A Ghost of a Chance
Once in a Blue Moon
(Suteki na Kanashibari)
- Titolo internazionale: A Ghost of a Chance
- Titolo alternativo: Once in a Blue Moon
- Titolo originale: Suteki na Kanashibari
- Nazione: Giappone
- Anno: 2011
- Durata: 142 min.
- Genere: Commedia
- Regia: Kôki Mitani
- Sceneggiatura: Kôki Mitani
- Interpreti: Eri Fukatsu, Toshiyuki Nishida, Kiichi Nakai, Hiroshi Abe
- con la partecipazione di: Yuko Takeuchi, Tadanobu Asano, Fumiyo Kohinata, Katsuhisa Namase, Kyoko Fukada, Keiko Toda, Koji Yamamoto, Koichi Sato, Masachika Ichimura, Ryoko Shinohara, Toshiaki Karasawa, Tsuyoshi Kusanagi
- Traduzione: calimerina66
Sinossi
Per Emi l'ultima occasione per non veder fallire la sua carriera di avvocato è quella di difendere Goro Yabe, incriminato dell'omicidio della moglie Suzuko. L'accusato come alibi sostiene di aver subito una paralisi nel sonno; l'unico testimone è il fantasma di un samurai, Rokubee Sarashina. Il problema è che nessuno tranne Emi riesce a vedere e sentire il fantasma. Lei dovrà riuscire a portarlo in tribunale e far accettare la sua testimonianza, vincendo la diffidenza del pubblico ministero.
Once in a blue moon è un detto anglosassone simile al nostro una volta ogni morte di papa: significa una volta ogni tanto, raramente, quasi mai. Infatti con "luna blu" non si indica la sfumatura di colore, ma la seconda luna piena che cade all'interno di uno stesso mese del calendario solare. Raramente, ma accade.
Come raramente accade di veder riunite tante facce note in un'unico film; ma in questo caso abbiamo una seconda luna blu: il cast, oltre a partecipare a questo film, si era riunito anche sul piccolo schermo dando vita al film per la TV Suteki na Kakushidori (Il perfetto consierge). In quell'occasione, come sempre accade quando c'è la luna blu, c'era stato un evento eccezionale: anche Tadanobu Asano era comparso in una fiction televisiva. Tra i personaggi, lo stesso Koki Mitani interpretava un regista insicuro alle prese con l'ansia per la presentazione del suo ultimo film. Lancio perfettamente riuscito per la pellicola che poi sarebbe stata presentata al cinema.
Infatti questo film ha avuto un enorme successo di pubblico. Complici una sceneggiatura scoppiettante, un cast da kolossal, e la fama di mago della commedia di Koki Mitani.
Si parte con l'avvocatessa più goffa e maldestra del mondo (Eri Fukatsu) che viene comprensibilmente ricusata dal suo assistito. Che fare? Cambiare mestiere? No, siamo in un film giapponese. Il miglior talento è mettercela tutta, fare del proprio meglio: così il successo è assicurato. Ecco perché invece di essere licenziata al contrario le viene affidato il caso più rognoso del sistema legale di tutta la nazione: dimostrare che una paralisi nel sonno, a cui non ha assistito nessun testimone, è un alibi valido per essere scagionati da un'accusa di omicidio. Quello che non riuscirebbe nemmeno al più abile avvocato, come può riuscire a lei? Semplice: la sua sfortuna e il suo amore per la cannella si riveleranno le sue armi segrete. Perché l'avvocato Hosho è una donna di gran cervello; quello che le manca, rendendola apparentemente goffa, è solo la fiducia in se stessa. Chi nella vita è un perdente ha la possibilità di vedere in un modo nuovo le cose, un modo rivelatore, sconosciuto ai più. Questo è il messaggio positivo del film.
Con l'entrata in scena del fantasma si innescano una serie di situazioni paradossali ed esilaranti: tutta la prima parte del film è un susseguirsi di siparietti, poi sparsi qua e là anche nella seconda parte, dove illustri figuranti prestano il loro volto a scenette divertentissime.
Vi lamentate che il cameriere si porta sempre via il menù? Niente in confronto a Kyoko Fukada che lo difende con tutte le sue forze. Volete giocare a biliardino ma vi mancano le palline? Chiamate Kiichi Nakai. Avete un paio d'ore da perdere e non sapete come ammazzare il tempo? Hiroshi Abe sarà lieto di intrattenervi con il suo tip tap. Oppure potete sempre aiutare Katsuhisa Namase a sistemare l'acconciatura. Insomma, attenzione quando siete soli per strada a non farvi venire in mente le gag del film!
Preparatevi un divano o un tappeto morbido sul quale rotolarvi dalle risate.
Ciao, eh.
Chi era Ujinaga? Come si gioca a Arupusu Ichimanjaku? Cos'è il mabo dofu? Qualche dubbio vi attanaglia? Come al solito ho voluto approfondire nelle mie pagine i riferimenti storici e culturali presenti nel film.
Sottotitoli: versione zdzdz

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Messaggio modificato da Kiny0 il 13 June 2012 - 12:16 AM