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[NEWS] Festival del Film di Roma 2012 - I titoli asiatici in programma


32 risposte a questa discussione

#1 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 23 March 2012 - 03:17 PM

Festival di Roma: Marco Muller direttore artistico "rimbocchiamoci le maniche"


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(AGI) - Roma - Marco Muller e' stato nominato nuovo direttore artistico del Festival Internazionale del Film di Roma. A stabilirlo e' stato il Cda della Fondazione Cinema per Roma che si e' riunito questa mattina. Sulla nomina di Marco Muller il Cda del Festival si e' spaccato: la votazione e' terminata 4 a 2 con l'astensione di Carlo Fuortes e il 'no' della Camera di Commercio e della Provincia di Roma; voto invece favorevole dai rappresentanti di Regione, Comune di Roma e dal neo-presidente Paolo Ferrari, il cui voto vale doppio. Il costo per lo stipendio del nuovo direttore artistico sara' di circa 150mila euro, piu' o meno lo stesso che la Fondazione pagava per il suo predecessore Piera Detassis.
"Non potrei essere piu' felice, perche' dopo 22 anni torno nella mia citta' per lavorare a un progetto entusiasmante".
Cosi' il nuovo direttore artistico del Festival internazionale del fil di Roma, Marco Muller, ha commentato la sua nomina decisa oggi dal cda della Fondazione Cinema per Roma. "Usciamo da tre mesi di bella confusione", ha aggiunto Muller alludendo alle polemiche sull'annunciato incarico, "ma ora rimbocchiamoci le maniche e incominciamo a lavorare". Quanto alle idee che il nuovo direttore ha in mente per rilanciare la kermesse, "penso ad un Festival che possa andare anche oltre gli 11 giorni del macro evento", ha detto, e "sarebbe bello avere anche una festa estiva del cinema, distinguendo i due momenti". Secondo Muller "questa e' la citta' che meglio si presta al mondo e possiamo camminare sulle due gambe", ma "per ora non possiamo che parlare dell'evento consueto".

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Se lo lasceranno lavorare in pace e se la smetteranno di scimmiottare gli altri festival, be', forse finalmente vedremo una kermesse con una sua ragione di esistere.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#2 Cignoman

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Inviato 23 March 2012 - 03:21 PM

Visualizza MessaggioFrançois Truffaut, il 23 March 2012 - 03:17 PM, ha scritto:

Se lo lasceranno lavorare in pace e se la smetteranno di scimmiottare gli altri festival, be', forse finalmente vedremo una kermesse con una sua ragione di esistere.

Senza dubbio!

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#3 sobek

    雪狐

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Inviato 23 March 2012 - 05:32 PM

Vero Fransuas quanto dici, anche perchè mi pare che abbia svariate idee, compresa la rassegna estiva di giugno che rievoca l'effimero estivo di nicoliniana memoria.
Unica cosa certa è che il cinema asiatico avrà comunque uno spazio ben più cospicuo di quello avuto fino ad ora.

#4 François Truffaut

    Wonghiano

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Inviato 23 March 2012 - 05:33 PM

Visualizza Messaggiosobek, il 23 March 2012 - 05:32 PM, ha scritto:

Unica cosa certa è che il cinema asiatico avrà comunque uno spazio ben più cospicuo di quello avuto fino ad ora.

Infatti, sarebbe già un passo in avanti.
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#5 François Truffaut

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Inviato 20 April 2012 - 02:23 PM

Festival del film, altolà di Müller
subito il contratto o lascio


L'ultimatum del direttore che avrebbe anche ipotizzato di posticipare le date della rassegna, ma l'opzione complicherebbe le cose visto che l'Auditorium ha degli impegni già definiti


L'articolo su Repubblica.it: http://roma.repubbli...ascio-33609120/

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Povero Marco Muller. :(
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#6 François Truffaut

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Inviato 10 May 2012 - 02:13 PM

Festival di Roma 2012: vince Marco Muller - indignato Gianni Amelio




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Finalmente è ufficiale. La settima edizione del Festival di Roma si terrà dal 9 al 17 novembre. Ma non è tutto. Perché Marco Müller sarà il Direttore Artistico del Festival per i prossimi 3 anni. Compenso? 120,000 euro l’anno, ovvero la stessa cifra percepita da Piera Detassis, Presidente uscente. Dopo infinita attesa, il cda della Fondazione Cinema per Roma ha approvato il progetto presentato dall’ex Direttore del Festival di Venezia. La verifica del budget di spesa del Festival è stata spostata a giugno, mentre la sede dell’evento sarà l’Auditorium Parco della Musica, da sempre ‘casa’ della manifestazione. Immancabili, ovviamente, le polemiche nei confronti del Festival di Torino, che partirà 7 giorni dopo la chiusura del Festival romano. A parlarne, finalmente, anche i due direttori, ovvero Muller e Amelio.[indent]
”Non credo ci fosse bisogno dell’incontro con il Ministero. Esistono tante situazioni in cui due festival possono tranquillamente convivere. La più eclatante? Montreal finisce il 3 settembre e Toronto inizia il 6”. ”Sulle date è chiaro che si è deciso così da un lato per la disponibilità delle sale dell’Auditorium e dall’altro per l’impossibilità di sovrapporci completamente all’American Film Market. Sono due ragioni forti. Ai primi di febbraio ho cercato sia Emanuela Martini che Gianni Amelio perchè ci sono imperativi che ci fanno presenti i produttori, i venditori e i distributori internazionali. Ho cercato fin da subito di segnalare che ci sarebbe stato bisogno di armonizzazione, e non ho fatto mai dichiarazioni contro il Festival di Torino. Anzi ho sempre pensato che se i Festival si mettono insieme si può valorizzare il sistema cinema”. ”Se Roma si consoliderà e sarà più forte allora avremo contribuito a consolidare un sistema cinema, che è molto di più di un semplice sistema dei festival. Inoltre se avessimo confermato le date di ottobre, saremmo andati contro il Festival di Pordenone, che è il secondo festival italiano e lo dimostra la sua rassegna stampa internazionale, assolutamente straordinaria. La cultura cinematografica del mondo sarebbe più povera se si ignorasse il lavoro straordinario che sta facendo Pordenone”.[/indent]
Prevedibile, a stretto giro, la risposta indignata di Gianni Amelio, direttore del Festival di Torino, in programma dal 23 novembre all’1 dicembre:[indent]
“La prima sensazione spiacevole era che noi andavamo a chiedere un favore a loro, cioè ai nostri invasori. Abbiamo chiesto se potevano anticipare almeno di una settimana, fare il festival dal 3 al 10 novembre. Hanno accolto la proposta con serenità e buon senso, hanno detto che era ottima e che non avrebbe causato nessun danno. Poi hanno aggiunto che bisognava sentire l’Auditorium, capire le disponibilità. A quel punto è stato tutto chiaro: avrebbero detto che il cattivissimo Auditorium non gli permetteva di spostare le date. Mi sono sentito preso per i fondelli. Siamo stati presi in giro senza meritarlo. Avrebbero potuto dire prima al Ministero che le loro decisioni erano quelle. Non mi pento di essere stato gentile ed educato, ma sono davvero desolato per l’arroganza e la mancanza assoluta di voglia di ragionare”.[/indent]
E l’infinita polemica tra Festival, ovviamente, prosegue. (Cineblog.it)

Aggiungo che Muller ha promesso una quarantina di titoli di richiamo, molti dei quali potrebbero essere orientali, tra cui film del calibro di The Grandmasters di Wong Kar Wai: http://www.screendai...&contentID=1846

Mi spiace per Torino, che rischia seriamente di morire. Muller, prendendo un po' tutti per i fondelli con le sue dichiarazioni, si è mosso come un elefante in una cristalliera: massima stima per lui, ma la sua smisurata ambizione è distruttiva e vendicativa e rischia di vanificare ciò che di buono aveva lasciato nel ricordo di chi ha seguito il suo operato a Venezia.
Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#7 François Truffaut

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Inviato 10 May 2012 - 03:23 PM

Comunicato stampa del TFF:

La vexata quaestio (in cinese, zhengzhi weijue de wenti) si è chiusa: il festival del cinema di Roma si sposterà dalle tradizionali date di ottobre a novembre (apertura il 9, chiusura il 17), a soli sei giorni dall’inizio del Torino Film Festival (dal 23 novembre al 1 dicembre).
Quando Roma a febbraio aveva ventilato lo slittamento in avanti delle date, il Torino Film Festival si era allarmato, i sindaci delle rispettive città si erano parlati e avevano convenuto di mantenere, almeno per il 2012, “le bocce ferme”. E qui, al Torino Film Festival, abbiamo ufficializzato le date, aperto le iscrizioni, diramato gli inviti. Adesso, dopo due mesi di battibecchi e scontri tutti romani, di artata disponibilità e sotterranea noncuranza, si torna dritti indietro, al punto di partenza.
Dire che ci sentiamo presi in giro è un eufemismo, come dire che andremo alla guerra (con un budget di meno di 2 milioni di euro contro uno di circa 12 milioni di euro?). Diciamo solo che andiamo avanti, convinti che quello di Torino sia un festival per il quale vale la pena di lavorare, di scavare e di lottare, un festival che nel 2012 compie trent’anni e che, nel tempo, ha conservato un’identità unica nel panorama nazionale, con le sue scoperte, i suoi giovani, le sue retrospettive, i suoi autori eccentrici, le sue anteprime nazionali, europee, internazionali e, spesso, persino mondiali. Andiamo avanti, nelle date da tempo stabilite, perché sentiamo e abbiamo sempre sentito il calore del pubblico, degli autori e dei personaggi che si sono avvicendati in questa città e in questo festival. Se continuerete a farci sentire questo calore, sul web, sui giornali, sul nostro sito ([color=rgb(27,76,181)]www.torinofilmfest.org[/color]), nelle nostre sale quando sarà il momento, quello del 2012 sarà un bellissimo festival.
Il Torino Film Festival

Sottotitoli per AsianWorld: The Most Distant Course (di Lin Jing-jie, 2007) - The Time to Live and the Time to Die (di Hou Hsiao-hsien, 1985) - The Valiant Ones (di King Hu, 1975) - The Mourning Forest (di Naomi Kawase, 2007) - Loving You (di Johnnie To, 1995) - Tokyo Sonata (di Kiyoshi Kurosawa, 2008) - Nanayo (di Naomi Kawase, 2008)

#8 Shimamura

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Inviato 10 May 2012 - 03:36 PM

È bello notare come i direttori dei Festival italiani facciano a gara tra di loro a chi ce l'ha più lungo...

chissà chi vincerà...

Hear Me Talkin' to Ya




Subtitles for AsianWorld:
AsianCinema: Laura (Rolla, 1974), di Terayama Shuji; Day Dream (Hakujitsumu, 1964), di Takechi Tetsuji; Crossways (Jujiro, 1928), di Kinugasa Teinosuke; The Rebirth (Ai no yokan, 2007), di Kobayashi Masahiro; (/w trashit) Air Doll (Kuki ningyo, 2009), di Koreeda Hirokazu; Farewell to the Ark (Saraba hakobune, 1984), di Terayama Shuji; Violent Virgin (Shojo geba-geba, 1969), di Wakamatsu Koji; OneDay (You yii tian, 2010), di Hou Chi-Jan; Rain Dogs (Tay yang yue, 2006), di Ho Yuhang; Tokyo Olympiad (Tokyo Orimpikku, 1965), di Ichikawa Kon; Secrets Behind the Wall (Kabe no naka no himegoto, 1965) di Wakamatsu Koji; Black Snow (Kuroi yuki, 1965), di Takechi Tetsuji; A City of Sadness (Bēiqíng chéngshì, 1989), di Hou Hsiao-hsien; Silence Has no Wings (Tobenai chinmoku, 1966), di Kuroki Kazuo; Nanami: Inferno of First Love (Hatsukoi: Jigoku-hen, 1968) di Hani Susumu; The Man Who Left His Will on Film (Tokyo senso sengo hiwa, 1970), di Oshima Nagisa.
AltroCinema: Polytechnique (2009), di Denis Villeneuve ; Mishima, a Life in Four Chapters (1985), di Paul Schrader; Silent Souls (Ovsyanky, 2010), di Aleksei Fedorchenko; La petite vendeuse de soleil (1999), di Djibril Diop Mambéty; Touki Bouki (1973), di Djibril Diop Mambéty.
Focus: Art Theatre Guild of Japan
Recensioni per AsianWorld: Bakushu di Ozu Yasujiro (1951); Bashun di Ozu Yasujiro (1949); Narayama bushiko di Imamura Shohei (1983).

#9 paolone_fr

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Inviato 10 May 2012 - 05:01 PM

boicott festival di roma

Messaggio modificato da paolone_fr il 10 May 2012 - 05:01 PM






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