Cignoman, il 19 May 2011 - 03:18 PM, ha scritto:
In effetti mentre certe parole giapponesi sono di uso comune in italiano, nessuna parola coreana è ancora riuscita a imporsi, per cui concordo con creep, è inutile tradurre per una minoranza di esperti e così facendo rendere meno godibile il film a chi magari si approccia al cinema coreano da neofita.
Verissimo quello che dici, la Corea è sconosciuta ai più e l'uso di alcuni termini può rivelarsi di difficile comprensione. La traduzione però dovrebbe anche rendere percepibile la cultura, in questo caso, coreana, in cui "ònnì", "óppà" e "imò" sono fondamentali e non possono neanche tradursi con "sorellona", "fratellone" e "zietta", d'altro canto l'uso del nome parrebbe irrispettoso per i rapporti relazionali coreani, se si volesse una traduzione più ortodossa.
In Corea è poi d'uso la forma di rispetto verso sconosciuti o persone più grandi, che può tradursi con il "dare del lei", ma in alcune traduzioni si trova la forma più amichevole del "tu" che stride un po'.
Io, innamorato della Corea, trovo più corretto l'uso dei nomi di relazione (ottimo il sito segnalato da Elle82) che forniscono anche un ulteriore elemento d'interesse per chi si avvicina a questa parte del mondo, d'altronde non credo che la visione di questi film interessi a chi non ha voglia di ampliare le proprie conoscenze, forse bastano alcune note all'inizio del film!
L'argomento è interessante e credo valga la pena di discuterne.
Una domanda ora: dove trovo questa versione del film?
Ciao e grazie.
P.s. Se non ricordo male in Corea, dove i film ed i telefilm di solito non sono doppiati ma sottotitolati, la traduzione è "coreanizzata" per alcuni telefilm, usando i nomi di realazione coreani, più fedele per gli altri. Comunque approndisco e vi faccio sapere.