Noroi – La Maledizione
Titolo originale: Noroi
Riferimento sottotitoli: AXiNE
Produzione: Giappone, 2005
Genere: Horror
Regia: Kôji Shiraishi
Sceneggiatura: Kôji Shiraishi, Naoyuki Yokota
Cast: Masafumi Kobayashi, Marika Matsumoto, Maria Takagi, Hiroshi Aramata, Dankan, Mitsuo Hori, Ai Iijima, Rio Kanno, Kana Yano, Ungirls
Durata: 115'
La notte del 12 aprile 2004 la casa di Masafumi Kobayashi,giornalista del paranormale, va a fuoco.
In seguito la moglie di Kobayashi, Keiko, viene ritrovata carbonizzata fra le macerie.
Il corpo di Kobayashi non viene ritrovato. Ad oggi risulta ancora scomparso.
Kobayashi aveva da poco ultimato un video documentario intitolato "Noroi – La Maledizione", in cui era ricostruita la sua indagine riguardante la sparizione di una bambina dotata di poteri psichici, la presunta possessione di una giovane attrice e altri fatti inspiegabili, e la loro apparente correlazione con degli antichi e non documentati rituali compiuti nel villaggio di Shimokage, sommerso da un lago artificiale nel 1978.
Noroi utilizza per la narrazione l'espediente della videocassetta-documento che già fece la fortuna (meritata? Chissà) di The Blair Witch Project, con l'ovvio e subdolo scopo di sfumare e confondere la linea di confine tra fiction e realtà, tra immaginazione e cronaca vera.
E ci riesce.
La telecamera a mano si sostituisce quindi ai nostri occhi, rendendoci testimoni diretti di eventi inspiegabili e terrificanti, nei panni del cameraman di Kobayashi o di Kobayashi stesso.
L'intelligenza di Noroi sta nel non catapultarci subito negli eventi, facendoci seguire anche le ricerche a vuoto, i falsi indizi, la raccolta di testimonianze. Oltre a questo ci vengono mostrati in continuazione spezzoni di varietà televisivi, notiziari, articoli di giornale in qualche modo connessi all'indagine.
Tutto questo sempre e solo con lo scopo di aumentare il senso di verosimiglianza di quello a cui stiamo assistendo, passando gradualmente da situazioni ordinarie, o comunque riconducibili ad una sfera "razionale", agli incubi più spaventosi.
Pur non discostandosi sensibilmente, come temi, dalle classiche storie di fantasmi e demoni a cui il cinema nipponico (e i suoi emuli occidentali) ci hanno negli ultimi anni abituato, il film di Shiraishi riesce ad essere originale, convincente, e , soprattutto, assolutamente terrificante.
Questa è la mia prima traduzione/recensione, spero di aver fatto tutto giusto. Buona visione!
Messaggio modificato da Kiny0 il 13 October 2012 - 11:40 AM