Paradise: Hope
(Paradies: Hoffnung)
Paese: Austria
Anno: 2013
Durata: 100 min.
Regia: Ulrich Seidl
Cast: Melanie Lenz, Verena Lehbauer, Joseph Lorenz
Traduzione sottotitoli: GraziaSS
Progetto la trilogia del "Paradiso" di Ulrich Seidl
a cura di Re Nah Toh, GraziaSS, fabiojappo
Trama. Mentre la madre è in vacanza in Kenya, la figlia tredicenne Melanie viene accompagnata dalla zia in un centro di dimagrimento estivo tra le montagne austriache. Il duro regime quasi militare dell'istituto non sembra preoccupare più di tanto la ragazzina che invece coltiva la speranza di conquistare il cuore del dottore cinquantenne che esegue le visite ai ragazzini ospiti.
Recensione di Re Nah Toh
Con Paradise Hope, si chiude la trilogia sulle tre virtù cristiane: Amore, Fede, Speranza. San Paolo nella prima lettera ai Corinzi scriveva che l'amore è la più importante e vince su tutto. Proprio questo amore, è il fil rouge dell'intero trittico di Ulrich Seidl oltre che il suo film (Paradise love) più riuscito. Nella fattispecie, l'amore adolescenziale che Melanie (Melanie Lenz) prova per l'attempato dottore della clinica (Joseph Lorenz) è un mix tra pulsioni ormonali e compensazione della figura paterna (sparita recentemente dalla sua vita). Questo amore comunque "vero", descritto in maniera impeccabile dal regista che ci mostra la seduzione, l'ingenuità, la sofferenza, i dialoghi con le amiche/ospiti dell'istituto (giustamente disarmanti per una mente adulta), e anche le reazioni del dottore dapprima compiaciute e gradite e poi trasformate in profondo turbamento. Il film non affonda mai il colpo, ma annusa la preda come un cane e la schiva proprio come accade in una scena del film. Un lungo inseguimento nel bosco, che lascia presagire una terribile conseguenza e si conclude con un tenero abbraccio paterno. Per questo motivo è stato giudicato meno crudele e più empatico rispetto agli altri film del regista. In effetti si prova una certa tenerezza per Melanie e per i suoi errori giovanili, ma come al solito la speranza viene tradita da una situazione che già in partenza è destinata ad essere "senza speranza" e contro ogni convenzione sociale. La telefonata finale ci restituisce un pizzico di sadismo e cattiveria, ma non mancano neanche le scene di umorismo grottesco come quando vediamo la macchina della zia Anna Maria con un adesivo gigante di "Radio Maria" o alcune scene con lo squallido istruttore/generale di ginnastica interpretato da Michael Thomas. Il pregio più grande di una pellicola comunque non perfetta, è quello del regista di non cercare mai il sensazionalismo e lo scandalo ma di tenere la vicenda su canoni di quotidianità che rende molto più reale e doloroso il mondo dei protagonisti. In concorso alla Berlinale 2013.
SOTTOTITOLI
(versioni: BluRay - GAnGSteR - 851)
Paradise.Hope.AsianWorld.zip 17.85K
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Gli altri due capitoli della trilogia
Paradise: Love
Paradise: Faith
Messaggio modificato da JulesJT il 30 November 2013 - 08:48 PM