Vai al contenuto

IP.Board Style© Fisana
 

[RECE][SUB] Way Back Home


3 risposte a questa discussione

#1 creep

    antiluogocomunista

  • Amministratore
  • 5693 Messaggi:
  • Location:Rome
  • Sesso:

Inviato 12 June 2014 - 09:27 AM

Immagine inserita





Immagine inseritaImmagine inserita





Immagine inserita







Jung Yeon (Jeon Do Yeon) conduce una vita serena insieme al marito Jong Bae (Ko Su) e alla figlia Hye Rin (Kang Ji Woo), fino a quando Jong Bae si ritrova a dover vendere la loro casa e la loro autofficina per saldare un debito di un amico per cui egli si era fatto garante prima che questi si suicidasse. Ma i soldi non bastano per pagare l’affitto e Jung Yeon, all’insaputa del marito, accetta di trasportare delle pietre grezze dalla Guyana francese a Seul per conto di un amico di famiglia poco affidabile. Quando Jung Yeon arriva all’aeroporto di Orly, viene prontamente arrestata, e nel suo bagaglio vengono trovati 30 chili di cocaina. Sarà l’inizio di un’odissea interminabile per lei e la sua famiglia.





Immagine inserita







Dopo il buon thriller Suspect X, l'attrice Bang Eun-jin torna dietro la macchina da presa per raccontare una storia vera, seguendo però i canoni convenzionali del melodramma. Di positivo, come accade nel panorama cinematografico coreano più recente, ci sono le parti comiche o che tendono a ridicolizzare l'apparato statale. Di contro c'è la scelta di voler concentrarsi sull'evento in sé, senza approfondire il dramma umano della protagonista, che come potete leggere nell'articolo sottostante, offre spunti di riflessione più interessanti dal suo rilascio in poi.





Jeon Do-yeon





Ko Soo







Tornare a casa è stato solo l’inizio della storia

Contiene Spoiler



Immagine inserita





Jang Mi-jeong, la donna che venne arrestata e incarcerata per traffico di cocaina nel 2004 e fonte d’ispirazione per il recente film "Way Back Home", ha da poco pubblicato un libro dal titolo "I Giorni Perduti", in cui descrive i dettagli relativi all'incidente e le ripercussioni di esso sulla sua vita privata. Jang ha richiesto che fosse fotografata di spalle per nascondere la sua identità e per proteggere le sue figlie.

Anche quando si basano su eventi realmente accaduti, i film tendono inevitabilmente a modificare la realtà. In "Way Back Home", il personaggio di Jeon Do-yeon ritorna sana e salva in Corea dopo aver trascorso due anni in un carcere francese per traffico di droga. La storia ha un lieto fine, la protagonista alla fine riabbraccia suo marito e sua figlia. Ma la storia vera è abbastanza diversa, e non ha avuto un finale così lieto.

Il 30 Ottobre 2004, Jang Mi-jeong venne arrestata all’Aeroporto di Orly, in Francia, per aver portato con sé una valigia contenente 17 chili di cocaina. Jang disse che non ne sapeva niente del contenuto della valigia. Disse che le era stata data in consegna da un vecchio amico di suo marito e che le era stato detto che contenesse pietre grezze. Jang aveva accettato di portare la valigia dalla Guyana all’Olanda, passando per la Francia, in cambio di 4 milioni di won.

Dopo essere stata arrestata ad Orly, Jang venne trattenuta in una prigione nei pressi di Parigi per tre mesi, in attesa del processo. Dopo essere stata dichiarata colpevole, fu trasferita in una prigione francese della Martinica, nei Caraibi, dall’altra parte del mondo rispetto a dove si trovava la sua famiglia, e fu dimenticata dal governo coreano. Alla fine fece ritorno in Corea due anni dopo, il 18 Novembre del 2006.

Sono passati più di sette anni da quando Jang, ora quarantacinquenne, è ritornata in Corea. Per rivelare ciò che le è realmente accaduto sette anni fa, e come l’è cambiata la vita dopo l’incidente, Jang ha pubblicato di recente un libro intitolato "I Giorni Perduti". La storia che racconta è simile a quella narrata nel film "Way Back Home", con Ko Soo nel ruolo di suo marito. Ma mentre il film si focalizza sull’incidente, il libro preferisce approfondire la vita di Jang dopo essere tornata dal carcere.

"Il film è la storia di un personaggio di fantasia di nome Song Jeong-yeon, interpretato dall'attrice Jeon Do-yeon", ha detto Jang. "Volevo parlare della mia storia personale con la mia propria voce".

Il libro affronta nei dettagli la vita di Jang più che nel film. I problemi che passò quando tornò per la prima volta in Corea, che non vengono descritti nel film, sono inclusi nel libro.

"Immaginavo che, tornata in Corea, avrei potuto danzare per le strade dalla gioia", ha detto Jang. "Ma in realtà non potei. Non riuscivo nemmeno a incontrare la gente. Non c’era niente che potessi fare".

Traumatizzata dalla sua disavventura, Jang cominciò a soffrire di disturbi dell’alimentazione e non riusciva ad uscire dal suo appartamento. Avendo acquisito dipendenza dai sonniferi in prigione, si rese conto che non riusciva a prendere sonno facilmente senza prima averli presi. Incapace di affrontare la vita, alla fine dovette di nuovo mandare le figlie a casa della cognata.

"Mi ci è voluto molto tempo prima di reinserirmi nella vita sociale coreana”, ha detto Jang. Ma più di tutto, ciò che la fece soffrire al ritorno furono le occhiate sprezzanti della gente e le difficoltà che dovettero subire le sue figlie. Furono emarginate a scuola, visto che nessuno voleva che le proprie figlie frequentassero le bambine “la cui madre era stata in prigione”.

"Non volevo che le mie figlie sentissero parlare di me dagli altri", ha detto Jang. "Volevo raccontare loro cosa era veramente successo e come era successo. Questa è una delle ragioni per cui ho deciso di scrivere un libro”.

Jang era anche preoccupata che rivangare vecchi ricordi avrebbe potuto suscitare altri fraintendimenti.

"C’è gente che dice che non dovrei accusare il mio paese, quando sono stata innanzitutto io a commettere il reato", ha detto Jang. "Non cerco giustificazioni. Non tutte le persone povere commettono reati, ma non resistetti alla tentazione di poter ottenere facilmente quei 4 milioni di won. Mi pento amaramente per ciò che ho fatto, e ho scontato la mia pena. È solo che sarei potuta ritornare prima".

Jang dice che prova ancora dolore nel ricordare quel periodo, ma non cerca di rimuoverlo. "Ci sono voluti 10 anni per ritrovare la serenità. Adesso voglio solo vivere una vita normale", ha detto Jang.


Di HONG JOO-HEE


Tradotto da Hancinema





Immagine inserita







Genere
Drammatico

Regia
Bang Eun-jin

Sceneggiatura
Yoon Jin-ho

Interpreti
Jeon Do-yeon, Ko Soo,
Kang Ji-woo, Bae Seong-woo,
Ryoo Tae-ho, Joanna Kulig,
Corinne Masiero, Lee Do-kyeong,
Choi Min-cheol, Park Ji-il



Corea del Sud, 2013, 127'





Immagine inserita







Younha - Home





Trailer







Versione CHD
Sottotitoli







Ordina il DVD su

Immagine inserita


Immagine inserita


#2 fabiojappo

    Regista

  • Moderatore
  • 4776 Messaggi:
  • Location:Alghero
  • Sesso:

  • I prefer: cinema

Inviato 12 June 2014 - 12:07 PM

Jeon Do Yeon :em64: :em41:

Grazie ! Bella presentazione

#3 andreapulp

    Microfonista

  • Membro
  • 161 Messaggi:
  • Sesso:

  • I prefer: cinema

Inviato 16 June 2014 - 09:46 PM

Titolo interessantissimo e attrice straordinaria! Grazie!

#4 Îshta

    Cameraman

  • Moderatore
  • 590 Messaggi:
  • Location:Emilia
  • Sesso:

  • I prefer: cinema

Inviato 28 August 2014 - 06:05 PM

Grazie Creep. :happy:
Mi attirano sempre i film tratti da storie vere, ma purtroppo vengono sempre stravolti per questioni puramente commerciale.
Rimane comunque un film da vedere.
Peccato che il libro non sia stato ancora pubblicato in Italia.

Messaggio modificato da Îshta il 28 August 2014 - 06:05 PM

❀ ••• ••• ••• ❀


Traduzioni: Mai Mai Miracle (di Sunao Katabuchi, 2009) - Happy Ero Christmas (di Lee Geon-dong, 2005) - Flower in the Pocket (di Liew Seng Tat, 2007) - Summer Vacation 1999 (di Shusuke Kaneko, 1988) - Haru's Journey (di Masahiro Kobayashi, 2010) - Otona Joshi no Anime (Special 1, 2011) - Usagi Drop (di Sabu, 2011) - Yellow Elephant (di Ryuichi Hiroki, 2013) - We Were There parte 1&2 (di Miki Takahiro, 2012) - Cherry Tomato (di Jung Young-Bae, 2007) - The Assassin (di Hou Hsiao-Hsien, 2015) - 100 Yen Love (di Masaharu Take, 2014), Fruits Of Faith (di Yoshihiro Nakamura, 2013) - Umi No Futa (di Keisuke Toyoshima, 2015), Close-Knit (di Ogigami Naoko, 2017), Run Genta Run (di Tasaka Tomotaka, 1961)
Traduzioni in Collaborazione: Love For Live (di Gu Changwei, 2011) - Typhoon Club (di Somai Shinji, 1985) - Inochi (di Tetsuo Shinohara, 2002)
Revisioni: Tenchi: The Samurai Astronomer (di Takita Yojiro, 2012)
Drama: Seirei no Moribito (2016-2017), Chang-Ok Letter (di Iwai Shunji, 2017)

FOCUS SOMAI SHINJI: Sailor Suit and Machine Gun (1981) - The Catch (1983) - Moving (1993) - The Friends (1994)








❀ ••• ••• ••• ❀


Immagine inserita


❀ ••• ••• ••• ❀


Immagine inserita


rescue, rehab, release. . . and inspire






1 utente(i) stanno leggendo questa discussione

0 utenti, 1 ospiti, 0 utenti anonimi