Regia: Jacques Duron
Paese: Francia
Anno: 1980
Genere: Drammatico
Durata: 40'
Lingua: Francese
Interpreti: Philippe Bories (Philippe), Bernard Flamain (Claude)
SinossiPhilippe e Claude sono due ragazzi che si incontrano per puro caso durante una giornata qualunque. Non si sa per quale motivo (e forse non esiste nemmeno) ma tra di loro si genera fin dal primo istante una forte attrazione reciproca.
Decidono quindi di frequentarsi. Escono spesso insieme con o senza amici, scambiano opinioni sugli argomenti più disparati, giocano, ridono, scherzano, insomma, interagiscono.
La loro relazione si fa via via più profonda, intima ma qualcosa inizia a vacillare fino a quando...
Commento di JulesJT
*CONTIENE SPOILER*
"Une histoire sans importance" è una gemma nascosta del cinema francese. Infatti Duron - il regista - è un nome che fino a poco tempo fa non mi diceva assolutamente nulla; sarà perché di fatto ha portato a termine soltanto due lavori o perché, in qualche maniera, è finito nel dimenticatoio.
Un vero peccato poiché questa sua prima opera è un autentico gioiello, una cupa rappresentazione di un rapporto affettivo che - col passare del tempo - perde di significato a causa dell'inesperienza di entrambi i giovani protagonisti. Sarebbe facile attribuire la colpa al singolo ma quando un rapporto giunge al termine è sempre bene interrogarsi a fondo e riflettere a proposito di ciò che non ha funzionato, ciò che ha fatto prevalere "l'ennui", ciò che sgretola il pathos iniziale lasciando soltanto della grigia polvere e qualche ricordo sbiadito.
Per Philippe è stata assai dura accettare la fine di una relazione "atipica" (in questi casi ogni aggettivo suona sempre male poiché si tende a qualificare, a giudicare senza conoscere), non si dà letteralmente pace e la sua sofferenza è davvero palpabile. Addirittura parla da solo emulando qualche scenetta affettuosa vissuta con Claude. Sembra aver bisogno di illudersi al fine di patire un po' di meno.
Claude, al contrario, ha dimostrato una freddezza d'animo che mi ha spiazzato. Fondamentalmente è solo un ragazzino, tuttavia è stato capace di mettere in crisi una persona più grande di lui e, nel finale, l'ha addirittura beffato trasformando quella che era una relazione basata sul sentimento in qualcosa di volgare, materiale, mercificando il proprio corpo.
Uno splendido affresco dalle tinte noir che gioca appunto su un efficacissimo contrasto bianco/nero e che sfrutta agevolmente degli ottimi accompagnamenti musicali al pianoforte che ne accentuano la già torbida amarezza di fondo.
Assolutamente da non perdere.
Traduzione e recensione: JulesJT
SOTTOTITOLI
(Versioni: 338-417-779)
Une.Histoire.Sans.Importance.AsianWorld.zip 8.13K
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Messaggio modificato da JulesJT il 15 November 2015 - 02:14 PM