Dunque, ho appena terminato di confrontare i miei sub originali con quelli corretti, facendo così i miei compiti a casa.
Rileggendoli, m'è tornato in mente il film. Sì, i richiami alla vita da sceneggiatore ci sono anche stavolta, come già in
Aisai monogatari / Diary of a Beloved Wife (1951) e anche in
Tree Without Leaves (1986).
Shindô piace molto anche a me, e apprezzo la sua idea della donna che sostiene l'uomo impedendogli di rinunciare al suo progetto di vita - lezione di vita appunto che descrisse nel citato primo film.
In questi giorni ho rivisto
Sanka / Hymn (1972) insieme ai miei amici per i quali preparo i sub , di nuovo su una suonatrice cieca di shamisen come Chikuzan, ho finito di leggere il racconto di Tanizaki "
Storia di Shunkin", da cui è tratto, proprio due ore fa. Tra i due, scelgo il film senza esitare.
La "proiezione" ha avuto successo, uno dei due amici mi ha subito chiesto una copia del film, l'altro l'ha accolto un po' più tiepidamente.
Non ho visto tutto del grande regista - me li centellino, l'altra sera mi sono concesso
Sakura-tai chiru (1988) coi sub del sito dei quali ringrazio.
Onibaba, A scoundrel, L'isola nuda, Wolf, Tree Without Leaves... ormai è diventato uno dei miei registi preferiti. Avevo semplicemente intenzione di assaggiarne l'inizio, ma appena ho sentito le prime note di
Hikaru Hayashi da
Sanka ho deciso di vederlo, e ad oggi non solo l'ho visto due volte intero, ma molte a pezzetti - non solo per tradurre i sub, ma come puro piacere di visione, come si fa con un pezzo di musica, ed era già un po' che non mi accadeva di voler rivivere ancora e ancora un film. La colonna sonora che l'accompagna è veramente bellissima, bisognerebbe scrivere qualcosa sulle ost di Shindô ma adesso devo fare altre cose. Anche la ost di
Teacher è scritta con maestria, c'è un frammento melodico che viene ripetuto, la seconda volta, distorto, come fosse visto sottacqua, che ricordo con grande piacere.
Non ha scritto musica per
Sakura, ma l'ha scelta: mi ha sorpreso, oltre a musica del tipo requiem vari, due movimenti lenti di concerti e come sigla finale il rondo in la minore di Mozart.
Va beh, saluti cari a tutti e ringraziamo la mamma che ci ha fatti "shindiani".
Dimenticavo: grazie ai miei soliti revisori.
Messaggio modificato da Meiko Kaji il 28 February 2015 - 07:37 AM