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cinemaTokio, il titolare dell' Agricoltura era coinvolto in scandali finanziari Il premier: «Mi sento responsabile». Al Giappone il record dei suicidi
Quello che aveva in mente, a leggere attentamente le sue parole, l' aveva lasciato intendere. «Sono ben cosciente delle mie responsabilità di ministro. È mio dovere far sì che cose simili non si ripetano», aveva detto Toshikatsu Matsuoka, 62 anni, titolare del dicastero dell' Agricoltura nel governo del premier Shinzo Abe. Parole che in Giappone, da secoli, significano soltanto una cosa: pagare con il proprio sangue. E infatti Matsuoka, da settimane nel mirino dei media e dell' opposizione per presunti scandali finanziari, ieri ha commesso harakiri: si è suicidato. Un suo collaboratore lo ha trovato in fin di vita nella foresteria della Dieta, il Parlamento giapponese. Ancora in pigiama, si era impiccato a una porta dei locali utilizzati dai responsabili di governo attesi per un' audizione di fronte ai parlamentari. Un' audizione che il ministro non poteva affrontare senza perdere la faccia. Inaccettabile nel codice dei samurai, che scorre ancora nelle vene dei «grandi uomini» giapponesi, attaccati più all' onore che alla vita. Subito soccorso, Matsuoka è morto in ospedale. Per il premier Abe, è «una vicenda estremamente sciagurata; sono distrutto dalla tristezza», ha dichiarato. Comprensibile: Matsuoka era ben introdotto nella potente lobby agricola, uno dei punti di forza di qualunque governo in Giappone. E aveva ben lavorato, da quando era entrato in carica a settembre 2006, riuscendo a riprendere l' esportazione di riso verso la Cina: in tempi di freddezza tra i due Paesi, un fondamentale canale di dialogo basato sul comune interesse. Ora, questo suicidio eccellente rischia di dare un colpo fatale alle speranze di Shinzo Abe di invertire una tendenza che da mesi, di scandalo in scandalo, sta trascinando al ribasso il gradimento del premier stesso e dell' esecutivo. Gli elettori sembrano insoddisfatti degli scarsi risultati del governo in materia di protezione sociale e soprattutto per il delicato problema della gestione delle pensioni pubbliche, prossime al collasso. Tra due mesi, il 22 luglio, si terranno in Giappone le elezioni per il rinnovo di metà della Camera Alta, un test fondamentale. Che ora appare insormontabile: da oltre il 70 per cento monitorato nel settembre dello scorso anno, stando a un sondaggio del quotidiano centrista Mainichi, l' approvazione per il governo è scesa al 32 per cento, 11 punti in meno del mese scorso. Abe ha riconosciuto che il suicidio di Matsuoka avrà «un impatto significativo sul governo. Sono io che l' ho nominato ministro; mi sento responsabile». In realtà, Matsuoka, dal 1990 deputato per il Partito liberal-democratico, formazione al potere ininterrottamente da cinquant' anni, è rimasto invischiato in uno dei tanti casi di malversazione connaturati al sistema. Era accusato di aver ricevuto fondi illeciti (un milione di yen, pari a 6.600 euro) da una società edilizia che poi ha vinto diverse gare d' appalto e, cosa più grave, di aver presentato note spese inesistenti (per un totale di 28 milioni di yen, 180 mila euro) per ottenere rimborsi dallo Stato. «Il ministro si è rifiutato di spiegare con chiarezza la sua posizione riguardo le accuse, limitandosi a dichiarare di essere "in linea con le leggi"», aveva scritto ieri mattina il conservatore Yomiuri Shinbun. Il segnale che era stato abbandonato dall' establishment. Una vergogna inammissibile per chi ha responsabilità di governo. Ed ecco la decisione di togliersi la vita. Peraltro in sintonia con un triste primato: in Giappone il tasso di suicidi in rapporto alla popolazione è il maggiore tra i Paesi industrializzati. Secondo l' ultimo rapporto della polizia il numero di persone che si sono uccise nel 2005 ha superato per l' ottavo anno consecutivo quota 30.000, attestandosi a 32.552 casi, lo 0,7 per cento in più rispetto al 2004. Si uccidono le mogli abbandonate dai mariti, gli studenti che falliscono a scuola e, più in generale, chi ritiene di avere perso la faccia, la tragedia più grande per un uomo nell' Estremo Oriente confuciano. Anche oggi. Il ministro dell' Agricoltura è il primo importante membro di un governo a togliersi la vita dal dopoguerra. Ma negli ultimi 25 anni vi sono stati quattro altri parlamentari che hanno fatto harakiri. Matsuoka, così facendo, ha riconquistato il suo onore di fronte ai connazionali. Shinzo Abe, visibilmente scosso dopo una visita al suo capezzale all' ospedale dell' Università Keio, ha detto: «Era sotto pressione. Ma avevo fiducia in lui. Ora ho notato che il suo viso è tornato sereno». (Paolo Salom)
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