[RECE][SUB] Three Sisters with Maiden Hearts
fabiojappo
05 Dec 2017
Three Sisters with Maiden Hearts
Otome-gokoro sannin shimai
Anno: 1935
Durata: 75 min.
Genere: Drammatico
Regia: Mikio Naruse
Cast:
Chikako Hosokawa, Masako Tsutsumi, Ryuko Umezono
Chitose Hayashi, Chisato Matsumoto, Masako Sanjo
Una dispotica donna di una certa età gestisce un piccolo gruppo di ragazze che cercano di guadagnare qualcosa girando con lo shamisen il quartiere di Asakusa, a Tokyo. Tra queste c'è la figlia O-Some che sopporta questa vita difficile e aiuta le compagne quando vengono rimproverate dalla severa madre. Che oltre a O-Some ha altre due figlie. Chieko, la più giovane, fa la ballerina in un locale e frequenta di nascosto il benestante Aoyama, mentre O-Ren, la maggiore delle tre sorelle, è fuggita con l'uomo che ama, Kosugi, un pianista dalla salute cagionevole.
Adattamento del racconto Asakusa no shimai di Yasunari Kawabata, è il primo film parlato di Naruse dopo l'esperienza del cinema muto. E il lavoro sul sonoro, con le musiche, è uno degli aspetti interessanti del lungometraggio che già mostra alcune delle caratteristiche principali del cinema del maestro giapponese. Dall'attenzione per i personaggi femminili alla descrizione dei quartieri popolari. In questo caso Asakusa, ritratta spesso di notte, dove si muovono le intrattenitrici con lo shamisen che oltre al deprimente lavoro - cacciate dai locali, derise, molestate - non hanno il minimo conforto dalla donna despota per la quale sono sostanzialmente al servizio. Delle tre sorelle il perno della narrazione è O-Some, l'unica che lavora ancora per la madre come musicista girovaga. Un destino che accetta, ma con dignità (emblematico il rifiuto secco a un uomo che allunga le mani in un bar), e non l'allontana dalle sorelle che per motivi diversi fanno un'altra vita. Al contrario le sostiene, diventa per loro una sorta di angelo custode. Le cose che forse funzionano meno sono l'utilizzo di alcuni flashback per raccontare la vicenda della sorella maggiore, O-Ren, e la serie di coincidenze che portano sul finale. Peraltro molto bello, grazie a una scena conclusiva di grande forza.
Traduzione: Meiko Kaji
Messaggio modificato da fabiojappo il 31 January 2020 - 10:00 AM
Iloveasia
07 Dec 2017
Innanzitutto grazie, Fabio (e al traduttore), per questa preziosa retrospettiva: come ben sai, l'aspettavo da tempo. Sottoscrivo tutti i lati positivi del film e anche le riserve che hai sollevato. Ma qui c'è "in nuce" la poetica del futuro Naruse: una gran squadra di donne, l'ambientazione popolare. E infine il bel finale: cosa a cui l cinema di Naruse ci ha spesso abituato, con esiti a volte straordinari.
Aspetto i prossimi!
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