[NEWS] Far East Film Festival 18 (22 - 30...
fabiojappo
30 Jan 2016
#FEFF18 - 22/30 aprile 2016 – Udine – Teatro Nuovo e Visionario
FAR EAST FILM 18
Primissime anticipazioni del Festival udinese, a 3 mesi dall’inizio: con la ghost story The Inerasable ritorna sullo schermo del FEFF Nakamura Yoshihiro
Vecchio amico del FEFF (ricordiamo, nel corso degli anni, titoli come The Glorious Team Batista, Fish Story, Golden Slumber, The Triumphant General Rouge, fino ai più recenti See You Tomorrow, Everyone e The Snow with Murder Case), Nakamura traduce questa volta in immagini le buie parole di un una best-selling horror novel: Zange di Ono Fuyum
The Inerasable - ritorno di Nakamura all’horror dopo circa 10 anni - comincia con una lettera: la riceve una scrittrice, una vera e propria stella della letteratura mystery, scoprendo che una donna si è messa a indagare su una stranissima catena di suicidi. Cosa si nasconde dietro a queste morti? E queste morti come si collegano all’attività della scrittrice? L’enigma s’infittisce fino a quando, piano piano, viene a galla la verità…
I 60 titoli del #FEFF18 (hashtag ufficiale) attingeranno, come sempre, alle migliori produzioni dell'ultima stagione cinematografica (blockbuster, cult movie, outsider su cui scommettere, ma anche “oasi d’autore” da tutto l’Estremo Oriente) e il calendario, ancora una volta, sarà impreziosito da un fittissima rete di eventi collaterali (mostre, conferenze, incontri). [da comunicato]
Le protagoniste del film: Yuko Takeuchi e Ai Hashimoto
Messaggio modificato da fabiojappo il 30 January 2016 - 12:25 PM
Otokawa_Shuri
02 Feb 2016
Un giorno dovrò recuperare questo The Inerasable, la trama mi incuriosisce parecchio.
Messaggio modificato da Otokawa_Shuri il 02 February 2016 - 06:25 PM
Messaggio modificato da Otokawa_Shuri il 02 February 2016 - 06:25 PM
François Truffaut
07 Mar 2016
FAR EAST FILM FESTIVAL
Il poster della 18ª edizione!
Mentre il conto alla rovescia continua a ticchettare, il FEFF lancia la nuova linea grafica realizzata da Roberto Rosolin.
Scade il 14 marzo la possibilità di acquistare gli accrediti a prezzo promozionale (tutte le info: www.fareastfilm.com).
UDINE – Cosa c'è dall'altra parte? Questa domanda nutre l’animo umano da millenni e non importa se "l'altra parte" sia fisica o metaforica, una porta chiusa o una distanza geografica: importa soltanto la curiosità. L'istinto della scoperta, dell'indagine. L'istinto dello sguardo. Ne sa qualcosa il Far East Film Festival di Udine, che dal 1999 esplora "un'altra parte" chiamata Asia, e ne sa qualcosa il grafico Roberto Rosolin, che ha cristallizzato quell'esplorazione in un'immagine.
Il nuovo poster del FEFF, dunque, tratteggia una risposta possibile attraverso un doppio movimento degli occhi: i nostri, che al termine del viaggio impattano nel profilo di una ragazza dai tratti orientali, icona del futuro prossimo o (perché no?) del passato remoto, e i suoi, che a propria volta guardano lontano, cercando "un'altra parte" da esplorare. L'Occidente, forse?
Lasciando aperta l’interpretazione, Rosolin ha operato con la tecnica del light painting (i fasci di luce derivano dall’uso di led e sono stati proiettati direttamente sul viso della modella, senza l’ausilio di software) e ha messo a punto un ritratto luminoso dove l’hi-tech contiene elementi di tradizione e dove l’estetica sci-fi contiene elementi onirici.
Tra sogno e realtà, dunque, il Far East Film Festival si appresta a diventare “maggiorenne”: dal 22 al 30 aprile, infatti, vedrà accendere i riflettori internazionali sulla sua diciottesima edizione! I 60 titoli del programma attingeranno, come sempre, alle migliori produzioni dell'ultima stagione (blockbuster, cult movie, outsider su cui scommettere, ma anche “oasi d’autore” da tutta l'Asia).
Il calendario del #FEFF18 – c’è tempo fino al 14 marzo, ricordiamo, per acquistare gli accrediti a prezzo promozionale (tutte le info su www.fareastfilm.com) – sarà ancora una volta impreziosito da un fittissima rete di eventi collaterali, disseminati nel centro di Udine, e, ovviamente, non mancheranno il FEFF Campus, la scuola di giornalismo per giovani talenti europei e asiatici, e il workshop internazionale Ties That Bind, che ormai da anni mette in connessione produttori occidentali e orientali.
Roberto Rosolin è nato a Gorizia nel 1980. Dopo aver studiato e aver iniziato la sua carriera di grafico in Friuli Venezia Giulia, si è trasferito a Londra (dove adesso vive e lavora). Attualmente è art director del Fabric, storico locale londinese, e della sua omonima etichetta discografica, il cui output creativo ha riscosso grandi attenzioni nel panorama creativo internazionale. Recentemente il suo lavoro insieme al fotografo Mads Perch è stato utilizzato per la copertina dell'annuale di fotografia di Creative Review.
AsianPat
07 Mar 2016
Mi piace molto il poster ! 
Non riconosco il soggetto però...

Non riconosco il soggetto però...
François Truffaut
11 Mar 2016
Il Far East Film Festival 18 anticipa un altro gioiello della line-up: in prima italiana l’attesissimo Three Stories of Love di Hashiguchi Ryosuke, meravigliosa indagine sentimentale nella Tokyo di oggi.
comunicato stampa del 10 marzo 2016
UDINE – Dopo aver annunciato The Inerasable, la splendida ghost story di Nakamura Yoshihiro, il Far East Film Festival di Udine anticipa un altro gioiello della diciottesima line-up: restiamo sempre in Giappone, una delle patrie più fertili del nuovo cinema asiatico, ma abbandoniamo il J-horror per un’opera espressamente d’autore. Ed ecco l’attesissimo Three Stories of Love di Hashiguchi Ryosuke.
Uscito in patria lo scorso novembre per la Shochiku Broadcasting, il film appare subito – nei suoi 140 minuti – una lucidissima (e meravigliosa) indagine sentimentale costruita con un meccanismo narrativo quasi altmaniano. Sull’asfalto ruvido delle strade metropolitane, sotto i ponti e nelle periferie urbane, tre “personaggi in cerca d’amore” sono impegnati in una lotta quotidiana constante.
Dal mosaico di America oggi, dunque, al mosaico di tre storie che raccontano implacabilmente la passione nelle sue declinazioni più universali e dolorose (un uomo distrutto dall’assassinio della moglie, un avvocato gay che ama non riamato, una casalinga trascurata dal marito). Tre storie che si sfiorano e una tessitura geometrica che rivela tutta l’abilità di Hashiguchi Ryosuke, classe 1962, collezionista di premi e di talenti (oltre ad essere il regista di film ben impressi nella memoria, i cult All Around Us del 2008 e Hush! del 2001, è anche sceneggiatore, attore e romanziere).
Come 0.5 MMdiMomoko Ando (presentato al FEFF 17) o Be My Baby di One Hitoshi (FEFF 16), tanto per fermarci a due esempi molto recenti, Three Stories of Love – a Udine in prima italiana – restituisce perfettamente l’ampiezza delle scelte artistiche e stilistiche del Far East Film. Un Festival che, senza mai perdere di vista la propria vocazione popolare, ha sempre affiancato ai blockbuster e ai cult movie anche i migliori titoli d’essai offerti dal mercato orientale.
Messaggio modificato da François Truffaut il 11 March 2016 - 04:09 PM
comunicato stampa del 10 marzo 2016
UDINE – Dopo aver annunciato The Inerasable, la splendida ghost story di Nakamura Yoshihiro, il Far East Film Festival di Udine anticipa un altro gioiello della diciottesima line-up: restiamo sempre in Giappone, una delle patrie più fertili del nuovo cinema asiatico, ma abbandoniamo il J-horror per un’opera espressamente d’autore. Ed ecco l’attesissimo Three Stories of Love di Hashiguchi Ryosuke.
Uscito in patria lo scorso novembre per la Shochiku Broadcasting, il film appare subito – nei suoi 140 minuti – una lucidissima (e meravigliosa) indagine sentimentale costruita con un meccanismo narrativo quasi altmaniano. Sull’asfalto ruvido delle strade metropolitane, sotto i ponti e nelle periferie urbane, tre “personaggi in cerca d’amore” sono impegnati in una lotta quotidiana constante.
Dal mosaico di America oggi, dunque, al mosaico di tre storie che raccontano implacabilmente la passione nelle sue declinazioni più universali e dolorose (un uomo distrutto dall’assassinio della moglie, un avvocato gay che ama non riamato, una casalinga trascurata dal marito). Tre storie che si sfiorano e una tessitura geometrica che rivela tutta l’abilità di Hashiguchi Ryosuke, classe 1962, collezionista di premi e di talenti (oltre ad essere il regista di film ben impressi nella memoria, i cult All Around Us del 2008 e Hush! del 2001, è anche sceneggiatore, attore e romanziere).
Come 0.5 MMdiMomoko Ando (presentato al FEFF 17) o Be My Baby di One Hitoshi (FEFF 16), tanto per fermarci a due esempi molto recenti, Three Stories of Love – a Udine in prima italiana – restituisce perfettamente l’ampiezza delle scelte artistiche e stilistiche del Far East Film. Un Festival che, senza mai perdere di vista la propria vocazione popolare, ha sempre affiancato ai blockbuster e ai cult movie anche i migliori titoli d’essai offerti dal mercato orientale.
Messaggio modificato da François Truffaut il 11 March 2016 - 04:09 PM
fabiojappo
12 Mar 2016
Three Stories of Love di Hashiguchi Ryosuke mi interessa tantissimo !