Jupit
Il teatro degli avvenimenti cui state per assistere è il fiume Han, il vero centro della capitale, Seoul.
Lungo le sue sponde, nei fine settimana, i cittadini si divagano, passeggiano, e magari, seduti su tappetini variopinti adagiati sull'erba, gustano il cibo acquistato presso il chiosco della famiglia Park, lì nei pressi. Park Kang-du dorme sempre. Il suo corpo ha un perenne bisogno di riposo. Non è molto sveglio, Kang-du, ma è molto buono ed ha una figlia che adora, Hyun-seo. I due vivono col padre di lui. Kang-du ha una sorella che concorre alle finali di tiro con l'arco. E un fratello sbandato che se ne è andato di casa tempo addietro. Una mattina di sole, Kang-du viene svegliato dal padre per portare un piatto di calamari fritti al tappetino n. 4. Ma giunto sulla sponda del fiume, è incuriosito da un gruppetto di persone assembrate che indicano verso il ponte, poco lontano: Kang-du si unisce a loro, aguzza la vista e guarda… Che diavolo è quel grosso affare appeso al ponte?
The Host
(Gwoemul)
regia: Bong Joon-ho
sceneggiatura: Baek Chul-hyun, Bong Joon-ho, Ha Won-jun.
fotografia: Kim Hyung-ku.
montaggio: Kim Seon Min.
musica: Lee Byung-woo.
produzione: CJ Capital Investment, Cheongeoram, Cineclick Asia, Cowell, Happinet, SBS
Corea 2006, col, 119'
cast: Song Kang-ho (Park Kang-du), Byeon Hye-bong (Park Hie-bong),
Park Hae-il (Park Nam-il), Bae Du-na (Park Nam-ju),
Ko Ah-sung (Park Hyun-seo)
C'è un mostro, d'accordo, e anche ben realizzato grazie alle animazioni digitali e agli effetti speciali di ben tre società: Orphanage (Sin City, Pirati dei Caraibi, Superman Returns), John Cox's Workshop (Komodo, Pitch Balck, Peter Pan) e la Weta Workshop del Signore degli Anelli.
Ma c'è anche altro.
Scorie tossiche riversate nel fiume che provocano mutazioni; scienziati americani senza scrupoli e scienziati coreani senza spina dorsale, coraggiosi marine che dicono frasi dal sapore eterno come "Ehi, tu!!!" e si gettano nella mischia; eroici ritardati coreani che a malapena riescono a infilare due parole insieme.
Un'ironia nera, nerissima che nei film USA ve la sognate, e un cinismo un po' bastardo che non riserva consolazione alcuna.
Ma soprattutto, un film di intrattenimento come in Corea, ad oggi, non si era mai visto, un blockbastard, potremmo definirlo (per le implicazioni sopra descritte...) diretto con le palle dal grande Bong Joon-ho di Barking Dogs Never Bite e Memories of Murder (e sceneggiatore di Antarctic Journal), e interpretato dal grandissimo Song Kang-ho (Memories of Murder, Antarctic Journal, Lady Vendetta, Sympathy for Mr. Vengeance, JSA, Shiri …)
Che altro dire, gente? In bocca al mostro…
ATTENZIONE
Questo titolo è ora reperibile nei migliori negozi e store-on line.
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Messaggio modificato da Kiny0 il 19 April 2013 - 12:13 AM