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[CINEMA] MUALLAF (The Convert), di Yasmin Ahmad


6 risposte a questa discussione

#1 paolone_fr

    GeGno del Male

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Inviato 18 August 2008 - 02:50 PM

MUALLAF (The Convert)
...una storia di riconciliazione e guarigione per Yasmin Ahmad...



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Yasmin Ahmad è una regista malese già nota per i suoi spot commerciali (come questo qua, ad esempio), ed è un poco la pioniera della nuova generazione del cinema malese, capace di portare avanti una poetica ingenua e piacevole pur nella sua drammaticità (spesso anche autobiografica, come in SEPET, o in MUKHSIN).
MUALLAF, con titolo internazionale THE CONVERT, è la storia di due ragazze musulmane scappate di casa e dall'ombra di un padre ingombrante e del loro incontro con un insegnante di origini cristiane, incontro che cambierà la vita di tutti e tre. Le due ragazze, la maggiore che lavora la notte in un pub e la minore che cita dal Corano alla Bibbia e da S. Agostino a Laozi, vivono in un mondo tutto loro dove il centro è la fede, e questa loro semplice e solare spiritualità si riflette anche sulle giornate di chi le circonda, sia un'insegnante che non le capisce o sia una ragazzina in coma cui solo loro fanno visita.
Il film ha un tono leggero, anche quando si sposta sul passato drammatico dei personaggi, ed è proprio grazie al tocco della Ahmad che una storia che sembra scontata e banale prende la sua forza da una visione semplice e fanciullesca della vita e della religione.
La grandezza di questa piccola storia sta nel portare il sorriso, quello vero e aperto, lontano dalla risata grassa o dallo sghignazzo, in un mondo del cinema internazionale che ai festival è abituato a guardare film musoni e introversi per spettatori ingrigiti nemmeno troppo controvoglia.
Difficile però da capire lo spirito di Muallaf, perché va colto e non meditato, perché chi si ferma a parlare di incongruenze e di teologia dopo aver finito di vedereo, beh... senza offesa, ma il problema è suo, e non del film di Yasmin Ahmad, e a me un po' dispiace per loro.
Un raggio di sole, come c'è più bisogno che sia il cinema, quello vero. Io me lo godo.



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#2 ziadada

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Inviato 14 September 2008 - 04:45 PM

:em05: :em16: :em16:


ps: ho scoperto per caso che il poster di Muallaf è stato ideato da Ng Choo Leong (che interpreta il protagonista in Sepet ma di mestiere "vero" fa l'art director) e fotografato dal cattivone Jimmy, sempre di Sepet... :em16:
"So you believe in ghosts, do you sergeant?"
"I believe in God the Father, God the Son and the sidhe ridin' the wind."

#3 ziadada

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Inviato 06 November 2008 - 10:48 AM

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"Muallaf" ha ricevuto una menzione speciale al Tiff (ed io voglio vederlo)... :em66:
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#4 paolone_fr

    GeGno del Male

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Inviato 06 November 2008 - 12:22 PM

...eh, intanto pare esca a Singapore, perché ci sono difficoltà nella distribuzione in Malesia. La Ahmad ha comunque detto che è fiduciosa nell'aiuto di Allah :em66:

#5 ziadada

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Inviato 30 October 2010 - 11:24 PM

Dopo più di due anni da quando paolone ne ha parlato la prima volta, questa sera finalmente sono riuscita a vedere Muallaf. Come giustamente disse lui a suo tempo, questo è un film che sicuramente vuole parlare prima al cuore che all'intelletto, e che arriva a dire delle cose (per me) importanti sulla religione (anzi, direi sulle religioni monoteiste) proprio disintellettualizzandole. Ana ed Ani, le due sorelle musulmane, pregano, amano e perdonano; studiano, anche, ma lo studiare è soprattutto desiderio di stare vicino alle cose sacre e (senza soluzione di continuità) nostalgia della madre. Sia le due ragazze che il cristiano Brian hanno sofferto per mano di un padre violento; ma mentre per le prime la religione, passata dalla madre, è accoglienza e fiducia, per il secondo è sostanza e strumento della pedagogia nera che l'ha visto umiliato e punito; e così le ragazze hanno attraversato la prova e mantenuto la fede, mentre lui si è allontanato, dalla fede e dalla madre delatrice/complice del padre; e se ora si avvicina alle ragazze, se legge il Corano e pensa di studiare l'arabo con Ana, non è perché senta il desiderio di una religione diversa: cerca, là dove gli si mostra, dove gli è possibile, per imitazione ed anche attraverso il desiderio, che l'aveva perduto, di riscoprire la fonte di una possibile fede in un Dio misericordioso, vicino e pronto alla riconciliazione ed al conforto. Nessuno si converte, in questa storia. Ma più di un personaggio ritrova la strada di casa.
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#6 paolone_fr

    GeGno del Male

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Inviato 01 November 2010 - 12:21 AM

Visualizza Messaggioziadada, il 30 October 2010 - 11:24 PM, ha scritto:

Dopo più di due anni da quando paolone ne ha parlato la prima volta, questa sera finalmente sono riuscita a vedere Muallaf. Come giustamente disse lui a suo tempo, questo è un film che sicuramente vuole parlare prima al cuore che all'intelletto, e che arriva a dire delle cose (per me) importanti sulla religione (anzi, direi sulle religioni monoteiste) proprio disintellettualizzandole. Ana ed Ani, le due sorelle musulmane, pregano, amano e perdonano; studiano, anche, ma lo studiare è soprattutto desiderio di stare vicino alle cose sacre e (senza soluzione di continuità) nostalgia della madre. Sia le due ragazze che il cristiano Brian hanno sofferto per mano di un padre violento; ma mentre per le prime la religione, passata dalla madre, è accoglienza e fiducia, per il secondo è sostanza e strumento della pedagogia nera che l'ha visto umiliato e punito; e così le ragazze hanno attraversato la prova e mantenuto la fede, mentre lui si è allontanato, dalla fede e dalla madre delatrice/complice del padre; e se ora si avvicina alle ragazze, se legge il Corano e pensa di studiare l'arabo con Ana, non è perché senta il desiderio di una religione diversa: cerca, là dove gli si mostra, dove gli è possibile, per imitazione ed anche attraverso il desiderio, che l'aveva perduto, di riscoprire la fonte di una possibile fede in un Dio misericordioso, vicino e pronto alla riconciliazione ed al conforto. Nessuno si converte, in questa storia. Ma più di un personaggio ritrova la strada di casa.

ne è passata di acqua sotto i ponti, ed è passata anche jasmin ahmad, in questo paio d'anni (T_T), ma una scena e un personaggio me li ricordo ancora con nitidezza: la ragazza di origine cinese che lavora nel bar con la maggiore delle sorelle protagoniste, miscredente e attaccata al denaro come solo un cinese sa essere, eppure capace di fare la cosa più umanamente coraggiosa di tutta la storia, di sicuro più coraggiosa di tutte le parole e le preghiere delle protagoniste :em41:

#7 ziadada

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Inviato 01 November 2010 - 10:50 AM

Visualizza Messaggiopaolone_fr, il 01 November 2010 - 12:21 AM, ha scritto:

ne è passata di acqua sotto i ponti, ed è passata anche jasmin ahmad, in questo paio d'anni (T_T), ma una scena e un personaggio me li ricordo ancora con nitidezza: la ragazza di origine cinese che lavora nel bar con la maggiore delle sorelle protagoniste, miscredente e attaccata al denaro come solo un cinese sa essere, eppure capace di fare la cosa più umanamente coraggiosa di tutta la storia, di sicuro più coraggiosa di tutte le parole e le preghiere delle protagoniste :em41:

scena pregnantissima, assolutamente :em41:
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