[RECE][SUB] Third
moonblood 14 Feb 2011
Third
# Sâdo #
(1978)
'102
Regia: Yôichi Higashi
- Art Theatre Guild -
Versioni: CG - allzine
(Vivamente consigliabile inviarmi un PM
per ottenere la reperibilità della versione VELOCE)
Shinji, soprannominato "Third", da intendersi come "Terza base", la posizione che manteneva quando giocava a Baseball nella squadra della sua scuola.
È un ragazzo di 18 anni che è finito in un vortice più grande di lui che lo ha costretto a fare i conti ogni giorno con il riformatorio.
Inizialmente di lui sappiamo solo che è stato recluso per omicidio, ma non sappiamo nei confronti di chi e in che modo. Poco a poco ci viene svelato il suo passato in un lungo flashback.
Il desiderio di fare soldi facili per lasciarsi alle spalle il piatto grigiume della loro esistenza di adolescenti e tentare di realizzare i propri sogni, porta Shinji e un suo amico a diventare i protettori di altrettante loro compagne di classe che si prostituiranno per le strade.
Invischiarsi in situazioni al limite, ingenuamente, prima o poi può diventare fatale.
Questo è ciò che accade quando sei un emarginato e ti immischi tuo malgrado, senza rendertene conto, in una dimensione che non è la tua.
All'interno del riformatorio scopriamo che ci sono tanti outsider come Shinji, con delle passioni quanto lui, chi per la poesia, chi per gli aeroplani, chi per l'ingegneria. Questi sono i loro sogni, non quello di diventare dei gangster.
Shinji parla frequentemente con sé stesso, più di quanto non faccia con gli altri compagni d'istituto, probabilmente per preservarsi. Solo a noi è dato di sapere cosa cerca: una casa base. Nei suoi sogni lui sta giocando una partita di Baseball e corre, corre...ma non c'è più nessuno e anche la casa base è sparita e tutto quello che può fare è correre in assenza di un punto dove sentirsi salvo, finché non si ferma esausto.
Lo vediamo correre più degli altri, ora nei momenti reali, forse nella convinzione che fermarsi o rallentare equivale alla morte interiore.
Il riformatorio in questo film, ha uno scopo rieducativo; niente modelli americani da film di genere.
C'è un senso globale di condivisione e aiuto reciproco verso i compagni. Merito della consueta disciplina e organizzazione giapponese.
La sceneggiatura è nientemeno che di Shûji Terayama, che come regista ha già lavorato per questa casa di produzione assolutamente cult, la Art Theatre Guild.
SOTTOTITOLI
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Messaggio modificato da JulesWU il 04 March 2017 - 05:06 PM
Motivo della modifica: : Riordino RECE
moonblood 16 Feb 2011
Grazie come sempre ai coraggiosi supporters del cinema outsider
Cignoman 22 Feb 2011
Un film che non cade nella facile tentazione di ingigantire o esagerare ruoli, drammi e situazioni. Il taglio è intimista in certe parti e quasi documentaristico in altre; non c'è la solita condanna della società repressiva, più che altro si tocca con mano un'umanità marginale, del tutto disorientata. In certi momenti ho pensato a "Kids Return", ma chiaramente solo molto in parte ci si può vedere una parentela. Desolante proprio perché fotografa un'assenza, più che una qualche evoluzione dei personaggi. Coglie un umore, un'atmosfera. Girato bene, comunque, attori convincenti.
Messaggio modificato da Cignoman il 22 February 2011 - 03:18 PM
Messaggio modificato da Cignoman il 22 February 2011 - 03:18 PM