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[RECE][SUB] Little Forest: Summer/Autumn


6 risposte a questa discussione

#1 fabiojappo

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Inviato 09 June 2016 - 01:02 PM

Little Forest: Summer/Autumn


Ritoru Foresuto Natsu Hen・Aki Hen リトル・フォレスト 夏・秋


Immagine inserita

Anno: 2014
Durata: 111 min.

Soggetto: manga scritto e illustrato da Daisuke Igarashi
Sceneggiatura e regia: Junichi Mori


Cast:

Ai Hashimoto (Ichiko), Takahiro Miura (Yuuta)

Mayu Matsuoka (Kikko), Karen Kirishima (madre di Ichiko)


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Sinossi
Ichiko, dopo aver vissuto per un po' di tempo in una grande città, ha deciso di tornare al proprio villaggio natale: Komori (letteralmente Piccola Foresta). Sua madre, per qualche misterioso motivo, se n'è andata e non ha più dato notizie. Ichiko, seppur sola, conduce comunque una vita serena, in completa armonia con la natura e con il lavoro nei campi. Il passare dell'estate e l'arrivo dell'autunno, sono cadenzati dalla disponibilità dei vari prodotti della terra. Per ognuno di essi Ichiko ci racconta come riesce a coltivarlo o a trovarlo nei boschi, spiegando poi minuziosamente come va cucinato. Alla fine dell'autunno una lettera inaspettata della madre interrompe la serenità della giovane cuoca-contadina. Trailer


Recensione di Tyto
Ichiko è molto giovane, ma è cresciuta in campagna e ha già imparato da sua madre a coltivare il riso, a fare l'orto e a cucinare usando soltanto le risorse dei campi. Il ritorno al villaggio natale, dove si trova a vivere sola perché la madre se n'è andata, non è tanto una scelta di vita, quanto piuttosto una fuga dalla vita nella grande città, dove non è riuscita a trovare il proprio posto. Ma in questa dimensione agreste Ichiko è perfettamente a proprio agio, in completa armonia con la natura e con l'alternarsi delle stagioni. In una autarchia quasi totale, raccoglie i frutti del proprio lavoro e li usa per cucinare piatti squisiti e sani, insegnandoci tante cose pratiche su come prepararli, quasi fosse un libro di cucina vivente. Produrre da sola il proprio cibo, saperlo coltivare al meglio e cucinarlo alla perfezione, sembrano le uniche cose che interessano a Ichiko, sono per lei una ragione di vita e le danno una grande soddisfazione. Forse neppure sa perché è tornata a Komori, ma sta bene con sé stessa, la solitudine la esalta e le difficoltà quasi la divertono. La personalità di questa ragazza, così sicura di sé e al contempo bella e delicata, finisce per coinvolgere sempre più lo spettatore, alla scoperta di ingredienti e cibi giapponesi poco conosciuti e molto invitanti. Certo il film non è il classico dorama, con una storia avvincente e ben delineata, ma ha il pregio di essere originale e credibile. Esso infatti non ha il sapore di una filosofia new age, né vuol essere uno dei numerosissimi programmi di cucina o un documentario sulla vita nei campi, è un qualcosa di diverso, un'assoluta novità probabilmente. Il ritorno al lavoro nei campi qui non è solo voglia di una vita alternativa, tipo figli dei fiori, è qualcosa di credibile, è una naturale necessità di prendere il posto di quelli che si sono occupati delle campagne fino ad oggi (in questo caso la madre di Ichiko), è ritrovare un ritmo di vita originario, cosa che in fondo è possibile e forse, in certi casi, è l'unica scelta sensata che un giovane oggi possa fare. Da notare la perfezione nipponica nella presentazione dei piatti, nonché l'approccio stesso al cibo, frutto di un vero amore e di un grande rispetto per tutto ciò che si mangia. Il film vanta infatti la collaborazione con Yuri Nomura, cuoca e documentarista, autrice di Eatrip interessantissimo film già presente nei nostri archivi.


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SOTTOTITOLI

(versione: bluray - dvd)



Traduzione: Tyto



Il film prosegue con Little Forest: Winter/Spring





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Messaggio modificato da fabiojappo il 12 October 2016 - 12:51 PM


#2 fabiojappo

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Inviato 09 June 2016 - 01:50 PM

Grazie Tyto per questo film molto gradevole che trasporta lo spettatore in una dimensione quasi sospesa. Da un certo punto di vista anche paradossalmente perché in fondo non fa altro che mostrare il fare, il sapere che deriva dal fare del mondo contadino. Cosa che dimostra quanto probabilmente abbiamo perso di vista certe cose, che siamo imbottiti di parole e conoscenze staccate dal semplice reale, dall'atto pratico. Che sappiamo magari i pomodori contengono licopene, ma non abbiamo mai visto crescere una pianta di pomodori e non siamo in grado di gestire un piccolo orto...

#3 JulesJT

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Inviato 09 June 2016 - 07:47 PM

Io l'ho adorato! :em41: Grazie mille, Tyto!
Film che trasuda amore (e rispetto) per la natura da tutti i pori.
Visione a dir poco suggestiva che scorre in modo armonioso.

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Cinema Asiatico:
Welcome to the Space Show, Udaan (2010), Goyōkin, Fuse, Dragon Town Story, The River with No Bridge, ILO ILO, A Time in Quchi
Still the Water, Norte - the End of History, The Terrorizers, Yi Yi, Stray Dogs, Tag,
Cemetery of Splendour, A Brighter Summer Day,
Labour of Love,Double Suicide, Japanese Girls at the Harbor, Nobi (Fires on the Plain), The Postmaster, Radiance, Liz and the Blue Bird
Modest Heroes,
The Seen and Unseen, Killing, Dwelling in the Fuchun Mountains, The Woman Who Ran,


L'Altro Cinema:
Kriegerin, Chop Shop, Marilena de la P7, Kinderspiel, Kes, Abbas Kiarostami (special), Hanami, L'enfance nue, Short Term 12
Mamasunción, The Rocket, The Selfish Giant,
Argentinian Lesson, Holubice, The Long Day Closes, Mon oncle Antoine, O som do Tempo
Mammu, es tevi mīlu, Skin, Une histoire sans importance, Couro de Gato, Los motivos de Berta, Ne bolit golova u dyatla, Valuri, Club Sandwich
, Whiplash, The Strange Little Cat, Cousin Jules, La fugue, Susa, Corn Island, Beshkempir, The Better Angels, Paul et Virginie, Im Keller, Ich Seh Ich Seh, Harmony Lessons, Medeas, Jess + Moss, Foreign Land, Ratcatcher, La maison des bois, Bal, The Valley of the Bees, Los insólitos peces gato, Jack, Être et avoir, Egyedül, Évolution, Hide Your Smiling Faces, Clouds of Glass, Les démons, On the Way to the Sea, Interlude in the Marshland, Tikkun, Montanha, Respire, Blind Kind, Kelid, Sameblod, Lettre d'un cinéaste à sa fille, Warrendale, The Great White Silence, Manhã de Santo António, The Wounded Angel, Days of Gray, Voyage of Time: Life's Journey,Quatre nuits d'un rêveur, This Side of Paradise, La jeune fille sans mains, La petite fille qui aimait trop les allumettes, CoinCoin et les Z'inhumains, Brothers, Permanent Green Light, Ryuichi Sakamoto: Coda, Travel Songs, Reminiscences of a Journey to Lithuania, Retouch, Barn, Fauve, Fragment of an Empire, Ravens, The Trouble with Being Born, Without, Limbo (2020), The Girl and the Spider, Earwig,

Drama: Oshin, Going My Home
Focus: AW - Anime Project 2013, Sull'Onda di Taiwan, Art Theatre Guild of Japan, Allan King, Jonas Mekas,

#4 Arms

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Inviato 09 June 2016 - 09:46 PM

Grazie! un film come questo ora cade proprio come un balsamo! :-D
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#5 Butakun

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Inviato 17 June 2016 - 09:30 AM

Mi aggiungo ai ringraziamenti. Ho apprezzato molto la fotografia e la distensione derivante dalla visione del film, e ho pure imparato perchè i miei pomodori ingialliscono e appassiscono....troppa acqua, parrebbe... ;-)
A parte questo, il racconto mette in evidenza il netto contrasto tra la vita spesso superficiale di tutti i giorni, che ci porta a dare tutto per scontato (anche che la frutta nasce lavata e pulita nelle cassette del supermercato...) e altera la percezione delle cose veramente importanti, e quella che è stata la "nostra" vita di non molti anni fa, quando il grano (piuttosto che il riso) si mietevano con la falce e non con le mietitrebbie con 4 metri di barra...(meglio ora, per carità: è noto a molti che la terra è parecchio "bassa"...)
Un saluto

#6 François Truffaut

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Inviato 14 July 2016 - 03:45 PM

Sospendo il giudizio in attesa di vedere la terza e quarta parte.
Credo che Junichi Mori voglia mettere a fuoco un piccolo fenomeno (se così possiamo definirlo) in atto da alcuni anni nella società giapponese (e non solo a dir il vero), ovvero quello di molti giovani che fanno ritorno nelle zone rurali di origine a causa della sempre crescente difficoltà a crearsi una posizione nelle grandi città.
Mi piace l'approccio della macchina da presa ai volti e ai paesaggi, un po' meno i giochi di montaggio (split screen e accelerazioni) che sanno di televisivo e che spesso stridono con i ritmi dilatati di ciò che si vorrebbe raccontare, il rapporto tra l'uomo e la Natura.
Ad ogni modo, grazie, è stato un piacere tuffarmi per due ore nella campagna giapponese. :)
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#7 Tyto

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Inviato 02 August 2016 - 12:35 PM

Grazie a voi.
Presto Inverno-Primavera!
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