La Madhouse lancia il suo primo lavoro interamente in 3D
Lo si aspetta da dicembre 2008, ma finalmente sta arrivando. Yona Yona Penguin di Rintaro sarà presentato in anteprima a Venezia 66 nella sezione fuori concorso. Dopo aver visto l’altro anno Ponyo sulla scogliera di Miyazaki, un prodotto interamente disegnato a mano, quest’anno tocca ad un lavoro interamente fatto al computer rappresentare l’animazione giapponese.
Infatti questo sarà il primo lavoro interamente realizzato in 3D CGI dalla Madhouse (con la co-produzione della Dynamo Pictures). La casa di produzione ha definito però Yona Yona Penguin una pellicola che porta la sensibilità e il tipo di disegno tipici degli anime in un mondo in tre dimensioni. L’effetto, da quel che si vede, non è per nulla enfatizzato: si voleva infatti tenere la sensazione di un film d’animazione tradizionale, pur fatto interamente a computer.
Costato 12 milioni di dollari, scritto da Tomoko Konparu, il film narra le magiche vicende di una bambina che si ritrova in un mondo fantastico, popolato da creature strane e goblin che credono che la loro salvezza sia legata proprio ad un pinguino. I deliziosi personaggi sono stati creati da Katsuya Terada (che negli ultimi anni ha collaborato a Hellboy e Yattaman), ma starà a Rintaro riuscire a portare lo spettatore nel mondo di Yona Yona Penguin. Ma dall’autore di Capitan Harlock e dell’affascinante Metropolis, ci si può attendere questo ed altro. (Gabriele C.)
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Il trailer:
Sembra strizzare molto l'occhio al pubblico occidentale.