61 risposte a questa discussione

[creep]

Non ho mai capito perché Lars Von Trier fosse tacciato in ogni film di misoginia, fin quando ho visto questo film, che mi fa comprendere anche il perché di certe sue ultime infelici sparate. Film che insegue Tarkovsky giusto a livello estetico. Non mi pare che il regista russo infarcisse i suoi film di sensazionalismi e psicotici.

[lordevol]

creep, il 14 July 2011 - 10:58 PM, ha scritto:

Film che insegue Tarkovsky giusto a livello estetico. Non mi pare che il regista russo infarcisse i suoi film di sensazionalismi e psicotici.

Ma siamo sicuri che lui voglia davvero assomigliargli?

[creep]

Non so, non gliel'ho chiesto, sto a quello che mi fa vedere. Uno stile che lo ricorda con dedica plateale mi sembra una gran bella dichiarazione d'intenti. Poi glielo si può sempre domandare, ma sospetto che risponderebbe con una battuta infelice che vorrebbe essere simpatica.

[sobek]

Il fatto di formulare una dedica non significa necessariamente ispirarsi al destinatario; e comunque Tarkovsky c'entra veramente ben poco.
Mi piace e per molti aspetti ritengo Von Trier un genio, ma questo film, anche ripensandoci dopo tanto tempo è quanto di più irritante mi sia capitato di vedere negli ultimi tempi.

[lordevol]

E' un film che non si dimentica

[paolone_fr]

la dedica a tarkovsky è l'ennesima paraculata di von trier (con tutto che il riferimento cinematografico in antichrist c'è lo stesso, vedi "la zona", naturalmente). l'unica cosa che stupisce è che ci sia ancora chi ci casca e nel cinema del danese guarda il sensazionalismo e basta.

[sobek]

Guardare il sensazionalismo e basta è ovviamente sbagliato, personalmente mi viene da sorridere quando lo sento sentenziare in un certo modo ( "Sono il più grande regista di tutti i tempi" -o qualcosa di simile- ad esempio), diciamo che fa parte del personaggio; è quando quel sensazionalismo si riversa sulla pellicola che mi fa girare le balle; Von Trier sa essere duro , pesante , cattivo e dissacrante nel modo giusto anche senza infarcire il film di momenti che "vogliono" far gridare allo scandalo come unica finalità.
Sta di fatto che Antichrist a mio avviso è un grosso passo falso, ma etichettare Von Trier come un ciarlatano come ho sentito da più parti (anche dopo la sparata a Cannes) è follia assoluta; cinematograficamente credo vada considerato come uno dei registi contemporanei più "importanti".

[polpa]

Più che "un grosso passo falso" è proprio una ciofeca di film, ma con una fotografia grandiosa (il che lo rende ancora più irritante).

Ma per Charlotte mi vedrò anche Melancholia.

Messaggio modificato da polpa il 29 July 2011 - 03:00 PM