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[RECE][SUB] Blues Harp

Traduzione di Miike

9 risposte a questa discussione

#1 Gacchan

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Inviato 20 June 2004 - 04:49 PM

Blues Harp
o_O.Xvid

Sub ita by miike



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Giappone, 1998
Interpreti: Ikeuchi Hiroyuki, Tanabe Seiichi, Sekino Saori, Mickey Curtis
Regia: Miike Takashi
Durata: 107 minuti


TRAMA: La storia racconta di Chuji, giovane spacciatore di Okinawa e talentuoso suonatore di armonica, che lavora part-time in un locale dove si esibiscono gruppi musicali di rock and roll. Una sera, mentre aiuta un giovane e ambizioso Yakuza di nome Kenji a fuggire da un gang capeggiata dal suo stesso fornitore di droga, conosce casualmente una ragazza con cui inizia una relazione sentimentale. Questa, assieme a uno dei membri del gruppo che si esibisce solitamente al locale, incoraggia Chuji a suonare l'armonica sul palco, e dopo una sola performance il giovane ottiene grande popolarità, tanto da attirare le attenzioni di un produttore discografico. Tutto per Chuji sembra andare per il meglio, ma…


COMMENTO: Nella sua carriera di regista, Miike ci ha abituato a film di ogni tipo, contraddistinti da stili e narrazioni azzardate e talvolta deliberatamente confuse. In questo caso, singolarmente, ci troviamo di fronte a una crime story dal taglio più "classico". Al contempo, Blues Harp è un film che aggiunge agli elementi classici del genere (sparatorie, scene d'azione) e a quelli peculiari dell'opera del regista (ironia, sequenze splatter, grande controllo stilistico) una sorprendente profondità emozionale: al centro stanno infatti gli intrecci tra diversi rapporti amorosi, e vengono proposti temi quali la gelosia, l'innocenza, il rapporto tra genitori e figli, e l'amore omosessuale. Più in generale, la pellicola è caratterizzata da un palpabile alone di misticismo, lo stesso che avrebbe caratterizzato il poetico The Bird People of China, realizzato sempre nel 1998.


NOTE: Finalmente sono riuscito a scrivere la rece di un film del mio mito, quindi si tratta, è ovvio, di un capolavoro :D . Ad ogni modo, Blues Harp è secondo me uno dei film più sottovalutati di Miike, in cui lo stile inconfondibile del regista si fonde con una storia complessa che parla di solitudine e isolamento culturale, e in cui si esibisce un cast di protagonisti (al solito) davvero ben amalgamato. Buona visione!




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Messaggio modificato da fabiojappo il 05 June 2014 - 05:53 PM


.::1 liter of Tears ;___; AW Fan Club::.

#2 polpa

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Inviato 20 August 2005 - 08:56 AM

Vecchio commento:

Premesso che ho un problema: sono stufo dei gangster. Di quelli americani, come di quelli giapponesi e di tutto il mondo.
Non provo compassione per loro solo perché sono omosessuali e si sentono esclusi.
Non soffro quando vengono feriti a morte. Godo, quando muoiono.
Non li sopporto piuuuuuuuuuuuuuuù!!! :em69:

Ecco, detto ciò, il film mi è risultato noioso da morire, anche per via del fatto che preferisco senza ombra di dubbio il Miike allegramente iconoclasta, caciarone e pazzo. Qui invece fa il "serio", raccontando una storia di doppia emarginazione nella quale l'unico interesse l'ho trovato nella figura, suppongo abbastanza rara nella cinematografia jappo, del ragazzo di origini afro-nipponiche (quanto al gangster gay, poteva tranquillamente prenderlo da tutte le parti e poi farsi ammazzare anche più di una volta! ... e non certo perché è gay, non mi fraintendete!).
Insomma, un 6 stiracchiato, perché la storia è talmente risaputa, rivista e telefonata, che l'unica cosa che davvero si salva è quel finale...
SPOILER
incredibilmente anti-spettacolare, quasi sprezzante, in cui ci viene negata la catarsi del martirio

#3 kunihiko

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Inviato 01 July 2007 - 06:45 PM

Siccome ho rivisto da poco questo bellissimo film di Miike, colgo occasione per completare un po' la scarna lista dei commenti. Anzitutto, è veramente uno dei film più misteriosamente sottovalutati del regista.
Non penso che classificarlo come yakuza-eiga possa fargli molta giustizia, perché il tema principale è tutt'altro. I personaggi protagonisti riassumuno un po' l'archetipo degli eroi mikiani. In questo caso collocati nello stesso lungometraggio, dove il regista ha fuso la componente del gangster movie a quello del dramma quotidiano. E' uno storia di emarginati, e proprio per questo non vi trovo nulla di banale, perché banalizzare l'ermarginazione è a mio modo di vedere abbastanza puerile, oltretutto Miike non scade nemmeno nei sentimentalismi gratuiti. L'omossesualità di Kenji è vissuta esternamente e tra i due si sviluppa un rapporto platonico, mai morboso. E Chuji è una figura molto asciutta, lontano dallo stereotipo del disadattato tout-court. La colonna sonora variegata è insieme ai due, la protagonista del film ed è gradevolissima. Francamente annoiarsi vedendo un film come questo mi sembra impossibile, capirei se si parlasse di un lavoro pieno di momenti morti o troppo adrenalinico, invece c'è un dosaggio perfetto dei momenti statici, e delle alzate di ritmo. La narrazione è scorrevole e il finale evita di cadere nella trappola del massacro collettivo, un po' come fece per Agitator tre anni dopo.
Insomma per come la vedo io, che stravedo per il Miike più sobrio è un bellissimo film.
Miike è stato marchiato come il regista dell'eccesso, per cui ogni volta che gira film di questo genere viene stroncato. Io penso che facendo questi film dimostri di saper cambiare registro come pochi altri al mondo.

Anzi approfitto per fare una piccola polemica, con le stroncature al genere Gangster.
I Gangster fanno parte volente o nolente della società che abbiamo costruito, alla maniera delle coppiette che si lasciano e prendono, dei politici corrotti e integri, dei dottori, degli operai dei perdigiorno e purtroppo anche degli sbirri, che sono una piaga anche peggiore della malavita, visto che il loro lavoro lo fanno pure con i piedi. Per cui prenderli come protagonisti per delle storie mi sembra anche ovvio. E' molto peggio imbottirsi delle parabole medioborghesi di uomini spossati da una vita di pensieri aulici, che sono lontano anni luce dalla vera realtà che li circonda, e a cui noi guardiamo con gli occhi sbarrati e la bocca aperta. Però capisco anche che forse la classe sociale a cui si appartiene condizioni molto le visioni di certi film. Io venendo su dalle fogne, sono per condizione molto più affezzionato ai personaggi di Miike seppur gangster che ai personaggi da Melò o da commedie romantiche, figli di un mondo da cui gli emarginati possono solo guardare da lontano. Vivendo da sempre in mezzo a questa gente, mi ritrovo molto meno a disagio che guardando un film sulla caduta della classe borghese o sugli amori impossibili di due giovani di buona famiglia.
”I confini della mia lingua sono i confini del mio universo.” Ludwig Wittgenstein.

n°0 fan of agitator - the best miike ever /Fondatore del Comitato per la promozione e il sostegno del capolavoro di Fruit Chan: MADE IN HONG KONG

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#4 polpa

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Inviato 01 July 2007 - 10:39 PM

Gesù, guarda che hai tirato fuori da una mia "non critica", evidentemente cazzarona, di ben due anni fa.
Trovi strano annoiarsi davanti a un film del genere?
Detto da uno che non sa apprezzare i film di Mizoguchi o Ozu perché sono in bianco e nero e perché non riesce a contestualizzarli.... mi viene solo da dire "il silenzio è d'oro".
Beh, a me succede che a volte annoiano i film contemporanei. Anche se li ha girati Miike, che adoro, e di cui non amo solo i film più scapestrati (anche se il più delle volte li preferisco).

Quanto al genere gangster, guarda, la tua "polemica" è del tutto superflua: nonostante quello che ho scrissi qua sopra, io sono uno che adora il cinema gangsteristico di Scorsese, quello vecchio in particolar modo, e di Kitano e di tanti altri, compresi i film USA anni 30.
Il fatto che non vengo "dalle fogne" non credo c'entri molto: è chiaro che il proliferare di un certo genere c'è proprio perché la maggior parte del pubblico vive una vita "normale" e sperimenta così una vita diversa, in modo vicario, servendosi del cinema, o della letteratura di genere. E poi magari c'è anche chi viene dalle fogne e ci si riconosce, buon per lui.

E ora, prima che gli sbadigli mi uccidano, vado a dormire. :em25:

#5 kunihiko

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Inviato 02 July 2007 - 11:17 AM

:rotfl: Eih polpuccia se ogni tanto non mi becco con te non riesco a prendere sonno. :rotfl:
Comunque la polemica, non è diretta, deriva da un dibattito aperto molto più intimamente con due personaggi indigesti del mio paese natio, che conosco (purtroppo) di persona, a cui mi sono riallacciato grazie al tuo commento, per cui non ti spaventare. Mi è solo servito da imput per lanciare al vento i miei strali. Peraltro; visto a quale secolo risaliva l'ultimo post, pensavo persino che non l'avrebbe letto nessuno, tanto meno tu che l'avevi stroncato. :rotfl: Oltretutto anche se sono risaputamente ottuso, non sono ancora affetto da demenza senile, ho guardato la data del tuo post, per cui immaginavo benissimo, che un commento scritto due anni fa non potesse essere preso a oggetto per un dibattito diretto con te.

Per il resto ho avuto modo di vedere, leggendo le tue recensioni passate, che l'odio per il genere come l'hai manifestato in questo topic, non esiste realmente, per cui penso che si tratti il tuo, di un'idiosincrasia per questo film e non per l'insieme.

Per il resto penso realmente che sia difficile annoiarsi a seguire certi film, ma sai bene anche tu; è questione di punti di vista. Del resto ognuno; credo affronti la visione di film in base alla dote che si porta appresso. Come ho già avuto modo di spiegarti, io sono un garzone di bottega, non ho gusti raffinati, per cui mi sembra ovvio che disponendo di bagagli culturali diversi, si abbia nell'insieme opinioni stratificate e molto eterogenee. Evidentemente nel mio bagaglio, manca la sensibilità, per apprezzare molti, degli antichi capolavori.

Però non preoccuparti mi piace talmente dibattere con te, che adesso cercherò tutti i tuoi post. Mi aiuta a passare delle buone giornate :em22:
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#6 polpa

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Inviato 02 July 2007 - 03:14 PM

Figurati! :rotfl:
Quello che non capisco è che se riesci ad apprezzare un film come questo, che è comunque un film raffinato e in un certo senso intimista, nel senso che pur facendo parte di un genere ne rivela, come tu stesso hai detto, gli aspetti più drammatici. Non capisco appunto come mai, se sei in grado di apprezzare un film del genere, non riesci ad apprezzare ritmi ed atmosfere simili, ma solo di epoche precedenti.
Minghia, un caso patologico sei, quasi quasi di faccio un'autopsia da vivo (e senza anestesia) :rotfl:

#7 kunihiko

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Inviato 02 July 2007 - 06:59 PM

Guarda Polpa, siccome ho la convinzione che il tuo amore per certi film, vada molto al di la di un voyerismo cinefilo, ma anzi, sia figlio di un amore sconfinato per quella che io considero cinematografia ostica, mi voglio dare una possibilità, da stasera, comincio a ritirare giù dai miei scaffali, la trilogia di Satiarajit Ray e tutti i film di Mizoguchi e Ozu che ho in repertorio, e giuro che mi metto a guardarli, lasciando da parte i miei pregiudizi, con l'occhio più neutrale possibile, quando avrò finito di vederli uno ad uno, posterò le mie considerazioni, tenendo conto della massima oggettività possibile.
Giuro, farò il commento fotogramma per fotogramma se necessario!

Alla fine, se riuscirai a farmi amare i loro film, potrai dire di aver compiuto un miracolo virtuale.

per Reductio ad absurdum, potrei riconsiderare tutte le mie idee in materia... E' proprio per lo stesso principio che ho smontato capolavori passati, ho anche amato capolavori passati!
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#8 Dan

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Inviato 02 July 2007 - 07:04 PM

tira giù, tira giù !

#9 polpa

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Inviato 02 July 2007 - 07:23 PM

Visualizza Messaggiokunihiko, il Jul 2 2007, 07:59 PM, ha scritto:

Guarda Polpa, siccome ho la convinzione che il tuo amore per certi film, vada molto al di la di un voyerismo cinefilo, ma anzi, sia figlio di un amore sconfinato per quella che io considero cinematografia ostica, mi voglio dare una possibilità, da stasera, comincio a ritirare giù dai miei scaffali, la trilogia di Satiarajit Ray e tutti i film di Mizoguchi e Ozu che ho in repertorio, e giuro che mi metto a guardarli, lasciando da parte i miei pregiudizi, con l'occhio più neutrale possibile, quando avrò finito di vederli uno ad uno, posterò le mie considerazioni, tenendo conto della massima oggettività possibile.
Giuro, farò il commento fotogramma per fotogramma se necessario!

Alla fine, se riuscirai a farmi amare i loro film, potrai dire di aver compiuto un miracolo virtuale.

per Reductio ad absurdum, potrei riconsiderare tutte le mie idee in materia... E' proprio per lo stesso principio che ho smontato capolavori passati, ho anche amato capolavori passati!

:rotfl:

Beh... auguri! :rotfl:





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