Sequel diretto e immediato di Taichi Zero, passato da Venezia - mostra del cinema, Taichi Hero riprende la storia di Yang Lu Chang e del villaggio dei Chen e la porta avanti un pochino, mostrando un po' di retroscena dei fatti (un segmento in flashback con un grande Daniel Wu), aggiungendo un paio di personaggi (il figliol prodigo ma anche no di Feng Xiaofeng e il consigliere maestro Li, un in forma Yuen Biao), ma sostanzialmente tenedo dritta la barra della storia iniziata nel primo capitolo. Il giovane Luchang sembra sempre un cojjone, la giovine piccola Chen sembra sempre imbronciata a cazzo, il giovane Eddie cattivone redivivo e sfigato di Eddie Peng pure lui fa sempre lo sguardo torvo ma alla fine le busca. Si aggiunge almeno un combattimento bellissimo made in Sammo Hung e si vede (eredità di Ip Man 2), ambientato nelle cucine imperiali (che usa le coreografie e la filosofia del taichi alla grandissima - aggiungendo anche una capacità tecnica ben sopra la media, ovvero facendo della filosofia delle arti marziali qualcosa che diventa cinema, distante appunto anni dalle idee rivoluzionarie di uno Xu Haofeng che vuole vuole cambiare il genere ma che non è all'altezza di fare un cinema bello dalla sua poetica wuxia, pur interessantissima).
Enorme come già nel primo capitolo il buon eterno (o almeno si spera, se gli eredi sono ste facce da pesce lesso che fanno qui i protagonisti) Tony Leung Ka Fai.
Peccato davvero che non esista un briciolo di emozione nelle mosse del trio Eddie Peng (che alla fine è pure il meno peggio) - Angelababy (mammamia che pena!) -Yuan Xiaochao (mamma mia che pena ancora più grossa!), perché avrebbe potuto essere una chicca.
Tutto sommato però, visto forse che il tempo su schermo di 'sti tre è più limitato che nel primo episodio, è meglio di Taichi Zero.
Messaggio modificato da Kiny0 il 22 January 2013 - 07:51 PM