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[NEWS] Far East Film Festival 13


192 risposte a questa discussione

#181 Smilla

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Inviato 13 May 2011 - 01:26 PM

Un po' come già detto da tutti, tirando il bilancio di questa ultima edizione Feff, devo dire che sono un po' delusa per ciò che ho visto sul grande schermo. Se davvero questa edizione era frutto di un'accurata selezione, mi chiedo, a monte di questa, quanta c@cc@ abbiano visto i selezionatori. Particolarmente delusa dalla proposte made in Japan, particolarmente delusa da Wandering Home. Colpita da Confessions anche se per me resta controverso, ma parto prevenuta perchè i precedenti di Nakashima non mi hanno di certo esaltata.
Discorso a parte per la Corea, di cui non sono una particolare sostenitrice, tiro fuori dal calderone solo The Unjust che merita comunque una seconda visione vista l'intricata vicenda. Un plauso anche a Troubleshooter, che di buono aveva anche la durata, 100', soprannominato "il corto coreano".
Di bello made in Honk Kong ci stanno sicuramente The Stool Pigeon, The Drunkard (bellerrimo), Pedicab Driver e Don't Go Breaking My Heart.
Dalla Cina ho amato tanto tanto Under the Hawtorne Tree, che ho trovato proprio abbagliante, Aftershock aveva del buono e purtroppo sono rimasta delusa da The Piano in the factory, per il quale avevo tantissima aspettativa. Mi riservo una nuova visione quando uscirà in dvd, in sala mi ha fatto impazzire a livello sonoro e di missaggio, nessuno ha trovato che fosse tremendo? Spaccava letteralmente i timpani.
Discorsi a parte per Here comes the bride, terzo posto scippato solo perchè c'era la travolgente Eugene che faceva battutone sul palco prima della proiezione, Operation Tatar che ho trovato simpaticissimo e brillante, Rakenrol, adolescenziale e con un po' di miele ma pur sempre onesto. Wanted:Border, controverso, con la cricca ne abbiamo parlato cercando di sbobinare la trama al meglio.

Le cose che porterò con me quest'anno: Momoko e la cioccolata, Pintu e le ricola, le caramelle all'assenzio di Massimo, i birroni e le bruschette con Tsui, Paolone e la solitd'udine. Lord, Tanaka, Vestale, Tsui, Barone e Paolone all'aperitivo più veloce del west l'ultima sera. Andrew Butler rocks e la festa di chiusura del festival, la gente che fotografava la mia macchina fotografica :em05:




She tries not to shatter,
kaleidoscope style,
Personality changes behind her red smile
Every new problem brings a stranger inside
Helplessly forcing one more new disguise
Christine-the strawberry girl
Christine-banana split lady

#182 lordevol

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Inviato 13 May 2011 - 02:54 PM

Visualizza MessaggioSmilla, il 13 May 2011 - 01:26 PM, ha scritto:

durata, 100', soprannominato "il corto coreano".
:em05:

Visualizza MessaggioSmilla, il 13 May 2011 - 01:26 PM, ha scritto:

la gente che fotografava la mia macchina fotografica :em83:

Immagine inserita

:em66: :em66: :em66:



Ho sistemato il video degli ospiti che ieri non andava, così tutti si possono fare un'idea di quanto la Domingo sia Incontenibbile®:


Immagine inserita


#183 Senbee

    Microfonista

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Inviato 14 May 2011 - 01:14 PM

Visualizza Messaggiopaolone_fr, il 12 May 2011 - 11:20 AM, ha scritto:

a parte la tua fierezza di comprendere e contestualizzare cose che all'occidentale medio non arrivano, che vabbè..., continui a semplificare e chiudere il discorso sulla cina e poco più. ma qui stiamo parlando di cinema e il cinema ha una dimensione mondiale.

Mi dispiace aver dato quest'impressione. Come forse sai io sono sempre stato fan del cinema di Hong Kong, non di quello cinese, ma questo era l'anno della Cina, hanno vinto due film cinesi, insomma di questo si parlava e di questo vorrei parlare.

Quello che forse continuo a non non riuscire a spiegare non è che il cinema cinese non sia vario. L'ho diviso in categorie produttive e di target, non in generi, infatti.
Il cinema cinese ha due grosse differenze rispetto al cinema di altri paesi: prima di tutto è sottoposto a rigorosissima censura, e poi ha un bacino di pubblico paragonabile soltanto a quello dell'India.
Non credo che non si possa tenere conto di questi due fattori per giudicare un film cinese. Mia opinione, che non pretendo condividiate, ma nel mio giudizio c'è sempre anche la contestualizzazione della pellicola.
E non mi sono spiegato bene riguardo un fattore, che è importantissimo: tutti i film, ma proprio tutti, quelli che giudichi belli provenienti dalla Cina (ho controllato i tuoi giudizi e di altri sul forum) sono sempre relativi ai film da festival. Non uno di quelle pellicole è conosciuto in Cina. Chiedi a un cinese qualsiasi e ti dirà che non l'ha visto né mai ne ha sentito parlare. Vuoi perché la censura ne ha impedito la visione, vuoi perché pregiudizialmente convinto che si tratti di un film per occidentali. Insomma, noi continuiamo a discutere della categoria "a1" bollando come schifo tutto quello delle altre due categorie, ed è sempre stato così. Ovviamente - come ho "categorizzato" prima - esclusi i pochi cinesi colti e giovani che usano DouBan e sanno l'inglese, ovviamente.

Da pochi anni invece, secondo me, più o meno dal 2009, sono venuti fuori alcuni film popolari e "di regime", che però sono anche belli. Vabbè, a te non piace Xiagang, io giro anche film con registi professionisti e dal mio punto di vista trovo che Xiaogang abbia trovate registiche meravigliose e con me sono d'accordo anche moltissimi critici, ma è un'opinione assolutamente personale e non vado certo a criticare la tua, che è opposta e legittima. Ma non oggettiva, ecco, come la mia.
Per la prima volta insomma, presentando a un pubblico occidentale la versione sottotitolata di Crazy Racer, Welcome to Shamatown, Aftershock, non si ottiene il solito effetto "oh mio dio non fa ridere / non dice nulla / che palla mostruosa / la solita carnevalata di regime". Anzi, almeno tre quarti del pubblico ride a crepapelle o piange a profusione, e anche molti critici escono convinti.

Aftershock in particolare è il primo film di grande successo popolare in Cina mainland ad avere ampie possibilità di piacere in occidente su larga scala. Tra l'altro, anche se in molti ci avete visto una certa ipocrisia, in patria - e dal sottoscritto - non è arrivato nemmeno un sospetto, essendo che la storia narrata è vera, anzi verissima, ben documentata e notissima a tutti in Cina, e il film è stato scritto e diretto con grande partecipazione da tutti i volontari della loro Protezione Civile e dai familiari delle vittime.
Certo, questo è un discorso che si fa sempre quando si studia cinema: il pathos, il sentimento nell'arte, quand'è che è "vero" e quand'è che è "finto"? Che differenza c'è, quando comunque si parla di rappresentazione? È più giusto fingere un occhio oggettivo e realista come nel cinema Dogma o ricorrere ad artifici retorici come fa Spielberg nei suoi vari Ryan e Schindler? O è giusto usare un mix, come nel neorealismo italiano? Ovviamente per me nessuno è più "giusto" di un altro, ogni artista ha il diritto di esprimere la sua arte come gli aggrada. Semplicemente, quando l'artificio è troppo evidente il pathos cade, come nelle soap o in certi film che non fanno piangere come dovrebbero o non fanno ridere come dovrebbero.

Certo, ho visto anche altri film. Ecco gli altri giudizi:

Sabi sabi - Quirky guys and gals
Se amate l'umorismo demenziale e surreale giapponese, quello di Excel Saga e di Arale, questo è il film per voi. L'ultimo episodio è anche piuttosto profondo.

The man from Nowhere
Pregi: velocissimo e violentissimo, ben girato, gustoso, non c'è un attimo di pausa. Difetti: sfornato in fotocopia, trama stupida e situazioni improbabili. Fotocopia dei film coreani di questo genere.

The stool pigeon
Io amo profondamente il cinema di Dante Lam, anche questo mi è piaciuto un sacco ma ammetto di non riuscire a esser eobiettivo in questi casi :-)

Seaside Hotel
Tarantinata poco convincente. Ha qualche buon momento però.

The private eyes
Capolavoro mondiale dell'umorismo. Un classico immortale. Tra i film più divertenti della storia del cinema.

Chicken and duck talk
Vedi sopra

Night market hero
Inguardabile. Siamo usciti dopo venti minuti. Sospendo il giudizio.

The drifters
Non mi ha fatto ridere, a parte un po' la comica finale. Affiancarlo a Hui è stato un po' sacrilego.

Games gamblers play
Ha qualche momento divertente ma la quasi totalità delle battute soffre molto il passare del tempo e non fa più ridere. Però è molto intelligente e premonitore nel dipingere i difetti della società hongkonghese.

The warlord
Tipico Shaw Bros che non si sa mai su quale tono vada a parare, ha una sceneggiatura a tema molto politica e intelligente, ma soprattutto gode di un'interpretazione geniale di Hui.

Perfect Wedding
La regia lieve e arguta, insieme al buon lavoro di confezione di questo romanticone hongkonghese, rendono abbastanza piacevole un film che sulla carta avrebbe potuto essere terribile.

Pedicab driver
È il cinema che preferisco. C'è tutto: horror, romantico, violento, poetico, umoristico eccetera, senza soluzione di continuità, una scena dopo l'altra non sai mai di che genere è diventato il film, eppure nel complesso ha una sua personalità fortissima e unica. È la magia del cinema di hongkong che fu. Capolavoro assoluto.

The showdown
Se si sopporta l'inizio troppo lento, poi si fa abbastanza interessante. Un "epico" coreano un tantino originale. La vera domanda che sorge è: perché affidare i due ruoli principali dei due amici-nemici, con relativi flashback e trama complicatissima, a due attori che hanno la faccia identica?! :-)

Foxy festival
Dopotutto è divertente, e se si contestualizza è un film molto importante, che dimostra che in corea c'è una società che non è come viene fuori dai film coreani così ligi alle convenzioni sociali e in cui le donne sono così poco emancipate. Però rimane il fatto che il fiml in corea è stato un flop.

Hantu kak limah balik rumak
Quasi ugaule al predecessore, a me ha divertito molto, specie nella prima mezz'ora. Apprezzabile il tentativo di mettere in guardia i compatrioti superstiziosi, belle le follie musicali assolutamente fuori contesto... poi il regista è di una simpatia incredibile.

Floating lives
Grende film, che sposa il cinema d'autore (che vince a Cannes ma che in patria nessuno guarda) con il drammone popolare e riesce a piacere quindi sia ai critici e al pubblico occidentale, sia in patria. Ha commosso molto nonostante le esagerazioni melodrammatiche e alcuni terribili momenti di dialogo e recitazione un po' approssimativi.

Villain and Widow
Molto carino e ben fatto. Un po' troppo lungo forse ma è due spanne sopra la media delle commedie occidentali a cui si ispira.

Here comes the bride
È un cinepanettone ma è diretto e sceneggiato meglio degli equivalenti italiani. Non è facile infatti far capire a tutti il complicato scambio di anime senza costringere gli spettatori a complessi calcoli mentali. Alcuni attori poi riescono a rendere comiche alcune scene che sulla carta decisamente non lo sono, e la leggerezza filippina non fa sentire quell'atmosfera greve che c'è nei nostri cinepanettoni. Quindi tutto sommato lo promuovo.

The Unjust
Come gli altri due coreani thriller, è identico, ma la trama è più complessa.

Forever
Non ho ancora capito se è una criptica critica al genere o se è davvero un film così imbecille. Decisamente una brutta annata per Singapore.

Wanted: border
Il sonno e la pessima qualità della pellicola non mi hanno consentito di giudicare questo film che richiede una visione molto più attenta. Mi riservo di rivederlo e di riparlarne.

Messaggio modificato da Senbee il 14 May 2011 - 05:24 PM

Il mio audioblog sulla Cina, le canzoni, le guide su Linux: www.stefanodroghetti.co.nr

#184 Jetto

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Inviato 15 May 2011 - 11:59 AM

Visualizza Messaggiolordevol, il 11 May 2011 - 02:43 PM, ha scritto:

Mi trovo terribilmente in disaccordo.
E' un giudizio se non altro "curioso" tenendo conto del fatto che il film è noto principalmente per l'impegno profuso nella selezione degli attori.

Se ne può leggere qualcosa sul Mega Manualone® del FEFF:

"La giovane attrice diciottenne Zhou Dongyu - che dopo un esordio così convincente molti ritengono diventerà la prossima Zhang Ziyi - è stata scelta dopo una lunghissima selezione tra 10.000 candidate per il ruolo di una giovane innocente, non ancora consapevole della propria bellezza, onesta e determinata."

Non sarà il padre eterno (per me lo è stata comunque), ma dire che si tratti di un cane di attrice mi fa scuotere un fremito lungo la colonna vertebrale.

In sintesi tra tutti i giudizi negativi che si possono dare a questo film quello sulla performance degli attori mi sembra davvero il più infelice.
O almeno io, il regista ed i selezionatori di oltre 10.000 attori la pensiamo diversamente :em41:

Ribadisco la mia opinione per un personaggio (Jing) ricamato su quello de "La strada verso casa", e la citazione da te riportata non fa altro che confermare la mia idea che non vi sia stata variazione da tale stilema. Un'interpretazione a mio avviso "controllatissima" e senza picchi (tranne forse nella bellissima scena delle prove del recital), di cui credo Zhou Dongyu non abbia grandi responsabilità.

Avrei preferito una maggior prolusione d'impegno nella caratterizzazione dei personaggi più che sulla scelta del cast, i cui protagonisti, a mio avviso, non colpiscono duro per il ruolo che interpretano, ma per il melodramma che narrano.

Tutto il film è "pilotato" in tale senso e Yimou ricicla elementi del suo cinema classico, ma senza "scarnificarne" i sentimenti (pensa all'amore di Qiu Ju, o alla follia di Zhao Di). Qui Jing è innamorata inconsapevole, passiva di fronte agli eventi e poco interprete del proprio vivere e finanche del proprio amore. Per questo il personaggio scorre via liscio come l'olio, ma non lascia solchi nel profondo.

[Sul personaggio di Shawn Dou (Sun) si potrebbe fare invece un altro ragionamento, anche se il ruolo preminente non è il suo.]

Almeno il 50% di una buona interpretazione la fa il regista ed in questo senso Yimou mi è sembrato latitante... spero di non averti reso troppo "infelice". :em41:

#185 lordevol

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Inviato 15 May 2011 - 12:17 PM

Visualizza MessaggioJetto, il 15 May 2011 - 11:59 AM, ha scritto:

spero di non averti reso troppo "infelice"
Al contrario, hai semplicemente spostato il discorso dalla bravura dell'attrice, di cui parlavo io, alla caratterizzazione del personaggio che interpreta. Cioè un difetto di script. Son cose ben diverse.
Tu parli di personaggi, io di attori :em41:

Messaggio modificato da lordevol il 15 May 2011 - 12:22 PM

Immagine inserita


#186 Jetto

    PortaCaffé

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Inviato 15 May 2011 - 12:50 PM

Beh, ok, però come fai a valutare gli attori (tanto più emergenti) prescindendo dai personaggi che interpretano? Purtroppo non ho la possibilità di conoscere personalmente Zhou Dongyu e la sua preparazione artistica, quindi la valuto per lo spessore che ha dato ad uno script "limitato", che secondo me è stato altrettanto limitato, anche se non per sua esclusiva responsabilità.

Forse l'espressione "attori cani" è stata un po' forte, lo ammetto, però l'idea mia era che Zhang Ziyi (non certo una regina d'attrice, anche se in 2046 l'ho rivalutata), in un ruolo di quel tipo è stata molto più efficace. Tutto qui. :em41:

Messaggio modificato da Jetto il 15 May 2011 - 01:12 PM


#187 Jetto

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Inviato 15 May 2011 - 01:11 PM

Interessante anche il discorso sul cinema cinese. Concordo quasi in toto con quanto già detto da paolone_fr, soprattutto sulle capacità registiche di Feng Xiaogang e sul film Aftershock, anche se io obiettivamente mi sono commosso, ma per la scena della morte di Mao. :em41:

Invece a Senbee vorrei chiedere in che categoria si inseriscono i registi cinesi che piacciono tanto a noi "cinéfiles" occidentali, che non fanno una mazza di soldi all'estero, e che si scontrano sempre con la censura, quali: Jia Zhang-Ke, Wang Xiaoshuai o Gu Changwei (per non parlare poi dei taiwanesi Hou Hsiao-hsen o Tsai Ming-liang, maestri poveri).

Da tale punto di vista i lavori -obiettivamente imperfetti- di Zhang Meng e Lu Yi visti al FEFF mi sembrano maggiormente degni di nota.

Messaggio modificato da Jetto il 15 May 2011 - 01:11 PM


#188 Senbee

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Inviato 15 May 2011 - 01:30 PM

Sempre a1, purtroppo. Anch'io li adoro, qui li conosciamo, ma in patria nessuno sa chi sono; i loro film non sono distribuiti e nemmeno girano in streaming o nell'immenso mercato pirata.
Insomma, non sono assolutamente popolari. :-(
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#189 paolone_fr

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Inviato 16 May 2011 - 02:55 PM

Visualizza MessaggioSenbee, il 14 May 2011 - 01:14 PM, ha scritto:

E non mi sono spiegato bene riguardo un fattore, che è importantissimo: tutti i film, ma proprio tutti, quelli che giudichi belli provenienti dalla Cina (ho controllato i tuoi giudizi e di altri sul forum) sono sempre relativi ai film da festival. Non uno di quelle pellicole è conosciuto in Cina. Chiedi a un cinese qualsiasi e ti dirà che non l'ha visto né mai ne ha sentito parlare.
ti rendi conto che l'italia è un paese in cui il campione d'incassi di tutti i tempi è checco zalone, vero?
e che se vado a dire a un italiano quali sono i film e i registi (non cacariso e forse manco occidentali, ma solo italiani) che preferisco ricevo la stessa risposta dei cinesi coi film di jia?

che, insomma, tutto questo categorizzare a casaccio e parlare del contesto del pubblico cinese per dire che aftershock è un bel film o che feng sia un grande regista lascia il tempo che trova?

e comunque non è nemmeno vero che feng xiaogang arriva per primo a mettere d'accordo pubblico cinese e qualità. zhang yimou c'è arrivato anni fa, per dire.
e sinceramente non vedo cosa c'entrino welcome to shama town, che non mi pare manco abbia sfondato al botteghino in cina, o crazy racer.

sulal censura e il fatto che in cina non si possano vedere certi film, posso anche dirti che con la distribuzione in sala che c'è in italia anche qui ci sono film che non vedresti mai se non per vie traverse.
che facciamo allora? ci mettiamo a glorificare neri parenti e nanni moretti perché sono gli unici nomi che la gente ricorda (ma giusto perché li vede in televisione)?

è veramente a questo che vuoi rideurre la discussione su un film e sul cinema, con la fierezza della contestualizzazione che citi qua e là?





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