[NEWS] A Big Deal
Tsui Hark
22 Oct 2011
A Big Deal
Presentato il 10 ottobre a Pechino (foto), il film sarà nei cinema (cinesi, asiatici e americani) a novembre. Questa commedia nera racconta la storia di tre fratelli (Lan Zheng Long, Chapman To e Kimi Qiao), che si imbarcano verso Dubai per un affare di due miliardi di dollari.
Girato tra Pechino, Seoul e Dubai, A Big Deal è uno dei tre film (Sex and City 2 e Mission: Impossible 4) che hanno avuto la possibilità di 'entrare' negli Emirati Arabi.
Trailer qui
Messaggio modificato da Tsui Hark il 02 November 2011 - 10:14 PM
battleroyale
22 Oct 2011
No, ma aspetta, nel senso che negli Emirati Arabi sono usciti solo tre film in tutta la storia? :O
Tsui Hark
22 Oct 2011
battleroyale, il 22 October 2011 - 12:51 PM, ha scritto:
No, ma aspetta, nel senso che negli Emirati Arabi sono usciti solo tre film in tutta la storia? :O
Messaggio modificato da Tsui Hark il 22 October 2011 - 01:54 PM
sobek
16 Dec 2011
A Big Deal
巨额交易
Regia: Ma Li wen
Cina , 2011
Il paese travolto dalla ricchezza e dalla affannosa corsa all'arricchimento è divenuto un abusatissimo topos della cinematografia cinese: non esiste quasi lavoro che non ne faccia un accenno, persino in quelli storici in cui sotto la metafora traslata nel tempo si racconta questo processo tumultuoso che da tante parti inquieta in maniera trasversale la nazione.
La regista quarantenne Ma Li wen, che ha già sulle spalle due lavori che ricevettero a suo tempo buoni apprezzamenti ( You and me e Lost and found), costruisce una commedia brillante/romantica facendo perno proprio sul fenomeno dell'arricchimento ad ogni costo che ossessiona soprattutto le nuove generazioni (paradigmatica in tal senso l'interpretazione che da il personaggio interpretato da Chapman To in un passaggio del film).
Alla generazione dei trentenni infatti appartengono i tre protagonisti che vediamo all'inizio del film distesi al sole di Dubai, sognando arricchimenti favolosi e bella vita, i quali decidono di non essere più colletti bianchi, anche perchè uno di loro è stato pure licenziato, e forti solo di qualche idea e dalla convinzione che sono giovani, talentuosi e belli, prendono il volo per la mecca di questo inizio millennio che è Dubai, al grido " Gli occidentali non hanno più soldi, ce li abbiamo solo noi cinesi", con un progetto immobiliare da realizzare, attirando però prima un flusso di investimenti, visto che loro hanno in tasca solo qualche spicciolo.
Abboccamenti, riunioni, chiacchiere, progetti faraonici tesi a creare una specie di nuova Las Vegas nel deserto che richiami alla memoria i fasti dell'antica Cina, investitori infartuati che mollano all'ultimo, altri che mettono i soldi e che si imbufaliscono quando vedono che non si quaglia,illusioni e delusioni che si alternano, vite private che vanno a rotoli perchè le mogli vogliono mariti ricchi e perchè anche fare un figlio ha il suo prezzo, un continuo avanti e indietro Pechino-Dubai, una giovane anch'essa licenziata che torna dalla Corea col cuore spezzato e che con un matrimonio lampo diverrà la moglie di uno dei tre, a sua volta mollato dalla fidanzata che lo reputa un perdente: un bel bailamme tipico da commedia con brio, che quando i sogni sembrano ormai definitivamente infranti regala un colpo di scena finale che nasconde una morale chiara; i soldi non comprano tutto e soprattutto può non bastare il talento e le idee, a volte sono i sentimenti ( e forse le raccomandazioni) a fare ottenere ben più.
Il lavoro di Ma Li wen possiede sicuramente alcuni pregi: è originale nella sua confezione tecnica grazie al frequente uso dell'animazione che fa la regista, regalando un atmosfera quasi da favola e accompagnando il tutto con una base musicale calzante,possiede un certa carica ironica che si esplica in alcuni momenti divertenti ( i regali patacca che i tre fanno al magnate che vogliono tirare dentro l'affare, spacciandoli per cimeli appartenuti a grandi tycoon, le corse con le jeep nel deserto come bambini idioti, un assimilare certi comportamenti dei nuovi ricchi cinesi a quelli comici di certi ricconi occidentali) , lascia intravvedere sotto lo sguardo sorridente il pericolo di certi atteggiamenti quasi ossessivi che mirano all'arricchimento.
Meno convincente sembra la commistione tra commedia brillante e commedia sentimentale che offre spesso l'impressione di una rotta non proprio lineare della storia, così come , seppur visti sotto l'ottica dell'ironia e del contesto, non convincono certi stereotipi di belli/e e fichetti/e cuciti addosso ai protagonisti, aspetto che sicuramente farà piacere al grande pubblico, ma che all'interno del film infastidisce un po'.
Il lavoro comunque si fa vedere piacevolmente, ha ritmo e, pur con diversi limiti, una certa brillantezza: commedia senza particolari pretese ma indubbiamente ben diretta con un frequente utilizzo di tecniche di ripresa e di montaggio videoclippate in cui abbondano le vedute da cartolina di Pechino e di Dubai, indubbiamente belle ma un po' fini a se stesse.
Chapman To, istrione come sempre, svetta su tutto il cast, regalando ancora una volta una prova più che convincente.
Messaggio modificato da sobek il 16 December 2011 - 10:31 PM
sobek
16 Dec 2011
Dalla regia mi dicono che c'era già il topic su questo film; chiedo venia, forse è meglio spostare lì

paolone_fr
23 Dec 2011
l'ultimo film di ma liwen, regista conosciuta al feff 2006 per il piccolo e sentito you and me, e ritrovata poi alle prese con un cinema più commerciale ma sempre intelligente con desires of the heart e lost and found, è una comemdia romantica che vorrebbe ironizzare sulla sete di guadagno e successo dei nuovi cinesi, ma non ci riesce se non pochissimo.
un trio di protagonisti un po' malassortito si avvenutra in un investimento immobiliare a dubai che sembra la scommessa giusta ma non li porta se non in una serie di vicoli ciechi. e così è la vita, soprattutto per chi vuole arricchirsi facilmente. e in tempo di crisi
amen.
la pesantezza del tutto è un po' attenuata dagli inserti animati , ma in generale a big deal è un'accozzaglia di situazioni che si succedono un po' a cazzo di cane e senza farti mai innamorare di un personaggio o una tramma, a differenza di quanto avveniva in desires of the heart.
un trio di protagonisti un po' malassortito si avvenutra in un investimento immobiliare a dubai che sembra la scommessa giusta ma non li porta se non in una serie di vicoli ciechi. e così è la vita, soprattutto per chi vuole arricchirsi facilmente. e in tempo di crisi
amen.
la pesantezza del tutto è un po' attenuata dagli inserti animati , ma in generale a big deal è un'accozzaglia di situazioni che si succedono un po' a cazzo di cane e senza farti mai innamorare di un personaggio o una tramma, a differenza di quanto avveniva in desires of the heart.