[RECE][SUB] Elbowroom
creep
31 Mar 2012
Elbowroom
Soom
숨
So-hee vive e presta servizio in un centro per disabili. Innamoratasi di Min-su, un suo compagno disabile, fa sesso con lui fin quando non rimane incinta e la situazione diventa così evidente che il direttore dell'istituto cerca di tamponare lo scandalo facendola sposare con il ragazzo. Ma gli agenti dei servizi sociali scoprono la gravidanza di So-hee e sospettano che sia stata molestata nel centro. So-hee, essendo disabile, non riesce a comunicare all'esterno la sua versione dei fatti. Viene inviata in una casa famiglia e il bambino verrà dato in adozione nonostante la sua contrarietà, invisibile all'esterno.
Versione
Theonlyh
Genere
Drammatico
Regia e Sceneggiatura
Ham Kyoung-rock
Interpreti
Park Ji-won, Sin Yeon-sook,
Hong Seok-yeon, Lee Won-seop
Corea del Sud, 2009, 89'
Elbowroom, ovvero, spazio per muoversi, limitato per Soo-hee, sia fisicamente, essendo disabile, sia emotivamente, non riuscendo a poter comunicare all'esterno la sua volontà. La regia segue obliquamente con la camera a mano la sagoma della protagonista ed è attenta a cogliere i dettagli che esprimono tenerezza, ad esempio quando rimprovera il ragazzo di non tenerla per mano prima di andare a fare sesso, o l'evoluzione del personaggio, dapprima severo nel fare da balia alle sue compagne e poi comprensivo, quando mette la cioccolata in bocca alla sua compagna di stanza abusata dal figlio del pastore.
Straordinaria l’interpretazione di Park Ji-woon, che trascende il "vantaggio" della sua condizione fisica. Ogni suo gesto, ogni sua espressione, ogni suo sospiro è perfettamente calibrato alla situazione, riuscendo a rendere visibile allo spettatore il turbamento emotivo che il suo personaggio non può comunicare ai suoi miopi interlocutori.
Non mancano ellissi a livello di sceneggiatura che seppur non pregiudicano la visione d'insieme, non rendono totalmente chiare le situazioni. Ma in sintesi è un film molto bello. Ricorda per il soggetto Oasis, ma a differenza del film di Lee Chang-dong non vi è una presa di posizione netta contro l'ambiente esterno e una risposta univoca e incontrovertibile, fattore che implica molteplici riflessioni su cosa sia giusto e cosa sia sbagliato. Insomma, un film che impone più domande che risposte.
Sottotitoli
Ordina il DVD su
Cignoman
01 Apr 2012
Momoko
02 Apr 2012
Shimamura
06 Apr 2012
fabiojappo, il 01 April 2012 - 10:13 AM, ha scritto:



No, assolutamente no!
Per quanto il tema abbia delle analogie questo film non ha nulla a che vedere con Oasis, sia nell'impostazione che nell'introspezione. I due registi creano un amessa in scena che è a dir poco antitetica, trattando uno, come tutto il cinema di Lee, di "disagio sociale" e non di diversità, mentre l'altro è espressamente rivolto, non senza un chiaro intento commerciale (ma alcuni leggono autoriale) alla disamina dell'incomunicabilità (molto da cinema giapponese) a causa della diversità.
Lasciate stare Oasis, credetemi!
moonblood
25 Apr 2012
Consigliato a chi vuole vedere un film asciutto e senza colpi di scena.