AZEVEDO GOMES)
a cura di Roberto Turigliatto
con

Altar Prima visione tv
(id, Portogallo, 2002, col., 69', v.o. sottotitoli italiani)
Regia: Rita Azevedo Gomes
Interpreti: Alice Lovelace, René Gouzenne, Susana Moody, Thomas Toutain
Al centro del film, realizzato in video in modo completamente indipendente e al di fuori di qualsiasi sovvenzione ufficiale, la presenza di un attore (René Gouzenne) che recita diversi brani di Hermann Hesse. In una sorta di collage formale a questi si uniscono citazioni pittoriche e musicali, oltre ad altri testi letterari (tra cui versi della grande poetessa portoghese Sophia de Mello Breyner Andresen, già al centro del primo film di Monteiro). "Nel modo in cui è realizzato, nel modo in cui le immagini si uniscono e si sovrappongono le une alle altre (e soprattutto nel modo in cui Rita Azevedo Gomes filma la pittura) si può notare l'influenza di Godard (in particolare del Godard dei più recenti lavori in video). Ma da un altro punto di vista, quello delle confluenze in termini di "universo", è ancora una volta il cinema di Werner Schroeter a costituire il grande riferimento poetico e formale del lavoro di Rita Azevedo Gomes” (Luís Miguel Oliveira).

La quindicesima pietra Prima visione tv
Conversazione filmata tra Manoel de Oliveira e João Bénard da Costa
(Portogallo, 2005, col, 118', v.o. portoghese con sottotitoli italiani)
Regia: Rita Azevedo Gomes
Interpreti: Manoel de Oliveira, João Bénard da CostaLunga conversazione tra il grande cineasta e il critico e scrittore: non solo sul cinema ma sui misteri dell’arte (tra fisica e metafisica). "E' un film sui misteri della memoria, soprattutto sulla forza della sua espressione attraverso la parola, la parola detta. La parola come immagine cinematografica". (Rita Azevedo Gomes)


Fuori orario, chiaramente.

#16 Nora

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Inviato 02 February 2008 - 11:59 AM

Visualizza MessaggioDan, il Feb 2 2008, 12:41 PM, ha scritto:

Grande sabato:

Sabato 2 febbraio 2008

MALINCONICA NOVITÁ DEL CINEMA: TRE FILM DI
PAULO CESAR SARACENI
con i film

O Desafio
(Brasile 1965, b/n, 94', v.o. con i sottotitoli italiani)
Regia: Paulo Cesar Saraceni
Interpreti: Isabella (Ada), Oduvaldo Vianna Filho (Marcelo), Sergio Brito (Vindustriale), Luiz Linhares (lo scrittore), Joel Barcellos e Hugo Carvana (amici di Marcelo), Gianina Singulani (moglie dello scrittore), Marilu Fiorani, Renata Graça, Couto Filho, Zé Kéti, Maria Betania
L’azione si svolge poco prima dell’aprile del 1964, quando venne deposto il presidente del Brasile João Goulart. Marcelo, giornalista e romanziere, attraversa una crisi fortissima, vedendo i suoi amici in carcere. Ha una relazione con Ada, una giovane ragazza della ricca borghesia carioca, sposata con un industriale. Fra di loro c'è una vera affinità e sono entrambi intellettuali e progressisti. Ma non lascerà mai il marito e i figli. Marcelo prende coscienza della sua incapacità di agire, del fatto che anche il suo amore può diventare una pura e semplice evasione, un modo per non impegnarsi in cause più serie. Dopo un’ultima discussione con un vecchio intellettuale disilluso e fallito, Marcelo capisce che è arrivato il momento di agire.
“O desafio tratta di due intellettuali e svolge un discorso critico abbastanza personale, un'autocritica dell'intellettuale brasiliano che viveva ‘in pace’ con la povertà nazionale e che, vedendo venir meno un'illusione di cambiamento, sentiva che tutto si sgretolava. [...] È un film fatto in quindici giorni con un budget molto basso, ma impostato per avere un grande impatto. E l'avrebbe avuto al momento giusto se la censura non l'avesse bloccato. Il clima evocato nel film è quello che ho vissuto io stesso nei giorni che seguirono la caduta di Goulart.” (Paulo César Saraceni)

O Viajante
(Brasile 1998, col., 113', v.o. con i sottotitoli italiani)
Regia: Paulo Cesar Saraceni
Interpreti: Marilia Pera, Jairo Matos, Nelson Dantas, Leandra Leal, Milton Nascimento, Fausto Wolff
L'arrivo di un uomo misterioso cambia la vita di due donne nel piccolo villaggio di Minas Gerais. Terza parte di un’ideale trilogia dedicata da Saraceni allo scrittore Lucio Cardoso, dopo Porto das Caixas del 1962 e A Casa Assassinada del 1971.

Porto Das Caixas .
(Brasile 1963, b/n, 72', v.o. con i sottotitoli italiani)
Regia: Paulo Cesar Saraceni
Interpreti: Irma Alvarez (la donna), Reginaldo Faria (l’amante), Paulo Padilha (il marito), Sergio Sanz (il soldato), Josef Guerreiro (il barbiere), Margarida Rey (donna che vende le armi), José Henrique Bello.
Tratto da un fatto reale avvenuto a Rio de Janeiro negli anni '50. Una donna vuole uccidere il marito per liberarsi di una vita impossibile. Ha bisogno di un complice. Dopo aver cercato di attirare un soldato, seduce il proprietario di un locale sperando che l’amore gli possa dare la forza di uccidere. Dopo l'omicidio, però, la donna è in preda a una forte crisi.
"In Porto das Caixas volevo fare un film che avesse due componenti principali: dare un'importanza fondamentale al personaggio della donna e rappresentare nella donna, in qualche maniera, ciò che è un paese abbandonato. Cioè volevo che tutto il contenuto sociale che faceva parte delle radici stesse del Cinema Nôvo nascesse non da una situazione sociale astratta, bensì da personaggi nei quali il pubblico potesse percepire una serie di problemi umani e sociali esistenti in Brasile. E anche la totale indifferenza dei politici di professione verso i problemi del popolo, interamente sottomesso mentre loro evitavano di fare la riforma agraria e si perdevano nella demagogia. Persone incapaci di capire. C'era una critica anche al popolo, critica che Glauber riprese in Terra em transe, alla sua manifesta impotenza di uscire da una situazione data, di ribellarsi. In Porto das Caixas è il personaggio della donna a liberarsi della sua situazione uccidendo il marito, che rappresenta per lei tutto un mondo contratto incapace di agire." (Paulo César Saraceni)
Domenica 3 febbraio

DEDITA ALLE VISIONI (RITA AZEVEDO GOMES)
a cura di Roberto Turigliatto
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Altar Prima visione tv
(id, Portogallo, 2002, col., 69', v.o. sottotitoli italiani)
Regia: Rita Azevedo Gomes
Interpreti: Alice Lovelace, René Gouzenne, Susana Moody, Thomas Toutain
Al centro del film, realizzato in video in modo completamente indipendente e al di fuori di qualsiasi sovvenzione ufficiale, la presenza di un attore (René Gouzenne) che recita diversi brani di Hermann Hesse. In una sorta di collage formale a questi si uniscono citazioni pittoriche e musicali, oltre ad altri testi letterari (tra cui versi della grande poetessa portoghese Sophia de Mello Breyner Andresen, già al centro del primo film di Monteiro). "Nel modo in cui è realizzato, nel modo in cui le immagini si uniscono e si sovrappongono le une alle altre (e soprattutto nel modo in cui Rita Azevedo Gomes filma la pittura) si può notare l'influenza di Godard (in particolare del Godard dei più recenti lavori in video). Ma da un altro punto di vista, quello delle confluenze in termini di "universo", è ancora una volta il cinema di Werner Schroeter a costituire il grande riferimento poetico e formale del lavoro di Rita Azevedo Gomes” (Luís Miguel Oliveira).

La quindicesima pietra Prima visione tv
Conversazione filmata tra Manoel de Oliveira e João Bénard da Costa
(Portogallo, 2005, col, 118', v.o. portoghese con sottotitoli italiani)
Regia: Rita Azevedo Gomes
Interpreti: Manoel de Oliveira, João Bénard da CostaLunga conversazione tra il grande cineasta e il critico e scrittore: non solo sul cinema ma sui misteri dell’arte (tra fisica e metafisica). "E' un film sui misteri della memoria, soprattutto sulla forza della sua espressione attraverso la parola, la parola detta. La parola come immagine cinematografica". (Rita Azevedo Gomes)
Fuori orario, chiaramente.

oggi?!? Preparo il videoregistratore, mio cognato (che è brasiliano) gradirà!
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#17 Dan

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Inviato 02 February 2008 - 12:07 PM

Visualizza MessaggioNora, il Feb 2 2008, 11:59 AM, ha scritto:

oggi?!? Preparo il videoregistratore, mio cognato (che è brasiliano) gradirà!
Brasiliano? O_O Quindi ha anche agganci con brasialinE! :em07:

#18 Dan

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Inviato 04 February 2008 - 07:33 PM

Martedì 5 Skyini:

320, 21.00: Batman, Burton a seguire 23.20: Angel Heart, Parker
raisat: 21.00 CINQUE PEZZI FACILI (5 stelle), a seguire 22.40 Knightriders

Mercoledì 6:

03.00: Ossessione, Visconti





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